venerdì 10 novembre 2017

Qui, le mie umili scuse, perché effettivamente mi sbagliavo ...

... quando in tempi sospetti, avevo definito il nostro nosocomio, non come tale, ma bensì alla stregua di un "ambulatorio".

Ripeto, e bisogna avere il coraggio di ammetterlo, mi sbagliavo !!!
Allora credevo di aver trovato ed usato un termine riduttivo ed ironico per definire i servizi ospedalieri nostrani, non sapendo che invece definendoli come "ambulatorio", li avevo supervalutati.
La foto che vedete al lato, non rappresenta l' "Oggetto Misterioso" di una famosa trasmissione di Telematch anni '57/'58 condotta da Enzo Tortora e Silvio Noto, ma è semplicemente un oggetto di scarso valore economico, seppur evidentemente di grande utilità per un Pronto Soccorso o per un reparto di Otorino:  un paio di pinze bipolari
Perché dico questo?  ma perché è di oggi infatti (10 Novembre), la notizia che ci offre un quotidiano cartaceo locale, in cui viene riportata la lettera di lamentele di un cittadino di Senigallia, che ha dovuto rivolgersi al Pronto Soccorso del nosocomio (31 Ottobre), per una emorragia al naso.
L'emorragia è stata tamponata temporaneamente, seguita dal  consiglio di ritornare (il 2 Novembre) nel reparto di Otorinolaringoiatria dove gli fissano la data di un intervento chirurgico per il giorno 7 Novembre. Il perché di questi spostamenti di data non è dovuto a cause cliniche, bensì tecniche: la mancanza di questa pinza, sia nel PS che in reparto. 
Strana, misteriosa, incomprensibile indisponibilità di un attrezzo chirurgico che non vorrei dipendesse dal preludio dello "smantellamento" e che questo banale strumento sia stato già riposto o finito involontariamente negli scatoloni del prossimo imminente trasloco.
Fatto è che, sempre seguendo quanto descrive il paziente, l'indomani subentra un'altra nuova emorragia che, come consigliatogli preventivamente ed intelligentemente dai medici del reparto che hanno veduto al di la del naso, nel caso si fosse verificata, sarebbe dovuto affidarsi alle cure dell'Ospedale delle Torrette.
Alle Torrette, le pinze le hanno, ma constatano che la situazione, nel frattempo, si è compromessa per via dei ritardi di cui sopra. Quindi si dovrà ricorrere ad una operazione fissata per il 6 Novembre. Intervento e compromissione che poteva essere evitata se solo si fosse potuti intervenire fin dall'inizio con le famose pinze bipolari.
Mi sono impegnato a cercare una definizione che riducesse ancora l'attuale valore di "ambulatorio", ma non l'ho trovato, o meglio l'ho trovato, ma preferisco non riportarlo, visto che poi da questo non si torna indietro.
Ora posso comprendere che i lor signori dirigenti, visti i ripetersi dei casi (avarie nella TAC, Risonanza, Analisi, ecc) a cui si aggiunge quest'ultima, stiano frequentando corsi serali di aggiornamento e che magari ancora al programma "naso" non siano arrivati e credano che esso serva solo  per portarci l'anello, ma farebbero bene a darsi una mossa.
Ma forse mi sto sbagliando nuovamente usando il "darsi una mossa". E si, perché l'Ospedale è in una fase di trance, di rimando continuo, di incontri, di tavole rotonde, di tagli di "nastrini"ini ini, di proclami che ci annunciano che si sta lavorando perché rimanga quell' Eccellenza" che ci hanno sempre venduto, "anzi" migliorandolo come poi aggiungono. Intanto però i fatti che avvengono ogni giorno li screditano. In verità si sta solo guadagnando tempo, cercando di farci mangiare il panettone a Natale, in attesa delle Elezioni Primaverili. Solo a quel punto si vedrà chi aveva ragione e non certo prima!! E poi non dite che non vi avevo avvertito !!







di Franco Giannini

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