mercoledì 5 ottobre 2016

Se la Lorenzin, come oramai risaputo, non beve di certo il brodo d'aquila ....

... la nostra sanità regionale, che è un'eccellenza (loro si dicono!), ma nei fatti non è migliore della Beatrice, al più può bere quello di guatto.

Abitando nel Bel Paese, quello delle contraddizioni, e nella Regione delle Eccellenze, le Marche, leggo in una nota http://www.linkiesta.it/…/meningite-piu-di-400-euro-…/31841/ che :" Nelle Marche, invece, il vaccino costa 74 euro, a cui bisogna aggiungere 12 euro per la prestazione sanitaria. Anche se, come raccontano molti genitori, il vaccino non sempre è disponibile. Quindi c’è da aspettare. Senza dimenticare che il vaccino richiede tre richiami sotto un anno di età. Per cui il costo è da moltiplicare per tre". Voi non crederete quanto vorrei che questa notizia riportata fosse solo una bufala da FB... ma non credo, perchè dovendo vacinare i miei due nipotini ho sentito sparare cifre di 180 € a testa ?? Se fosse così, mia cara LORENZIN, eccoti una delle ragioni per cui le coppie di giovani preferiscono non mettere più al mondo dei figli, mentre tu scialacqui milioni per stupide campagne pubblicitarie senza senso proprio per incrementare le nascite scopiazzando in malo modo quello che faceva Benito con i suoi Oro e Figli alla Patria. Ovvio che invece quella sponsorizzata dalla toccante e nel contempo bella immagine di Beatrice Vio olimpionica e nazionale (da non confondere quindi con la ridacciana ministra), non l'ha di certo ideata la nostra Sanità... pardon, mi scuso per l'errore di battuta, perché sanità, la nostra sanità, si scrive con la lettera minuscola. Non certo per chi in esso lavora, bensì solo per chi ha il privilegio economico di dirigerla.


Beatrice Vio
Ma ecco che passa qualche ora e mi vedo arrivare un Comunicato Stampa Comunale in cui mi si annuncia che il professor Roberto Burioni sarà a Senigallia per presentare il suo libro “Il vaccino non è un’opinione”. Ritengo che sia un appuntamento da non perdere domenica 9 alla Rotonda a mare della spiaggia di velluto, in principal modo per quei genitori che non credono sulla assoluta necessità delle vaccinazioni, con la speranza che essi si riavvedano.
Quindi il mio è un SI convinto alle vaccinazioni e lo dico senza mezzi termini nel timore di essere magari frainteso. Perchè c'è un perchè. Se il vaccinarsi è cosa non consigliabile, perchè non dovrebbe essere tassattivamente obbligatoria come per altre? Perchè la si fa pagare? E perchè in alcune regioni è gratuita ed in altre no? Figli e figliastri? E perchè i costi del siero variano da paese a paese? Ma quanto tempo ci vorrà perchè quella famosa siringa costi lo stesso prezzo in tutta Italia?
Mi sta bene che vengano organizzati simili incontri, anzi doveroso ed utile, ma ben più importante sarebbe richiedere nel corso di queste tavole, alla Ministra che sembra sorda in questi frangenti da entrambe le orecchie, ai Sindaci responsabili della salute del cittadino, agli Assessori Comunali e Regionali preposti a tale servizio, che non facciano solo la solita comparsata, il solito discorso composto di belle parole, bensì diano una risposta immediata che non sia quella che oggi è in uso e che credo lo resterà fino al 4 di Dicembre.
Infatti sono convinto che come sarò considerato io, il solito popolista, alla fine la colpa ricadrà anch'essa a chi non voterà SI al prossimo referendum costituzionale, la panacea di tutti i mali, perchè qualora vincesse il SI ci sarebbe un avvicinamento tra le Regioni e lo Stato. Ma le Regioni che l'hanno già gratuita o hanno degli amministratori scienziati esse, o abbiamo dei rincogl@@@@ noi? Quindi io voterò ho un ulteriore motivo per votare NO, perchè nelle file del SI, siedono coloro di cui io non ho assoluta fiducia, nè su quello che fanno, nè per come lo fanno. Individui, tutti con la stessa targa della città patavina, incapaci, insensibili, spocchiosi, convinti della posità delle loro decisioni scaturrite dalla loro arrogante presunta saggezza. Ed a farne le spese poi dei mediocri risultati, sono come sempre, le spalle della povera gente.


Perchè se da questo incontro con il Professor Roberto Burioni studioso ed esperto di microbiologia e virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano si riuscisse a far superare i timori di tanti genitori e soprattutto far capire loro la necessità della vaccinazione poi si andrebbe a sbattere sul secondo problema, secondo solo in ordine cronologico, sulle difficoltà economiche che troverebbero famiglie al cui intermo si combatte con il precariato, la disoccupazione, con redditi da sopravvivenza. Ed allora in questo caso, come si suol dire, le parole non riempono la dispensa e lasciano, purtroppo, il male che trovano.
Cari amministratori, lo sapete voi quanti giorni o quante ore deve lavorare un operaio (da ritenersi fortunato perchè ha un lavoro) per raccimolare 360 € per salvaguardare la vita dei propri due figli? Non parlo degli altri  casi appena accennati e quindi con maggiori difficoltà. 

Credo che dopo un giro di carattere scientifico, ne siano necessari ancor più alcuni di carattere organizzativo ed economico per chiarire la questione da me sollevata. E prima che qualcuno dei presenti lasci il tavolo per "improcrastinabili impegni assunti". E se non ne doveste parlare non sarebbe questione di SI, sarebbe questione del solo non sapere che pesci prendere. Ovvero uno dei motivi, per i quali gli elettori vi hanno sistemato in quella sedia con il compito di disfare quei nodi che il cittadino non è in grado di risolvere, ma che vuole siano risolti.  





di Franco Giannini

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