lunedì 18 dicembre 2017

Come ci si augurava IL BUON NATALE...

... ben 174 anni fa... E come lo vorrei  fare, oggi, io con la storia della cartolina. 

Siamo nel 1843 quando viene disegnata la prima  cartolina natalizia ufficiale, che la storia ricordi.
Il disegnatore, come ci viene ricordato da Wikipedia, era un certo John Callcott Horsley.
Ma il padre dell'idea fu invece un  certo Sir  Henry Cole, impiegato delle poste britanniche, nonché imprenditore e disegnatore anche lui, che commissionò all'amico Callcott, di eseguirgli un bel disegno da mandare ai suoi amici per le festività. Venne fatto il disegno, ne vennero stampate in litografia 1000 copie che vennero poi dipinte a mano da un certo Mason, pittore di professione. Costo di ciascuna cartolina fu di 1 scellino. Una vera opera d'arte manuale.
L'avvento dell'industrializzazione fa si che, diminuiscono i costi della produzione, si allarga la moda di scambiarsi gli auguri in questo modo, aumentando logicamente la richiesta di tale servizio.
Per andare ai giorni nostri, forse si toccò l'apice del numero delle cartoline spedite, ogni anno, intorno agli anni '90, quando le cartoline scambiate nei soli USA toccarono la cifra di oltre 2 miliardi e mezzo di pezzi.
Oggi, questa tradizione, non certo degli auguri, bensì del veicolo artistico del come scambiarseli, va via via scemando. Internet ha preso bene o male (per me forse troppo impersonalmente e prepotentemente) il suo posto.
Non ci si ferma più davanti alla vetrina  espositiva con tutta la gioiosa mercanzia di colori, disegni, suddivisa con immagini di presepi, alberi e Babbi Natale, Renne e chi più ne ha più ne metta. Non si osserva più in silenzio quelle cartoline multicolori calcolando nel contempo, magari in silenzio o chiedendo a chi ci accompagnava, il numero delle cartoline da acquistare necessarie per soddisfare il numero degli amici e dei parenti, che magari in quello stesso momento facevano altrettanto.
Ricordo che la scelta era una cosa lunga, meditata. Magari se ne prendeva una che poi si rimetteva al suo posto, perché una più "bella" aveva colto la nostra attenzione, o supponevamo fosse più indicata al personaggio a cui avevamo deciso di inviarla.
Si acquistavano poi qualche cartolina in più, non si sa mai che non ci venisse a mente, all'ultimo momento, qualche nome che avevamo dimenticato di inserire nell'elenco?, perché intanto a male non andava, in quanto l' avremmo usata l'anno prossimo. Cosa che poi non avveniva mai, perché l'anno prossimo ritenevamo che fosse superata e "antica".
Poi, da prima il telefono, e poi il computer con la sua posta elettronica, poi le Poste che hanno ridotto il ruolo del portalettere e che oggi ti consegnerebbero (sempre che non vada perduta nel corso dei  passaggi dei vari appaltanti) a Pasqua, per non dimenticare poi gli Smart.
Quello che non è scomparsa è l'usanza di scambiarsi gli auguri, solo che oggi con l'avvento degli Smart, dei PC, dei Social Networks, non sai mai se si tratta di un atto dovuto, quasi amministrativo, uguale per tutti e che con un semplice click mandi al mondo intero, oppure un'espressione di un sentimento vero e sentito, che una volta ti mettevi a pensare con tutta la famiglia che ti faceva da contorno e che poi veniva scritto da chi aveva una bella calligrafia.
Io i miei, seppur non attraverso una cartolina, li posto qui in fondo, destinati a chi avrà avuto la pazienza di arrivare a leggerli. A chi non ha il PC provvederò, logicamente, in altro modo.

A TUTTI VOI, 
I MIEI PIU' CARI SINCERI 
AUGURI DI UN 
FELICE E SERENO 
N  A  T  A  L  E,
 UNITAMENTE ALLE VOSTRE FAMIGLIE







di Franco Giannini

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