venerdì 22 giugno 2012

Cerco tra le pieghe del masochismo un minimo di utilità

solo che, malgrado le buone intenzioni, non è facile trovarla...

Caro Paolo, ti rubo una tua battuta circa l'utilità di possedere un blog :" Avere un blog personale ti consente di "pisciarti addosso" senza che gli altri ti possano dire nulla. Al limite è loro permesso scrivere, ma debbono fermarsi lì, alla distanza consentita...". Invece, scrivere per un giornale (o nel mio caso, su di un giornale), anche se on-line ed appunto, a puro titolo hobbystico, comporta quanto meno, l'obbligo di seguire determinate regole.
La prima che credo abbia sempre rispettato e voglio continuare a farlo, è quella del rispetto, sia delle persone che delle loro idee. La seconda è quella della sincerità e della correttezza, in cui credo che sia importante far rientrare anche il dovere di cronaca. Dovere che racchiude in se stesso e che credo debba essere rispettato quanto meno la novità della notizia, un riporto di ciò che è avvenuto entro un breve lasso di tempo. Ho cercato all'inizio, nel mio piccolo, di riportare nelle mie "cronache consiliari", tutto quello che avveniva all'interno dell'Aula. Poi con l'avvento e la diffusione delle nuove tecnologie (leggi FB), (e dell'antipolitica) gli addetti ai lavori hanno scoperto che il divulgare prima i loro interventi in aula, attraverso queste pagine, procurava "rumore". Ed il "rumore o musica" a secondo di chi legge, porta sempre però alla fine, consensi per un eventuale "domani". Ed allora, anche io, mi sono adeguato ed ho ristretto il mio "riportare", solo su quello che gli altri "non dicevano", ma che forse alla cittadinanza, invece, interessava di più conoscere: le sole Interpellanze ed Interrogazioni.
Ma, strada facendo, anche a quest'ultimo adeguamento, ho dovuto apportare una modifica. Non più quindi la pubblicazione su di un giornale, proprio per la mancanza di "contenuti freschi". Non più, perché anche il mio "lavoro" è divenuto assolutamente inutile. Infatti se si vuole leggere contenuti datati e "rifatti" come il pane del giorno prima, basta cliccare sui link datati e riportati sotto e leggere quanto annunciato in anticipo, o navigare su FB (facile entrare, gli addetti ai lavori sono "amici" di tutti) esempio:
Non ci siamo fatti mancare neppure il solito "assist" per fare dire al Sindaco quello che con molta probabilità voleva proprio dire, sul problema Referendum Acqua , sulla Multiservizi e sull'interessamento profuso dallo stesso al problema, con chi di dovere, sul piano tariffario con quel 7% indigesto.
La Bucari, a sua volta, ha sollevato un problema anch'esso dibattuto in questi giorni : Piazza Saffi o Piazza Cesarini da Senigallia? Come la vogliamo chiamare?
Gli unici due elementi veramente nuovi, sono stati sollevati, da Rebecchini, che ha puntato il dito, dietro segnalazione di un cittadino (del resto ricevuta il giorno prima), dell'esistenza di cartelli di divieto di balneazione ed altro, su quella che una volta era ritenuta una spiaggia libera e centrale, tra il molo ed i bagni "Bora-Bora". Il secondo, dalla Angeletti che ha fatto presente al Sindaco, che il 20 Giugno ricorre la giornata mondiale del rifugiato, richiedendo, se a partire dal prossimo anno possa essere celebrata anche in Senigallia.
Una volta avrei trascritto il sunto delle risposte degli interpellati. Ora capisco quanto inutile lo sia stato prima e lo sarebbe ancor più oggi, se continuassi a farlo. Allora spogliatomi della veste "de giornalaro" ed avendo la possibilità, come dice il mio amico Paolo, di scrivere qui, come e quello che voglio, riporterò solo telegraficamente quello che ho ascoltato e percepito a pelle. Allora!!
Quello che ho capito, ascoltando la risposta fornita a Rimini, ma io sono duro di comprendonio e certamente ho capito male, è che dei morti non frega assolutamente nulla agli addetti ai lavori, che vedono, nelle attività cimiteriali, non un servizio da curare prediliggendo il fattore della sfera umana con la sua sensibilità in certi particolare momenti, bensì quella dell'aspetto contabile, economico, statistico, quello insomma dei numeri. 
Sulla movida ho capito, si fa per dire, che invece sia chi interrogava sia chi rispondeva, erano entrambi concordi di scaricare il problema sui gestori del lungomare. Che costoro verranno chiamati a rapporto e saranno posti di fronte al problema e che come tale dovranno risolverselo.
A Rebecchini è stato fatto presente che quell'area cui si riferiva era fuori della "normativa del piano degli arenili" e che era stata data in concessione alla Gestiport.
Alla Bucari, invece, che ancora nulla è stato deciso, ma che la piazza della nuova area Sacelit (suggerita dalla Consigliera) ha già un nome : Mario Giacomelli.
Ed infine alla Angeletti, una promessa (intanto non costa nulla), che anche Senigallia, per il 20 giugno del 2013 si costruirà un... "Progetto".
Ora, sono solo a chiedermi se tuttociò, in parte risaputo e risolvibile con una lettera di risposta agli articoli apparsi, valeva la pena di stare sotto la canicola di "Scipione" fin dalle 16,30 ?? Si perchè anche il proseguo, io non sono nè staccanovista nè masochista, ho preferito non ascoltarlo. E dal comunicato Stampa Comunale con l'esito globale della seduta, ho capito (eufemismo??) che mi sono perduto ben poco.


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