venerdì 29 settembre 2017

Oltre che la cassa famigliare, fanno piangere anche il telefono...

... ed alla classica domanda del commercialista del "A chi destina l'/il ..." perché ciò è richiesto nella denuncia dei redditi, nel corso dell'anno dobbiamo sopportare anche il lacrimevole "Dona"... "Dona" ... "Dona"...

Ma è anche vero che se la cassa di famiglia è vuota, quella dello Stato lo è ancor di più. Questo perché quando in famiglia si evidenziano ristrettezze economiche, la prima cosa da farsi sono i "sacrifici" (tagli) per arrivare, onestamente, alla fine del mese. In ambito statale, essendo questa una grande casa, però non funziona così. Superiamo la parola "Onestamente" dandola  bugiardamente per cosa ovvia e scontata. Diciamo quindi che per arrivare a tappare i buchi da loro stessi creati (gli Amministratori) per incapacità (e non solo, ma abbiamo detto di non parlare di questo) usano anch' essi la soluzione "sacrifici", con la sola variante che non li fanno in prima persona, ma te li fanno fare. E mungi oggi che mungi domani, alla vacca si sono seccate le mammelle e gli si è accesa la spia della riserva. Di qui i tagli di spesa governativi oltre che quelli di casa.
Solo che se in una sala operatoria ci sono dei bravi chirurghi provenienti dai migliori atenei, l'operazione di taglio, viene eseguita in anestesia locale o totale e con dei bisturi, ma se invece abbiamo, come nel nostro caso, dei macellai che si sono laureati nella bottega di Mastro Titta ed hanno avuto come tutor qualche insegnante di università croate o albanesi, l' anestetico usato, sempre che lo usino, sarà l'acqua e lo strumento di resezione sarà un' ascia per di più usata al grido di "Ndo cojo, cojo". E questo è quando si usa democraticamente la forza posseduta dal Marchese del Grillo. Però a lungo andare questo modus governandi crea malumori, scese di cortei in piazza (ancora va bebe perché armati di fischietti !), cali di consensi elettorali, evasione fiscale con un minor gettito fiscale e logicamente meno servizi. Ecco che allora le conseguenze sono le deficienze assistenziali di ogni ordine e grado a partire da quelle della Sanità per arrivare alla salvaguardia sismica, come quella delle frane e delle messa in sicurezza delle acque o la manutenzione in generale. Ed allora per non rendere la situazione meno scottante, ecco che l' Ospedale con le sue piaghe chiede aiuto alla misericordia della Chiesa. Dove Ospedale è inteso come Stato e la Chiesa come Assistenza Popolare.
Ecco che allora a tappare tutte queste lacune statali, nascono (fortunatamente) un'infinità di organizzazioni volontaristiche che si mantengono con i contributi volontari di privati. Come? Ma semplicemente con la "scoperta" (del resto siamo italiani e come tali pieni di inventiva!) del contributo telefonico attraverso: numeri così detti Verdi, oppure con semplici SMS o da quelli contrassegnati dal 455 seguiti a sua volta da altri due a seconda del periodo e del che cosa o chi si intende aiutare. Sempre più spesso, poi, legati a comparsate televisive di Vip con gli adesivi al petto sponsorizzanti la giusta causa ed il numero a cui "donare". E sono questi  interventi a cui si ricorre oramai spesso, forse troppo spesso e sempre più assillanti che fa sorgere il sospetto che siano gestiti in maniera dubbia. Principalmente quando a chiedere quel "Dona", sono bambini o foto o video di persone in stato di un profondo ed imbarazzante disagio, che invece dovrebbe essere, per la dignità di chi impersona la scena, tutelato proprio da una legge che è, in questi frangenti, o assente o con la l minuscola. 
Ricordo che una volta si era partiti con una donazione volontaria anche sull'importo, senza l'obbligo di un minimo, poi si è passati ad 1 €, ed oggi si è arrivati a 2€ ed oltre. Cioè come se avessi la disponibilità di un solo € , mi dovessi ritenere un pezzente del quale si può fare a meno. Cosa questa che mi fa pensare che qualcuno, evidentemente non ha così necessità come vogliono farci credere. Per la legge dei piccoli numeri, infatti tutto dovrebbe far brodo ! E' come se una persona mi chiedesse un obolo perché ha fame ed io offrendogli un panino, mi sentissi rifiutarlo perché pretende 2€, non solo dubiterei non poco sulla sua prima dichiarazione, ma gli rifiuterei la seconda.
E c'è poi da dire che a sponsorizzare concedendo spesso la qualifica tutelante di Organizzazione Non Governativa e lavandosene quindi le mani è proprio quello Stato che dovrebbe invece accollarsi queste spese. E sono così nati per ogni tipologia di fabbisogno, statale e non, l' 8%°, il 2%°, il 5%°, i numeri verdi, gli SMS, i 455.. con migliaia di aderenti che spesso entrano in servizio (Alluvioni - terremoti - Frane -...) ancor prima (ironicamente parlando!) del verificarsi dell'evento... e poi dopo non si sa più nulla che fine abbiano fatto le donazioni, salvo che non ci si crei su dei scoop politici.
E qui, seppur lodo ogni forma di volontariato, sarei a chiederne ancor più trasparenza di quella che si ha oggi, dove spesso non si sa che fine abbiano fatto i fondi, a chi ed a che cosa siano stati destinati e che magari dopo qualche anno siano fermi nelle casse delle banche in attesa di un qualche "benestare" (e così dicendo lo si fa cercando di vedere tutto roseo, senza alcuna nebulosità)
E quindi la nostra bella, sana, democratica Repubblica tanto decantata dalla nostra Costituzione, si è  ridotta ad un grosso e rottamato contenitore di Organizzazioni che nel bene o nel male ( cominciando ad affiorare anche sentiti dire che non fanno di certo bene alla causa) riescono a sopperire a quei mali che essa stessa si procura, sempre più spesso, a volte per incapacità (quando va bene!) e purtroppo non di rado, per corruzione. Un male tumorale che se continua a persistere nelle nostre Istituzioni senza trovare una cura idonea, inizio a pensare che ce lo troveremo anch'esso, tra poco, magari in occasione delle festività natalizie, quando si sfrutta la bontà pelosa fatta ad ore, sponsorizzato da qualche imbonitore TV con il numero 455XX seguito dalla richiesta di un "Dona 5€ per #mettiamolingalera". Tranquilli che in galera non ci andranno, ma almeno qualcuno (un' altra organizzazione ?) ne beneficerà (?) economicamente.








di Franco Giannini

giovedì 21 settembre 2017

Ed ecco come si sono inventati un mestiere nuovo...

... sfruttando semplicemente la credulità di tanti loro fans o come li chiamano followers.

La terminologia usata non poteva essere che quella anglosassone, che fa da sola, già più figo e che poi per gli ignoranti, alla cui casta anche io appartengo, invita ad andare ad informarsi.
Ai nuovi imprenditori di questo novella attività è stato appioppato il termine di "INFLUENCER" e con l'aggiunta poi di un "MARKETING" ancora più esplicativo 
E con il nostro termine di "influenza", non come malattia, è molto similare e poi quel restante.
Se poi, per rendere più chiaro la loro attività lo si volesse rappresentare con una immagine, l' influencer  potrebbe essere ben simboleggiato da una civetta sui cui occhi, come ben sanno i cacciatori con il richiamo, potrebbero andarsi a specchiare tante allodole.
Le allodole infatti, altro non sarebbero invece, i milioni di fans che sbavano sulle pagine dei vari Social Network su cui sono usi mettersi in vetrina questi "Influencer". 
Non dovete attendervi di leggere sui post di costoro, versi di poesia o brani di alta letteratura, ma più spesso foto di lati "B"  suddivisi da un filo interdentale o "tette dirompenti" contenute a stento in francobolli di garza, se l' imprenditore è donna, mentre se di maschio si tratta, la qualità della sua dotazione professionale sarà garantita da una "tartaruga" addominale  in fase di assoluto riposo.
Tra questi "influenzatori" è bene dirlo per correttezza, che ci sono anche persone in "giacca e cravatta" che magari sono giornalisti o altro e che scrivono su blog. Ma chi la fa da padrone sono le Star del mondo dello spettacolo o come vengono comunemente chiamati i "VIP".
E' un mondo, quello degli "Influencer" che viene valutato a colpi di numero di Follower, amicizie, commenti, like ecc. che fanno di costoro influenzatori delle menti. Più elevato è il numero di questi utenti,  più alta è la possibilità di trovare menti più influenzabili. Una volta si sarebbero dette plagiabili e magari tale comportamento, sarebbe stato giudicato quantomeno eticamente criticabile. Oggi i tempi evidentemente sono mutati, è stato dato un calcio all'etica anche, in questo caso e non credo che sarà l'ultimo, cancellandola con un colpo di spugna e anzi costruenduci su un mestiere.
Se la modella o il modello super fighi visti i milioni di seguaci ti consigliano di acquistare la mutanda X, tu, suo sbavatore con il tuo like ed il tuo commento fatto di non più di tre parole, non puoi ritrarti dall'acquisto della sua marca di indumenti intimi. La stessa cosa dicasi per i loro profumi, per la borsa, per le scarpe e perché no, se hai un blog di ricette e nei tuoi preparati usi l'olio Y, e se il blogger te lo consiglia, non puoi tradirlo non comprando anche questo. Insomma funziona un po', lo dico con la massima ironia, come la battuta su quella salma vivente che doveva considerarsi morto solo perché così lo aveva diagnosticato il suo medico. C'è molta meno ironia quando si pensa che oggi quella tanto decantata qualità del prodotto, non è giudicata da una clientela che si rifà al valore reale del prodotto sulla sua base di durata, di bontà, di economicità, ma sulla credulità (è un termine elegante) di menti facilmente influenzabili pronte in ogni momento a seguire quello che il suo Vip gli comanda di acquistare non per il livello ma per la notorietà che l' Influencer possiede in quel momento e che fa di ogni suo suggerimento un dover "prendere tutto per oro colato".








di Franco Giannini

Chissà se anche negli altri Paesi l' "Aria che Tira" è la stessa...

... piove !!! e guardando fuori dalla finestra la strada che si allaga, ti fermi a pensare ritornando a ritroso nel tempo...

Era una volta, che passando davanti alla cabina di servizio di "Vincenzo" il bagnino, per andare al tuo ombrellone, dopo il buongiorno gli chiedevi :" Vincè, 'l celo se sta a scurì, pioverà oggi??". Qualunque fosse la risposta era come se avesse firmato una cambiale. O stavi tranquillo sotto l'ombrellone  se la risposta era "Sole", o ti conveniva fare marcia indietro e ritornartene a casa se era "Acqua" e magari ti ci aggiungeva anche verso a che ora arrivava.
Non lo so se fosse perché avevano fatto le "scuole basse" o magari qualcuno non le avesse neppure fatte, ma di certo con la sua semplice operazione dell' umettarsi un dito alzandolo al vento e seguendone la direzione con una veloce un'occhiata al cielo, la previsione era fatta, senza ricorrere ai famosi metodi matematici a cui si rifanno tutti quelli dei siti meteorologici (e loro si che hanno fatto le "scuole alte") con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Il Maresciallo de Lapalisse sarebbe stato un ottimo meteorologo con una delle sue affermazioni che non so se fossero assistite dai "metodi matematici" :" Domani se non piove ci sarà il sole e se piove l'acqua sarà bagnata".
Noi a Senigallia non siamo da meno. Di comunicati ce ne arrivano puntualmente anche uno alla settimana: per il caldo, per il vento, per la mareggiata, per la pioggia che più che un avviso sembra sia una specie di para... un qualche cosa, non so magari un fulmine a ciel sereno, visto che ci pigliano come il sottoscritto quando, e se gioca, all' enalotto. Oltre che non pigliarci si azzardano nella loro visione con i tarocchi (altro che calcoli matematici!) anche sull'ora dell'evento. 
Ma io scherzo sulle previsioni senigagliesi, ma il male è nazionale. Dopo i morti gli amministratori politici hanno trovato il modo di coprirsi dalla pioggia "parandosi" ... le spalle sotto l'ombrello del "te lo avevo detto". Ai giorni nostri ho la sensazione che si studi molto sulla carta, ma poi quello che manca è l'esperienza che solo con la pratica sul campo si riesce a conseguire.
Quando gli "Esperti" (ambiscono ad essere chiamati così) fanno un buco sull'acqua con le loro previsioni, la colpa non è della loro ignoranza in materia (nel senso di ignorare le cause), bensì del clima mondiale che sta cambiando repentinamente. E loro evidentemente ancora il programma sul clima attuale non lo hanno aperto. Sono ancora, come avveniva e non credo sia mutato a scuola con la storia che non andava oltre l'inizio della prima guerra mondiale, con quello dell'Antica Roma. E loro nel frattempo che potevano fare se non ampliare la terminologia ? Ecco che allora per spaventare maggiormente l'opinione pubblica ed in modo che la gente si auto-protegga (aiutati che Dio ti aiuta!), si sono inventati termini come  Bombe d'acqua, Tornado, Tracimazione, Trombe marine, Cumulonembo  ecc. 
Fatto è che piove o non piove, la tipologia di governo che resta come canta il motto popolare è sempre quello. Ed è raro che il popolo sbagli previsione! Il male, purtroppo sta nel fatto,  che sembra che sotto quell'acqua governativa gli piaccia sguazzare. 









di Franco Giannini