lunedì 24 ottobre 2016

Quando è il Popolo, per una volta, che raddrizza le stoltezze dei politicanti.

Un Referendum che ha coinvolto (come i dati confermano) che solo i cittadini di uno dei due  comuni erano interessati al problema.

Prima di scrivere qualche cosa relativamente ad eventi "interessanti", lascio sempre che si spengano le luci sul palco. Anche questa volta ho deciso in questo senso e passate alcune ore dalla degustazione di tale risultato ecco che sono qui a dire la mia. Qualcuno dirà che era meglio se attendevo ancora, altri che potevo proprio astenermi dal farlo. Vero però che posso dire io, che se non si vuole, si fa a meno di leggere. Fatta questa doverosa premessa, la prima cosa che mi sento di fare non è salire sul carro dei "vincitori" come abitualmente si fa in politica (da non dimenticare che chiunque parla e scrive fa in un certo qual modo politica!). Neppure quello di esaltare con enfasi  la vittoria. Ma più semplicemente quello che i politici non sanno fare : Chiedere scusa! 
Avevo infatti scritto sulle pagine di FB, che sarei stato pronto a chiedere pubblicamente scusa ai senigalliesi, qualora il giorno dopo il referendum, si fossero dimostrati meno masochisti e con la schiena diritta. Seppur lo abbiano dimostrato solo in parte preferendo un' astensione al voto, sempre deprecabile, vero è che però sia essi votando il NO, che restando a casa hanno dato una silenziosa risposta ai politicanti. E devo aggiungere un "Finalmente!!!"
Quello che caratterialmente sembra invece distante anni luce dal voler modificare è il modo di ragionare di certi politici. Purtroppo!! Meno sono importanti e più sono radicati alla primaria iniziazione ricevuta. Si, perchè recitare a pappagallo è questione di memoria, ma trovare anomalie, confutarle, trovare alternative è tutt'altra cosa che richiede l'uso di qualche cosa che va ben oltre la sola memoria.
Ha votato solo il 16,19% dei senigalliesi contro una più sentita partecipazione del 72,65% di morresi. Il NO sulla fusione dei due comuni hanno visto così ripartiti gli elettori : 3.722 nostri concittadini hanno preferito esprimersi votando NO (il 60,53% di quel 16,19%) così pure 811 morresi (il 70,34 di quel 72,65) scontenti di questo matrimonio. A quel che sembra, visti i deboli numeri, a favore solo i Sindaci, le Giunte, i Consiglieri più i parenti e gli amici intimi di questi.
Dall'esito di questo voto, a mio modestissimo parere, a distanza di ore, sembra stiano emergendo con evidenza due cose : la prima che i senigalliesi di questo "matrimonio" non ne sapessero nulla (o lo sapevano, ma se ne sono fregati !), come quei parenti intimi, invitati all'ultimo momento giusto per portare il solo regalo di nozze (il voto) e che oggi, costoro,  vista anche la repentinità dell' azione si stiano chiedendo il perché di tanta fretta e segretezza. Salvo il pensare, non avendo veduto una sposa con la pancia lievitata : non è che si volesse fare un' "unione riparatrice", altrimenti perché tutto con 'st' urgenza e tutto in segreto?La cosa puzzava prima e continua a puzzare.
La seconda è che in una amministrazione da decenni governata da una sinistra (oggi divenuta più che una sinistra, piuttosto una sinistrata vista la tipologia di coabitazione!!) dotata di elementi umani atti al caporalato di voti nei momenti cruciali, si sia vista rivolgerglisi contro con una specie di ammutinamento di quelle che una volta venivano definite come truppe cammellate.
Alle 12 di domenica, parlo di Senigallia, perché dell'altra comunità non conosco che il nome, avevano votato solo il 3,22 % degli aventi diritto al voto. Avrei quindi immaginato( e l'ho anche scritto!) che scattasse subito, nella sede di partito, un tam-tam di "suggeriti consigli" onde invitare gli adepti ad andare ad adempiere al loro "obbligato" diritto. Qualche cosa si sarà anche mosso, ma è certo che quel 16,19% finale la dice lunga su una disubbidienza che certamente i capibastone non si attendevano. E per gentile carità, ora non mi si venga a dire che nessuno ha forzato nessuno, che si è lasciato ad ogni singolo cittadino "tesserato" la libertà di pensare come voleva. La gente si sa, poi parla! Sono non pochi coloro, e ieri la cosa è stata confermata dal risultato, che hanno fatto loro il motto bersaniano di non andarsene dal partito neppure con l'esercito, perchè quella è casa loro, rifiutandosi di pagare la propria parte di affitto, perchè la casa è di loro proprietà. Non so se tutto rientrerà nei prossimi giorni nella normalità e già il 26 cm si riunirà il Consiglio Comunale. Chissà che tra le righe non ci siano sviluppi "amichevoli". Comunque vada a finire, sembra che qui a Senigallia gli ex cammellieri abbiano presentato la "parcella" dei loro servizi mostrando i muscoli.
Ed oggi, invece di leggere le attenuanti sul fatto che purtroppo, per una volta (?), la ciambella è uscita senza buco, sarà per le imperizie dei (im)pasticceri, sarà per la qualità  e la quantità degli ingredienti (troppa sicurezza nelle proprietà personali d' infallibilità ?- troppa supponenza ?- troppa arroganza? - o il troppo  protagonismo?) e malgrado questo fare buon viso alla cattiva riuscita del "dolce" che invece è uscito dal forno "amaro", ecco che la colpa di tutto ciò viene scaricata sulle spalle della "Gente" che non ha capito che "occasione" si è perduta.
A parte il fatto che tali affermazioni denotano uno spiccato senso di un "Ego" poco simpatico, un pontificare senza ombra di dubbio solo perchè un lo dice lui (dimenticando le parole di Francesco "chi sono io per giudicare", che invece rispecchia e rappresenta molto di più il verso pubblicitario della "Denim", dell' uomo che non deve chiedere... mai. Ma quella è pubblicità, questa è tutt'altra cosa. Mi chiedo allora, solo se qualche volta prima di parlare, non sia opportuno riflettere ponendoci/si la domanda, so loro che non comprendono o sono io che non so spiegarmi. Quantomeno sarebbe un atto di umiltà che aiuterebbe se non a farsi comprendere, quantomeno a risultare più simpatici al corpo elettore.
Anche perché viene spontanea la battuta offerta su di un piatto d'argento, che al momento l'unica occasione che si è perduta è stata quella inconfutabile di non essere stati capaci - anche per colpa di una certa "Opposizione" che stranamente per questa unica volta, si è lasciata ammaliare dai canti delle sirene - di evitare la spesa di 100 mila € (l'unica cosa certa fin dall'inizio della telenovella) per far svolgere questa farsa di referendum.
Comprendo tutto, e quindi va da se che piaccia più sentirsi lodato per una cosa chiacchierata, ma alla fine fatta, che non  critiche che però si basano su di un esito referendario e che mi lasciano e mi lasceranno però in un dubbio perenne (e credo non solo a me!): e se fosse stato un referendum anche per la tosatura della piazza, quale sarebbe stato l'esito? Di certo almeno si è evitata la spesa elettorale, seppur io sia rimasto (ma gliene può fregare a qualcuno ?) del mio parere senza falsi ripensamenti.
Poi se si crede veramente che il coniugare figuratamente parlando, la Sabbia di velluto con un bicchiere di Lacrima di Morro, sia una chiave che può aprire le porte ad un sodalizio turisticamente di ampia e moderna visione, un nuovo elisir di lunga vita economica-folcloristica, credo si possa sempre farlo. Magari partendo da un più modesto pseudo gemellaggio tra le varie realta dei due comuni, come una Cantina D.O.C. da una parte ed un operatore balneare o albergatore dall'altro. Logicamente studiandoci su qualche cosa di interessante ed economico, ma poi alla sera tutti a casa ed ognuno per la sua strada. Certo, la politica ne resterebbe fuori, ma non è del resto per il bene dei cittadini che essa mira e si sacrifica?
Azzeccata la prima, vorrei che questi 100 mila € non fossero stati spesi inutilmente e servissero quale prova tecnica per il prossimo referendum, dove un ulteriore NO, mi sarebbe gradito, non lo nascondo, tantopiù fosse seguito da quei tanti altri che smesso l'abito di camelliere nel caravanserraglio renziano, ritornassero a gustare il piacere di ritrovarsi nuovamente liberi seppur separati in casa.





di Franco Giannini

domenica 9 ottobre 2016

Varato anche il 5° Memorial di Volley " Giuliano Pierangeli"...

... che dallo scalo della Palestra dell'ITC Corinaldesi è salpato anche quest'anno per una circumnavigazione sportiva che si concluderà l'11 Dicembre nello stesso porto. FOTO e VIDEO

A "tagliare il ghiaccio" e fendere le onde della prima partita, due squadre oramai veterane del torneo : "TERZO TEMPO" e "RISTORANTE IL CASALE". Come si può ben vedere dalla foto, una  immagine amichevole di gruppo e volti sorridenti: Amicizia e cavalleria sportiva sono gli ingredienti primari di queste competizioni amatoriali che solo la grande passione del suo organizzatore Francesco Bramucci, affiancato da un non di meno motivato Gianfranco Pacenti, riescono sempre ad offrire a partecipanti, famiglie e spettatori.

Una cosa mi è balenata subito all'occhio: in queste solo due squadre, quest'anno, vi partecipano ben otto ragazze. Che sia giunta l'ora di vedere sul parquet una squadra rovesciata per quel che esige il regolamento?  Vale a dire con la maggioranza di 5 donne e un solo uomo sempre in campo. Con i caratteri peperini che hanno le ragazze, non credo che le forze rosate in campo ne abbiano tanto a soffrire nei confronti dei maschietti. Ragazze, avete tutto il tempo per pensarci su e varare una squadra rosa per il prossimo anno, con un paio, massimo tre centri-boa masculi! Non di più, perchè poi sarebbero troppo ingombranti !!

Madrina della manifestazione, anche quest'anno, la sorella di "Sauro", Daniela Pierangeli, che unitamente al Consigliere Comunale con delega alle politiche giovanili e sport, Beccaceci Lorenzo, con la classica alzata della palla, hanno dato il via alla competizione.

Quest'anno un piccolo cambiamento: non ci sarà la finale e finalissima, ma le partite avranno un andata e ritorno con l'aggiudicazione del trofeo ed i piazzamenti in base ai punti ottenuti con le vittorie. In caso di parità di punti, a decidere il vincitore saranno il numero dei set vinti ed in ulteriore caso di parità  a decretare la vittoria, saranno i punti totali ottenuti nei vari set.
Oltre alle due già menzionate, ecco le altre squadre partecipanti : HABANERO - EDILIZIA PAOLINI - DO BRASIL - RISTORANTE IL POMODORO.
A tutte le squadre e a tutte e tutti i partecipanti va il mio AUGURIO di Buon divertimento in primis, ed in Bocca al lupo per la vittoria finale e... che vinca il migliore.





di Franco Giannini

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VIDEO:

mercoledì 5 ottobre 2016

Se la Lorenzin, come oramai risaputo, non beve di certo il brodo d'aquila ....

... la nostra sanità regionale, che è un'eccellenza (loro si dicono!), ma nei fatti non è migliore della Beatrice, al più può bere quello di guatto.

Abitando nel Bel Paese, quello delle contraddizioni, e nella Regione delle Eccellenze, le Marche, leggo in una nota http://www.linkiesta.it/…/meningite-piu-di-400-euro-…/31841/ che :" Nelle Marche, invece, il vaccino costa 74 euro, a cui bisogna aggiungere 12 euro per la prestazione sanitaria. Anche se, come raccontano molti genitori, il vaccino non sempre è disponibile. Quindi c’è da aspettare. Senza dimenticare che il vaccino richiede tre richiami sotto un anno di età. Per cui il costo è da moltiplicare per tre". Voi non crederete quanto vorrei che questa notizia riportata fosse solo una bufala da FB... ma non credo, perchè dovendo vacinare i miei due nipotini ho sentito sparare cifre di 180 € a testa ?? Se fosse così, mia cara LORENZIN, eccoti una delle ragioni per cui le coppie di giovani preferiscono non mettere più al mondo dei figli, mentre tu scialacqui milioni per stupide campagne pubblicitarie senza senso proprio per incrementare le nascite scopiazzando in malo modo quello che faceva Benito con i suoi Oro e Figli alla Patria. Ovvio che invece quella sponsorizzata dalla toccante e nel contempo bella immagine di Beatrice Vio olimpionica e nazionale (da non confondere quindi con la ridacciana ministra), non l'ha di certo ideata la nostra Sanità... pardon, mi scuso per l'errore di battuta, perché sanità, la nostra sanità, si scrive con la lettera minuscola. Non certo per chi in esso lavora, bensì solo per chi ha il privilegio economico di dirigerla.


Beatrice Vio
Ma ecco che passa qualche ora e mi vedo arrivare un Comunicato Stampa Comunale in cui mi si annuncia che il professor Roberto Burioni sarà a Senigallia per presentare il suo libro “Il vaccino non è un’opinione”. Ritengo che sia un appuntamento da non perdere domenica 9 alla Rotonda a mare della spiaggia di velluto, in principal modo per quei genitori che non credono sulla assoluta necessità delle vaccinazioni, con la speranza che essi si riavvedano.
Quindi il mio è un SI convinto alle vaccinazioni e lo dico senza mezzi termini nel timore di essere magari frainteso. Perchè c'è un perchè. Se il vaccinarsi è cosa non consigliabile, perchè non dovrebbe essere tassattivamente obbligatoria come per altre? Perchè la si fa pagare? E perchè in alcune regioni è gratuita ed in altre no? Figli e figliastri? E perchè i costi del siero variano da paese a paese? Ma quanto tempo ci vorrà perchè quella famosa siringa costi lo stesso prezzo in tutta Italia?
Mi sta bene che vengano organizzati simili incontri, anzi doveroso ed utile, ma ben più importante sarebbe richiedere nel corso di queste tavole, alla Ministra che sembra sorda in questi frangenti da entrambe le orecchie, ai Sindaci responsabili della salute del cittadino, agli Assessori Comunali e Regionali preposti a tale servizio, che non facciano solo la solita comparsata, il solito discorso composto di belle parole, bensì diano una risposta immediata che non sia quella che oggi è in uso e che credo lo resterà fino al 4 di Dicembre.
Infatti sono convinto che come sarò considerato io, il solito popolista, alla fine la colpa ricadrà anch'essa a chi non voterà SI al prossimo referendum costituzionale, la panacea di tutti i mali, perchè qualora vincesse il SI ci sarebbe un avvicinamento tra le Regioni e lo Stato. Ma le Regioni che l'hanno già gratuita o hanno degli amministratori scienziati esse, o abbiamo dei rincogl@@@@ noi? Quindi io voterò ho un ulteriore motivo per votare NO, perchè nelle file del SI, siedono coloro di cui io non ho assoluta fiducia, nè su quello che fanno, nè per come lo fanno. Individui, tutti con la stessa targa della città patavina, incapaci, insensibili, spocchiosi, convinti della posità delle loro decisioni scaturrite dalla loro arrogante presunta saggezza. Ed a farne le spese poi dei mediocri risultati, sono come sempre, le spalle della povera gente.


Perchè se da questo incontro con il Professor Roberto Burioni studioso ed esperto di microbiologia e virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano si riuscisse a far superare i timori di tanti genitori e soprattutto far capire loro la necessità della vaccinazione poi si andrebbe a sbattere sul secondo problema, secondo solo in ordine cronologico, sulle difficoltà economiche che troverebbero famiglie al cui intermo si combatte con il precariato, la disoccupazione, con redditi da sopravvivenza. Ed allora in questo caso, come si suol dire, le parole non riempono la dispensa e lasciano, purtroppo, il male che trovano.
Cari amministratori, lo sapete voi quanti giorni o quante ore deve lavorare un operaio (da ritenersi fortunato perchè ha un lavoro) per raccimolare 360 € per salvaguardare la vita dei propri due figli? Non parlo degli altri  casi appena accennati e quindi con maggiori difficoltà. 

Credo che dopo un giro di carattere scientifico, ne siano necessari ancor più alcuni di carattere organizzativo ed economico per chiarire la questione da me sollevata. E prima che qualcuno dei presenti lasci il tavolo per "improcrastinabili impegni assunti". E se non ne doveste parlare non sarebbe questione di SI, sarebbe questione del solo non sapere che pesci prendere. Ovvero uno dei motivi, per i quali gli elettori vi hanno sistemato in quella sedia con il compito di disfare quei nodi che il cittadino non è in grado di risolvere, ma che vuole siano risolti.  





di Franco Giannini

domenica 2 ottobre 2016

A proposito di Bugie, di Silenzi e di Scuse dei Parlamentari...

... e quando il cittadino si "permette" di "disturbarli".

Diceva l'indimenticato "Ginettaccio" Bartali, anche lui toscano, ma dotato di tutt'altra classe, sia che fosse la sportiva che quella umana, che :"l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare". I tempi son passati, ma il suo motto sembra ancor molto attuale.
Sarà forse per questo che il il suo corregionale Matteo Renzi, si era ripromesso di riprenderlo e con la sua decantata rottamazione, metterlo in pratica. Ecco che allora chiunque (lui) ritenesse fosse superato per motivi anagrafici veniva cacciato e sostituito da chi (sempre a suo unico ed insindacabile giudizio, un po' come un Pontefice!) riteneva la persona giusta al posto giusto. Con qualcuno c'è anche riuscito, seppure non fosse avanti con gli anni, magari colpendolo anche alle spalle, perché in politica, si sa, il fine giustifica sempre i mezzi. Ma un conto è dirle le cose e prometterle ritenendosi a priori (immodestamente) capaci di attuarle, tutt'altra è poi il mantenerle. Ed è in questi frangenti che chi si trova ad agire in questi modi, può passare immediatamente per un mentitore e magari cucirsi addosso questo appellativo che gli sarà in seguito difficile scrollarselo di dosso. E questo è avvenuto a Matteo, in tantissime occasioni, di cui una delle ultime è stata questa:
bellezza@governo.it non è infatti la parafrasi del film La Grande Bellezza, perché trattasi invece di una grossa, mastodontica, ineducata presa in giro di un Matteo Renzi che prima di essere il Premier del Consiglio dei Ministri, sta emergendo che lo sia, aiutato dalle sue oramai leggendarie bugie, di una classe politica insensibile nei confronti di tutti quei cittadini che li mantengono in quel posto sia politicamente che economicamente.
I genitori di un tempo, avrebbero esclamato verso dei figli che seppur studiavano li ripagavano con inconfutabili delusioni, senza mezzi termini, rivolgendosi verso le loro mogli (madri di si tanto figli)  sfogavano tutta la loro frustrazione esclamando :" Ehhh !!!! poveri quattrini nostri...!!!). E credo che anche in ambito parlamentare, se dovessero parlare molti di questi genitori, se non fosse solo per la posizione economica raggiunta, l'esclamazione avrebbe un eco senza fine.
Figuriamoci se giustifico Renzi, per la presa per i fondelli dispensata gratuitamente ai video-ascoltatori nel corso della trasmissione e dallo stesso enfatizzata su una delle reti televisive nazionali, per meri interessi di natura politica. Me ne guarderei bene, ma ho avuto anche l'onestà di scriverglielo (non lo avrà letto sicuramente, ma resta ad imperitura memoria!) apertamente sulla mail indirizzata all'indirizzo riportato che ora non esiste più. Ma chi non giustifico assolutamente, sono quella decina (sono di più, ma lo dico per fornir loro un più solido alibi del male in comune...) di Onorevoli, che rappresentano le Marche in Parlamento. Individui che da me interpellati in merito, hanno preferito il silenzio che lo schierarsi contro il proprio capo-bastone del partito che rappresenta o a quello del momento a cui si china il capo servilmente . Potrei quindi capire (con grande sforzo, seppur non giustificando!) chi dello stesso schieramento politico, ma quelli dell'Opposizione ? No, assolutamente. Cosa che mi porta a classificare costoro come dei semplici "peones" scalda-banco, più interessati economicamente che al bene di chi rappresentano ed il più delle volte impreparati nel come destreggiarsi negli iter parlamentari. Anche se credo sia più che giusto (e ne ho avuto dimostrazione) non siano tutti fatti di questa pasta. Basta vedere l'interessamento dell'On. Brignone , come pure del suo collega Carrescia, che seppur del partito del Premier, gli ha presentato un'interrogazione con risposta per iscritto.
La foto che riporto in apertura, rappresenta un Parlamento semivuoto in maniera demoralizzante proprio per introdurre un mio pensiero. Si pensi solo che proprio quegli assenti dovrebbero legiferare per curare la malattia dell'assenteismo. Ma è quando senti le scusanti di questi assenteisti della "Casta" che ti senti inerme, schifato, amareggiato e comprendi che il male dell'Italia è un male incurabile. " Spesso le nostre assenze sono dettate dal fatto che dobbiamo essere vicini al nostro corpo elettorale locale, che ci ha votato e che dobbiamo ascoltare e tutelare. E questa che riporto, è la dimostrazione lampante di come costoro invece, siano assenti tanto dalla location parlamentare vera e propria, come lo sono nei confronti dei cittadini. Non ascoltano, non sono vicini agli elettori ed anzi dal loro comportamento denotano, con il loro menefreghismo, una enorme spocchia mista a tanto egoismo. 
Ho scritto a costoro questa lettera, rimasta anch'essa senza risposta, per dovere d'informazione e di correttezza (almeno quella che a mio parere ritengo giusta), e che vista la mancanza di risposta l'ho ritenuta una perdita di tempo qualora l'avessero solo letta:
"Vorrà scusarmi se le invio un aggiornamento circa il problema sollevato con la mia lettera aperta e con la mia richiesta di trasparenza nel merito del fatto segnalato, ma rimasta senza risposta. Ora le regole (le mie sono elementari) dell' educazione ricevuta mi obbligano anche al dovere d'informare chi avevo disturbato per interpellarla/o circa la promessa fatta e fino ad oggi, purtroppo, non mantenuta di una persona che visto il posto che occupa nel Governo avrebbe dovuto essere al di sopra di ogni sospetto. Come può ascoltare e vedere, l'On. Beatrice Brignone, come anche due altri vostri colleghi, hanno accolto la mia richiesta.
Seppur, immagino a priori che neppure ne prenderà visione, visto l'esiguo tempo a  sua disposizione, voglio facilitarle il compito, per accelerare i tempi, di cliccare su questo link e scivolare poi sulla visione al punto contrassegnato da 1h 48' 08". Comunque grazie ugualmente  e di nuovo infinite scuse.
Franco Giannini
Ebbene, solo un On., onore al merito, (non riporto le generalità per dovere di privacy non avendone chiesto l'autorizzazione per la pubblicazione) mi ha replicato così :
"Gentile signore Giannini,
Ho visionato il video. 
Mi perdonerà se non le ho immediatamente risposto, tendo a leggere tutto è generalmente rispondo anche. 
Il fatto che io non abbia presentato una interrogazione fotocopia non significa che io non abbia a cuore il tema, ma essendoci dei colleghi marchigiani che hanno sollevato il problema io posso anche accodarmi e sostenere le tali.
Buona serata." 
Da riconoscere almeno (dopo una specie di rimprovero) l'aver avuto la gentilezza di replicare, seppur mi ha lasciato perplesso e non poco quel "e generalmente rispondo" come pure "io posso accodarmi e sostenere le tali".
Un politico è tenuto sempre a rispondere ad un cittadino, perché è in quel Parlamento, inutile ripeterlo - non c'è miglior sordo di chi non vuol ascoltare, per rappresentarlo curandone gli interessi. La seconda, poi, è il classico "va avanti te, che a me vien da ridere". Che non è un motivo comportamentale, almeno da politico di classe.
Si parla in questi giorni di referendum costituzionale ed allora se solo si potesse far si di ribaltare il metodo di quello di come si sceglie i nostri rappresentanti in virtù del :"l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare" ? Senza tante belle parole di illustri costituzionalisti si potesse scegliere i futuri peones, quelli che in clima elettorale ti vengono a casa con i loro santini ad elemosinarti il voto (viscidi, privi di dignità), fossimo proprio noi inquadrati come semplici cittadini fattivi ad andare a casa di colui che riteniamo giusto a tutelarci, senza spinte da parte di partiti, liste civiche ? Noi si disposti a pregare, ad elemosinare il voto di queste persone meritevoli, oneste, capaci e magari (viste tutte queste loro qualità) anche con il rischio di sentirsi rifiutare la candidatura ?? Il primo sintomo che costoro sono persone al di sopra di ogni sospetto, altro che "Enrico stai sereno!"






di Franco Giannini