martedì 31 maggio 2016

Inquinamento, quella cosa di cui tutti parlano, ma che poi …

… per non rompere le balle alla “Finanza”, i più girano le spalle e se ne fregano.

"Inquinamento" il cui significato è alterazione, o meglio ancora contaminazione dell'ambiente o sostanza nociva che procura poi le cause esterne, è quello a cui, nella maggioranza delle volte, viene imputata la causa con falsa genericità dovuta "all'opera dell'uomo".
Opera, chiamiamola "manuale" da parte dell'uomo della strada che non utilizza il senso civico e la buona educazione per la gestione finale, e chiamiamola "Criminosa Intellettuale" per chi produce le sostanze infischiandosi, perchè poi così finirà, di lasciare ai suoi eredi oltre che i beni economici accomulati, anche un mondo avvelenato in cui quella " A livella" di Totò ritornerà a restituire l'ugualianza senza guardare in faccia nessuno.
Si sa che le cose semplici non piacciono a tutti e prendere decisioni immediate, a partire dalle più elementari, ancor più da questi uomini che hanno avuto ed hanno in mano le sorti passate, presenti e future del nostro pianeta, non piace. E comincio a credere, non perché non ne siano capaci, ma perchè gli interessi propri o di chi li supporta mantenendoli saldamente ai loro posti di comando prevalgono su tutto e su tutti. Anche sui loro figli. Ed allora il primo loro compito non diventa il dover risolvere, ma il prendere tempo, lanciando argomenti di eloquenza fumogena, nel corso dei colloqui a livello internazionale, barricati, riservati quanto inutili, che servono a distogliere l'attenzione dal nucleo centrale del problema per frazionarlo in innumerevoli schegge di argomenti. Tanti temi di cui parlare. Parlare appunto.
Ed allora ecco che l' Inquinamento lo si analizza in base al sito : ed allora si parlerà di inquinamento Atmosferico, Idrico, del Suolo, Urbano, del luogo di Lavoro, Domestico, ecc.
Oppure in base all'agente Inquinante, suddividendolo in : Chimico, Fotochimico, Biologico, Acustico, Elettromagnetico, Luminoso, Termico, Radioattivo, Industriale, ecc...
Quello che non troverete mai, se non in maniera generica, sarà di chi sono le colpe.
Strano è, che quegli stessi che in Politica chiedono con forza che non si faccia di tutta l'erba un fascio, poi in questi frangenti, i soliti Politici, che son sempre loro a gestire questi problemi, in fase di denuncia, generalizzano che la colpa è dell'Uomo.
Ma chi c'è a capo di una Chimica, della gestione del Nucleare, dell'Industria, ecc... sicuramente un uomo si, con tanto di nome, cognome e ragione sociale, che non corrisponde a quello della strada che è l'ultimo anello della lunga catena (che sicuramente avrà anche le sue colpe, ma mai grandi quanto uno sversamento di carburante in mare!), poiché come dice anche il proverbio, il pesce puzza sempre dalla testa.

A confermare questa mia teoria populistica (e l'aggettivo non mi offende, tutt'altro) sono gli Stati come gli USA, la CINA, l' INDIA, (per dire solo i maggiori e più importanti economicamente) che ad ogni incontro salottiero (e non c'è altro aggettivo con cui definirlo se non scendendo nell'offesa) sono pronti, nel corso di quelli che loro chiamano “Trattati” - “Accordi”, a trovarsi concordi sui “Protocolli”, che la situazione è drammatica, che non c'è più tempo da perdere, ma poi magari sono recalcitranti nei tempi e nei modi di agire. E solitamente quello che chiedono è proprio "Tempo" per attuare.
Prendiamo il Protocollo di Kioto relativo all'Ambiente ed al Surriscaldamento Globale : si comincia a parlarne nel 1997, entra in vigore nel 2005. Se ne riparla ancora nella conferenza di Doha, perché visti che gli sforzi che si erano fatti (molto relativi senza che alcuna loro ernia avesse a soffrire) per contenere il surriscaldamento si è deciso di prolungare i tempi (appunto) di entrata in vigore fino al 2020. E si guardi bene, che detta Conferenza sui mutamenti climatici (la 18°ma!) si è conclusa con un' insoddisfazione di molti dei Paesi intervenuti. 


La causa principale del malcontento, non lo si crederà, l'aspetto economico : ovvero il confronto si è arenato sull'entità dei finanziamenti da devolvere, da parte dei Paesi sviluppati, a quelli in via di sviluppo onde possano affrontare le conseguenze del surriscaldamento globale; che poi sarebbero loro stessi ad influenzare maggiormente, con le loro industrie e la produzione di CO2 (Anidride Carbonica).
Ma comincio a pensare che in queste organizzazioni e le loro “sottopanze” con un numero sempre maggiore di occupati, sedi sparse per il mondo ed incontri annuali, abbiano scoperto l'elisir del posto fisso, del lieve lavoro e dei lauti guadagni.

Si pensi che la sola ONU sotto le sue direttive ha 27 altre sigle. Sotto il suo Segretariato, un altro organo dalla stessa costituito (il più importante), gravitano a sua volta, come tanti satelliti, ben 14 Enti creati a sua volta. Al Segretariato, hanno affiancato un Consiglio Economico e Sociale, il quale ha partorito altre 28 sigle, tra cui la famosa FAO che solo a mo' di esempio ha alle sue dipendenze 8 Dipartimenti dove lavorano oltre 1600 funzionari e 2000 impiegati impegnati nei servizi generali.
Ecco perché ritengo che le conferenze, le riunioni, la stesura di trattati, la partecipazioni alle giornate mondiali, internazionali, europee, saranno anche noiose ed inconcludenti, ma purtroppo è uno “sporco lavoro” (alcuni dicono anche pagato male! Ma sempre meglio di una Cassa Integrazione o una Messa in Mobilità!) che le grandi potenze economiche e finanziarie impongono e pretendono.
Avete mai sentito parlare male delle famose 7 ricche sorelle benzinaie, malgrado i danni procurati all'ambiente? Pagano in silenzio le loro multe che sembrano "salate" per l'uomo comune della strada quello (fortunato!) che campa con 500/1200 € di stipendio. Mentre invece per questi colossi della Finanza e del degrado ambientale, sono solo dei bruscolini. 
Avete mai sentito parlare della chiusura di qualche fabbrica di sigarette. Gli Amministratori statali spalleggiati dai legislatori, fanno finta di proteggere la salute del cittadino, con la proibizione di fumare nei luoghi pubblici. Ecco che allora vedi questi poveri fumatori (e da ex fumatore mi fanno anche una certa pena vederli fuori dalle porte dei locali commerciali, degli uffici come dei cani - anzi oggi ai cani è permesso entrare - fumare al freddo o sotto al sole la sigaretta. 

Una volta il fumare la sigaretta era un piacere, un gustarsi cinque minuti di beato rilassamento, oggi è diventata sofferenza, lo stress della tirata!! Ma allora se tutto ciò è pericoloso per la salute (e lo è!!), sia di chi fuma che di chi lo aspira passivamente non ne si vieta drasticamente la produzione da oggi al domani? Non dove e come usarlo. Le industrie del settore di questa legislazione ringraziano, sempre ben disposte a lasciare una mancia sotto forma magari di “grossa” multa.
Vogliamo parlare di prodotti chimici in cui racchiudo pesticidi, concimi, detersivi, farmaceutica ecc. per non tralasciare quello del settore volgarmente chiamato della “Plastica”.
Chi non ricorda o fa finta di non ricordare la battaglia dei sacchetti di plastica (gli shoppers) che dovevano essere messi al bando ed eliminati dalla faccia della terra? 
Era il 2007 quando la Legge Finanziaria aveva previsto il divieto, a decorrere dal 1 Gennaio del 2011, della commercializzazione di sacchi non biodegradabili per l’asporto delle merci che non rispondessero, entro quella data, ai criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario. 
Dal canto suo, per l'occasione, la Federazione di questo settore fece sapere che :” NON ESISTE NESSUNA NORMATIVA EUROPEA CHE PREVEDA IL DIVIETO DI PRODUZIONE E COMMERCIO DI SACCHETTI NON BIODEGRADABILI. La EN 13432 (spacciata per direttiva comunitaria) è, in realtà, uno standard tecnico volontario, quindi non una direttiva! Al contrario, proprio la direttiva europea sugli imballaggi vieta espressamente l’introduzione di norme atte a creare distorsioni di mercato.”. 
Ed infatti a tutt'oggi nulla è cambiato o se qualcosa è mutato, questo è ben poca cosa. Oggi queste buste o portano la dicitura che il sacchetto è composto con materiale degradabile oppure biodegradabile da riusarsi per la raccolta dei rifiuti dell'”umido”. Cosa che induce a chi non è del ramo a cadere in errore perchè: il degradabile dopo 36 mesi si deteriora frantumandosi in minuscoli frammenti, ma il prodotto non si annienta, resta mescolato al terreno, vola nell'aria, ma non si distrugge! Il biodegradabile invece si.
Il terreno, come pure il mare, gli oceani sono la discarica di questi polimeri. Il Pacific Trash Vortex è un accumulo di spazzatura galleggiante dell'Oceano Pacifico delle dimensioni della Spagna e non è il solo, perché sembra che se ne siano formati altri quattro nei vari oceani. Oggetti in plastica che occupano i fondali, le medie profondità e la superfice.
Ma anche in questo caso, gli industriali e politici ambientalisti con il portafoglio pieno e lo stomaco con il pelo, ce la danno nuovamente a bere. Hanno creato la giornata a tutela dell'ambiente dove le varie associazioni ambientaliste, si prodigano nella raccolta dei rifiuti nelle spiaggie, nelle profondità del mare, per poi scandalizzate evidenziare la quantità di rifiuti recuperati e che la mano dell'Uomo (sempre questo sconosciuto) ha abbandonato incivilmente. Poi magari sono le stesse organizzazioni che concedono attestati all'Amministrazione amica per la cura delle acque, della spiaggia, della raccolta dei rifiuti, del riciclaggio degli stessi. Ma detto questo c'è anche da dire (e c'è da chiedersi il perchè la tipologia della raccolta, per dirne una, varia da comune a comune già dal solo colore dei contenitori). 

Basterebbe ad esempio, una legge da applicare da oggi a domani, che tutti i contenitori di plastica per detergenti siano messi al bando. I detergenti vengano venduti in polvere e non più sotto forma di liquido. Ecco che miliardi e miliardi di oggetti galleggianti non si troverebbero più in mare. Ehhh... si lo so, si andrebbe a pistare i piedi delle industrie di polimeri ( e delle 7 sorelle benzinaie da cui i polimeri derivano) che venderebbero di meno, delle imprese di rigenerazione e di riciclaggio, che con la pubblicità e l'invito alla raccolta differenziata oltre che lauti guadagni mostrano il volto sorridente di chi ci vuole bene e lavora per noi. Loro con la raccolta differenziata si stanno arricchendo, ed i cittadini per contropartita si sono ritrovati la tassa dei rifiuti più pesante ed il mondo che li circonda più sporco e non solo di immondizia, ma anche moralmente parlando.
Ed anche qui verrebbe da farsi una domanda. Ma perchè anche per la plastica non viene richiesto di riciclare tutti gli elementi, ma solo alcuni, ad esempio le bottiglie dell'acqua minerale si e, che so, una sedia da giardino (in plastica!) no? 

La spiegazione sarebbe lunga. Alro ci sarebbe da dire sulla raccolta e l'inquinamento che produce il riciclo cartaceo, ma mi dilungherei ancora e so che a non tutti pace leggere ed approfondire. Poi ci sono quelli che preferiscono non sapere per ... non soffrire. Ed a questa tipologia di persone l'avvertimento è che così continuando a fare può succedere di ritrovarsi nella situazione del volatile di quest'ultima foto.  







di Franco Giannini

PER SAPERNE DI PIU' :






lunedì 23 maggio 2016

Stefano Bramucci è stato ricordato così dai colleghi di lavoro...

... con una semplice partita di calcio !

Avrei dovuto scrivere semplicemente una facile cronaca di una partita di calcio, a livello di scapoli contro ammogliati e mi ritrovo invece ad usare in continuazione il tasto per cancellare. 
Si, perché rivedendomi le foto che ho scattato ed i video che  ho montato, l'evento di "sportivo" ha ben poco da descrivere, più goliardico direi, ma quello che mi induce a cancellare e riscrivere sono i pensieri che mi assalgono nel rivedere quel viso sorridente, quei bambini troppo piccoli ancora per valutare la perdita subita, la moglie ancor giovane che con il suo sorriso infonde la tranquillità necessaria ai figli, perché la figura del papà manchi loro, ma non in maniera troppo dolorosa.

Poi ci sono Donatella e Francesco, la sorella ed il fratello, ma quello che più mi ha toccato sono state le lacrime della mamma, la sig.ra Anna Maria, che rivolgendo gli occhi al cielo mi ha mostrato una catenina con un ciondolino che racchiude le ceneri di Stefano.
Ora scrivendo su questo mio blog, mentre digito sulla tastiera queste righe, vedo il suo sorriso con la foto che ho postato che sembra quasi dirmi :" Vedi, chissà quante volte ci siamo visti, ma forse a dir tanto ci saremo scambiati si e no appena un saluto, ogni volta che facevi il tragitto Senigallia-Ancona e viceversa". Ed è il mio una specie di rimorso, perché devo (e penso di non essere il solo), che a volte si usufruisce di un servizio, si chiede informazioni, e non certo perché non si deve parlare al conducente, dimenticandosi il piacere di scambiare con una persona oltre che frasi di circostanza, quelle che ci renderebbero più umani.
Oggi poi che anche il biglietto lo si fa meccanicamente, il viso della persona a cui affidiamo la nostra sicurezza, sovente ci sfugge.
Poi avviene, magari, che leggi la notizia e vedi la foto di chi ci ha lasciato e ci resti male, pensando che avresti potuto conoscerlo meglio, allora, ed invece non lo hai fatto.
Come dicevo all'inizio, parlare di atleticità, di tattiche di gioco, del risultato che esso sia 0-0 o il classico 2-0 o da pallottoliere 7-0 poco vale, forse potrebbe portare a risultare canzonatori seppur senza malizia. Mentre invece, tutti i "ragazzi", e scusatemi ma a me piace chiamarvi affettuosamente così, perché almeno nel cuore se non anagraficamente siete giovani, dovreste essere nominati uno ad uno assegnando a ciascuno un riconoscimento, per averci messo la vostra faccia, il vostro fiato e magari anche qualche chilo di troppo che avevate in dote. Fortunatamente per voi hanno pattuito che il tempo di 45 minuti ne durasse 30. E per quanto riguarda al peso perso, sicuramente, almeno questo, lo avrete recuperato non appena fatta la doccia nel sedervi a tavola al ristorante per continuare a ricordare Stefano, con un pacchetto o anche due, di grissini da sgranocchiare in attesa dell'inizio del conviviale che ha unito le due compagini e la famiglia Bramucci tutta, ancor più.
Grazie ragazzi da parte di chi scrive, ma in primis dalla sig.ra Anna Maria Morico e dalle famiglie Bramucci.




Di seguito una galleria di foto ed il video

















di Franco Giannini

giovedì 19 maggio 2016

Pet therapy dentro la Casa dell’Ospitalità F. Marulli di O. Vetere. E anche fuori

Quattro (e più) gli incontri fino a Settembre per gli Ospiti che possono giovarsi della presenza degli animali.

Sembra quasi che con l’accostare il mondo animale a quello degli umani si sia voluto accogliere il suggerimento esternato da papa Francesco. E che c’era quindi di meglio se non fondere l’amore che queste bestiole riversano sugli umani facendone tutt’uno con quello di chi da questo sentimento e da questo caldo contatto ne riceve beneficio, non solo fisico?
Incontro di Pet Therapy nella Casa dell'Ospitalità F. Marulli di O. VetereLa Pet Therapy nasce intorno al 1960 da un’idea del dr. Boris Levinson, psichiatra infantile: ebbe la felice constatazione di notare che il prendersi cura di un animale ed in special modo di un cane, portava i bambini a calmare l’ansia, lo stress, la depressione, riversando tutto il loro calore affettivo sull’animale. 
E da questo accorgimento nei confronti dei bambini, il passo è stato breve trasferendo questa terapia anche nei confronti degli anziani ospiti delle strutture socio assistenziali (quale quella del nostro caso) sia nei soggetti psicologicamente meno reattivi e non sempre ben disposti alle cure mediche tradizionali.
La presenza dell’animale (i cani in questo caso) permette di consolidare sia un rapporto emotivo con l’ospite tramite questa empatia, stabilendo così una specie di canale comunicativo tra ospite-cane-operatore-medico, sia di stimolare la partecipazione attiva dell’ospite: il quale prova il desiderio del ritorno dell’animale vivendone un’interessata e piacevole aspettativa nell’attesa.
Uscita di Pet Therapy per gli ospiti della Casa dell'Ospitalità F. Marulli di O. Vetere al centro di addestramento di CorinaldoCi saranno, dicevo, quattro incontri tra maggio (il primo dei quali è avvenuto sabato 14 cm) e settembre, ma in verità già un primissimo incontro dei nostri ospiti con i cani “Violetta” di razza golden retriever e “Magnum” un border collie c’è stato lo scorso ottobre direttamente al centro di addestramento cinofilo di Corinaldo. Questi quattro incontri saranno rivolti ad introdurre il corretto avvicinamento con i cani e sostenere le emozioni che la presenza dell’animale suscita negli ospiti con la narrazione del loro vissuto.
Uscita di Pet Therapy per gli ospiti della Casa dell'Ospitalità F. Marulli di O. Vetere al centro di addestramento di Corinaldo
 A ciascun incontro parteciperanno anche due operatori.
Il grazie è d’obbligo a chi ha fatto sì che anche questa terapia entrasse a far parte del prontuario delle attività mediche e non, che la Casa dell’Ospitalità F. Marulli di Ostra Vetere può vantare ad oggi, nella persona del presidente della Fondazione, Sandro Sabbatini.



Franco Giannini
Pubblicato Mercoledì 18 maggio, 2016  su Senigallianotizie.it

domenica 15 maggio 2016

La Pubblicità da un servizio ad un' ossessione !!

... e dopo Carosello tutti a nanna!!

Mi chiedo quanti secoli siano passati da quei giorni in cui i genitori con quest'ordine senza diritto di replica, facevano scattare il timer del conteggio alla rovescia prima di far  proseguire a letto i sogni iniziati con i personaggi del "Carosello".  
Erano i tempi di Calimero, Caballero e Carmencita, Topo Gigio, l' Omino con i Baffi, la Mucca Carolina, solo per ricordare quelli più vicini ai piccoli. Ma poi c'erano quelli che colpivano i più "maturi", come gli uomini "che non avevano usato più la famosa brillantina, o che si curavano lo "stress della vita moderna" con il liquore al carciofo. Impossibile non ricordate Peppino De Filippo nel personaggio del cuoco sopraffino che usava per le sue ricette l'olio del momento. Erano soli dieci minuti di educato spettacolo da vedere per e con tutta la famiglia e nel finale di ogni spot ovviamente la pubblicità del prodotto.
Ma era questa, sempre una pubblicità educata, che invogliava effettivamente a chi già era cliente ad acquistare il prodotto con fiducia e chi non lo era, se non altro per simpatia, a diventarlo.
Erano i tempi di quando la Pubblicità era intesa come l'anima che muove il commercio.
La pubblicità era quella che Maurizio Costanzo dispensava come "Consigli per gli acquisti".
Ora però i tempi sono cambiati. Per quelli di una certa età, quale io sono e quindi confesso che sono di parte, ho la sensazione che essi siano mutati in peggio. Non parlo certamente a livello tecnologico, ma sicuramente sul piano della buona educazione, che tendenzialmente è scesa, dovendo preoccupare, sotto il livello di guardia.
Quella Pubblicità una volta entrava in casa in punta dei piedi (o quantomeno te lo faceva sembrare!!) e con una piacevole storia, attirava la tua attenzione, attraverso i personaggi di "Carosello". 
Oggi lo fa, ma con arroganza, con forme quasi "dittatoriali" che rasentano l'illegalità, con una eccessiva smodata volgarità e, oserei dire, quasi malata ossessione per il sesso. 
Io mi sono ripromesso, ma il mio non è assolutamente un invito, perché so che cadrebbe nel vuoto, quindi si tratta solo di una mia scelta, di provocare un piccolissimo, infinitesimale danno a tutte quelle ditte che si comportano in maniera ineducata, furbastra, per non dire criminale, persecutoria nei tempi e nei modi e sempre a danno delle classi più deboli, ovvero: Tu pubblicizzi ? Ed io, proprio perché lo fai, scassandomi i zibidei, non ti compro (anche perché, in verità, oramai molti non li uso più)!
Tutti ti regalano qualche cosa, imburrando le parole in modo che i meno preparati e i più creduloni, abbocchino all'amo, non lasciandoti più alcuna possibilità di libertà di scelta. Specializzate la quasi totalità di  produttrici delle più svariate energie, delle telefonie, delle dispensatrici di banda larga... appunto una banda che più che larga, si allarga!
Leggi un giornale ? Su quattro pagine di notizie, ce ne sono almeno altrettante di pubblicità che intasano i cassonetti della carta. Si vendono meno giornali, ma aumenta la quantità di carta da macero da smaltire. Attenzione che non cambia nulla e non ti salvi, se opti per quelli on-line. Del resto sono gratis, ti dicono loro, e mentre leggi un articolo, questo ti scompare per lasciare spazio al materializzarsi della figura del nostro Pablito "bomber" mondiale degli anni che fu, oggi con sciatica e prostatite che si ripropone, per amore del dio quattrino, anche in audio (e neppure basso!!) "minacciando" di rientrare in squadra per pubblicizzare il tal prodotto. La TV poi si è specializzata in scosciamenti femminili e conturbanti perfino per pubblicizzare gli occhiali, le dentiere o una semplice bibita con sospiri che esaltano, più che la bontà della bevanda, il piacere del godere della signora. I profumi sono reclamizzati con parole di cui non comprendi assolutamente nulla, poiché pronunciate in un inglese o francese, che più che parlati, sono sospirati e dove gli artisti tutti palestrati, unti, ricchi ed affermati (per i poveretti solo acqua e sapone!) annodano e snodano i loro corpi. Non parliamo poi della pubblicità degli assorbenti. Mandati in onda sempre nelle ore di pranzo e di cena, con la spiegazione di come si usano, di quanto assorbono. E logicamente per par condicio, come durante le elezioni si usa per i partiti, si usa anche qui, nello spazio commerciale TV, la stessa procedura pubblicitaria per fare come una specie educazione sessuale, ricordando quali caratteristiche debbano avere i profilattici, quali siano i gusti e i disegnini "capisci e non capisci" di come vadano indossati. 
Ma c'è chi potrebbe fare qualche cosa per regolare certi "abusi" e che sono le varie Authority. E ce ne sono tante, ognuna con un incarico relativamente alla materia ad esse affidata. Istituti creati affinché dovrebbero osservare, limare, regolare i vari usi, abusi, tracimazioni in pubblicità non veritiere e scorrette, ma che evidentemente, per motivi che facciamo finta di non conoscere, non vedono, non sentono preferendo non entrare nei meriti. Più che delle Authority dei Ponzi Pilati.





di Franco Giannini

mercoledì 11 maggio 2016

Alla scoperta di quell' Umanità nascosta e “dolce”, che però ancora esiste...

...dolce tanto se il caffè è in "sospeso", tanto, come da noi a Senigallia è in "attesa"
Da tempo questa iniziativa caritatevole ed altruista, è nata nei bar napoletani ed è rimasta anche ai giorni nostri, seppure circoscritta, diciamo, nell'area partenopea.
A rispolverare la cosa ed a quel che sembra ad allargarne i confini, ci ha pensato un argonauta di Facebook ( un certo Victor RS ) che non appena ha pubblicato il racconto della sua scoperta, in Belgio, di che cosa sia un “Caffè in attesa”, ha inflazionato il suo diario con condivisioni e commenti.
Credo che, professionalmente parlando, si tratti di un camionista internazionale, un conducente di quei grossi camion (TIR) abituato ai lunghi percorsi e che per esperienza sa come tutte le strade portano a Roma seppur magari con qualche Km. in più e più raramente con qualcuno in meno
Non sarà stata in questo caso, la sua, la strada più breve che per esportare da Napoli a Senigallia questa idea, abbia attraversato il Belgio. Logicamente sto scherzando, seppur c'è una certa dose di verità, perché, ed è questa la cosa più importante, qui nella “Spiaggia di Velluto” l'idea è approdata e qualcuno non si è lasciato andare al solito click buonista su “Mi piace”, ma è invece andato oltre.                                     
Ernesto Murenu
 
Non so se sia un caso, ma mi fa piacere leggerlo in questo modo : l'idea nasce a Napoli, qualche anima buona e sconosciuta la esporta in Belgio, un camionista italiano che vive in Romania la riporta in Italia ed un sardo residente a Senigallia la fa sua con la complicità di tre belle bariste senigagliesi, il che non guasta, mettendola in funzione nella nostra cittadina.
Il primo a buttare il cuore oltre l'ostacolo, diciamo così, è stato Ernesto Murenu che si è preso l'impegno facendo si che al "NEW BAR" ( vedi foto in alto), che poi non è solo un bar (071.7931222), sito a Senigallia, frazione Vallone e più esattamente in Piazza Simoncelli, 32, la cui gestione è affidata alla titolare, Sig.ra Pettinato Giuseppina, meglio conosciuta come Giusi, coadiuvata dalle due figlie Caci Daniela e Melissa , sia sempre disponibile per chi ha meno fortuna e sicuramente più bisogno, soprattutto in inverno, il cosiddetto “caffè in attesa”, pronto per essere sorbito gratuitamente. 
Giusi con le figlie
 
Questa iniziativa essendo partita già da ottobre scorso, ha nel corso di questi mesi, avuto l'adesione di altri “mecenati” aderenti all'iniziativa ed attraverso l' usufruizione del servizio se n' è appurata anche la bontà dell'idea.
Qualcuno magari solo leggendo, penserà che si tratta di poca cosa e che non c' era neppure bisogno di spenderci queste poche righe. Ma se lo dicono i politici, credo di poterlo dire anch'io: intanto qualcuno ci ha messo la faccia e si è partiti. Poi era necessario rendere pubblica la cosa in modo che chi ne vuol usufruire conosca l'ubicazione del locale.
Ma poi si sa che da cosa nasce cosa e tutto si può allargare e migliorare.
A tal proposito aggiungo, che a Bologna, due fratelli, guarda caso, anch'essi napoletani e proprietari della pizzeria Masaniello (nome prettamente bolognese!!), hanno avuto l'idea di ampliare questo tipo di aiuto rivolto anch'esso ai meno bisognosi, facendo nascere la “Pizza in sospeso” o... “in attesa”, chiamatela come volete, fatto sta che è ugualmente buona, gradita e … saziante, cosa importantissima per coloro che, sempre che ne posseggano una, la cinghia dei pantaloni è sempre larga !! 

 



di Franco Giannini

lunedì 9 maggio 2016

Allora, finalmente, per la “Chiesa delle Grazie” la ristrutturazione è cosa fatta...

...perchè si sa che se Matteo promette...

Ieri sera (8 maggio c.a.) su Rai3, da Fazio, nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” l'intervistato di lusso è stato lui : Matteo Renzi.
Non essendo un individuo al quale va le mie simpatie, non starò a valutare tutti i 9 punti di quanto trattato dal Presidente del Consiglio, sarebbe di certo un giudizio prevenuto, il mio. Allora mi limiterò a prendere in esame e seguirò con attenzione il suo perfezionarsi nel tempo, solamente del nono argomento trattato : I piccoli interventi culturali, come lui li ha chiamati.
Ha promesso, sono sue parole, 150 milioni da spendere per ristrutturazioni culturali :”da qui al 31 maggio tutti i cittadini di qualsiasi colore politico potranno individuare la chiesetta sconsacrata che sta cascando a pezzi .... e noi daremo con una commissione ad hoc, non li scelgo io, e daremo i soldi dopo le elezioni, perché se li diamo per il ballottaggio siamo finiti... quindi li diamo nel mese di luglio...”                                                                                 
Ecco che allora io da subito invierò la mail da semplice cittadino e come suggerito, indicando la Chiesa delle Grazie quale uno degli interventi culturali da salvaguardare, almeno per noi di Senigallia.
Era l'8 Aprile del 2011 quando pubblicai questo mio articolodenunciando le condizioni non certo ottimali in cui questa chiesa era stata abbandonata. Ma si sa che la voce del cittadino è molto flebile e se a volte arriva alle orecchie di chi sente, ma non ascolta, viene percepita come mera polemica populista o quando va bene, come quella di chi da fiato alla bocca, perché “non sa”. Fatto è che da quella volta, nulla si è fatto. Neppure chiederlo, perché intanto la risposta sarebbe stata sempre quella oramai inflazionata :” i soldi non ci sono” o aggiungo io forse non si trovano o può darsi che la cosa non interessi a nessuno.
Ora invece ci sono 150 milioni (in totale, vale a dire una goccia in un oceano se si pensa che i comuni in Italia sono appena 8.092, ovvero appena 18 mila € a testa) e quindi bisogna tirar via prima che la risposta non sia quella di “bambole non c'è più una lira”. Già ad occuparsene sarà una “commissione” al che in Italia potrebbe suonare come una minaccia che alla fine dovrà intervenire il buon, bravo ed “ubique” Cantone. Sarà come il distribuire una bottiglia di acqua su di un barcone alla deriva, con mare forza sei, sotto il sole estivo di mezzogiorno, a 800 immigrati in balia delle onde da tre giorni.
Comunque se non lo si fa, poi non si ha l'alibi per potersi lamentare ed ecco allora la mia decisione, in qualità di semplice cittadino, di mandare una richiesta all'indirizzo indicato dal Presidente : bellezza@governo.it
Gettata la lenza, non ci resta che attendere che si sia fortunati che all'amo abbocchi una spigola, piuttosto che la solita vecchia scarpa, sempre sintomo di mare inquinato.
Ora se son fiori fioriranno !! Alle Istituzioni locali, invece, volendo e piacendo, potrà andare l'onere del taglio del nastro.
PS: Questa la mail inviata con OGGETTO :

piccoli interventi culturali

FRANCO GIANNINI
Faccio seguito a quanto ascoltato nella trasmissione dell' 8 Maggio 2016, "Che tempo che fà" condotta da Fazio e con la presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, onde segnalare questo articolo, da me redatto ed a cui non c'è stata alcuna risposta.
Non che con la promessa di Matteo Renzi sono certo che avrò una risposta concreta, ma non provarci sarebbe da perdente già in partenza.
Grazie se potrete fare qualche cosa. Sempre a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Franco Giannini
brontolone42@yahoo.it
tel. 3473572600



di Franco Giannini


Quanto meno mi hanno risposto... per ringraziare... vedremo gli sviluppi!!

Segreteria Presidente Renzi
Grazie per aver scritto a bellezza@governo.it!
Info e aggiornamenti: http://www.governo.it/approfondimento/bellezzagovernoit/4793

Saluti sinceri,

La Segreteria del Presidente del Consiglio dei Ministri

Per ulteriori comunicazioni con il Presidente del Consiglio si prega di scrivere all'indirizzo matteo@governo.it
http://www.governo.it | https://twitter.com/Palazzo_Chigi | https://www.facebook.com/palazzochigi.it/  

giovedì 5 maggio 2016

Quale meglio ? La Politica estera da duri o quella da Boy Scout...

... ma forse questa era quella giusta. Buoni si, ma senza ricorrere alla vaselina...

Chi muore (non tutti!) giace e chi vi vive si da pace... Se dico Fausto Piano qualcuno saprebbe suggerirmi (senza ricercare su internet!!) a quale fatto vada collegato ? No, lo immaginavo, non che sia normale, però non parlo dei tempi delle Guerre Puniche ... Allora ne faccio un altro di nome : Salvatore Failla ... neppure questo dice nulla? Erano i due  operai italiani rapiti in Libia e di cui per un determinato lasso di tempo non si seppe più nulla...(seppur i nostri servizi segreti, rinomati in tutto il mondo per la loro eccellenza, li avessero cercato instancabilmente di riportarli a casa - almeno dicono-) poi la loro morte. La Farnesina che si adoperò per far rientrare i corpi in Italia (ma con calma... era, guarda caso, il periodo in cui l' Italia si accorse tutto ad un tratto, di essere "amico" della Libia!). Poi una delle due famiglie "sparò" contro il nostro Governo per il trattamento ricevuto e ritenuto modesto e scadente (l'altra invece fu più "comprensiva") e così come il caso immediatamente creò clamore, altrettanto velocemente non se ne seppe più nulla. Amen !
Poi ci siamo scoperti "amici" dell'Egitto, quando per tenerceli buoni alfine che cooperassero sul caso (non un caso!) della morte di Regeni. Dunque degli altri amici intimi (quasi una concorrenza sleale, la nostra, nei confronti di Maria De Filippi), ancor più di quella di due cu@@ in un paio di braghe. Ed anche questo un caso che si sta concludendo con un Amen !
Non vorremo dimenticarci degli "amici" indiani ? Si, va bene c'è quel Caso a cui non ci si fa più caso. Anzi, sembra che a parlarne dia fastidio a molti, anche perché si sta risolvendo, se già non è risolto. Il Tribunale Internazionale dell'Aia ha emesso il suo verdetto che deve essere rispettato e che loro gli Indiani rispetteranno - ne sono convinto - seppur facendo gli indiani già ci abbiano risposto (amichevolmente, s'intende!) che il marò ce lo manderanno a casa, ma lo rivorranno indietro, alla scadenza, perfettamente integro e funzionante, quando, come e nei modi e con le garanzie che a loro piacerà.Ma si mettiamoci su un altro Amen !
Vogliamo fare un passo indietro? Avevamo chiesto un'estradizione al Brasile (altro paese "amico", vista l'amicizia che legava Lula al nostro "Baffetto"!) di un certo Cesare Battisti ed anche allora ci fu  risposto che la loro Corte Suprema, aveva decretato un sempre amichevole, ma autorevole "nun se pò!". Amen !
Vogliamo ricordare la tragedia del Cermis, in cui un altro paese "Amico" (del resto in quale altro modo si dovrebbero chiamare gli USA?). Un loro aereo militare volando più basso di quanto consentito (ma loro appartenevano al corpo dei Marines e quindi Rambo può fare ciò che vuole!) urto un cavo della funivia provocando la morte di 20 persone. Ci chiesero subito scusa, ma gli "amici" statunitensi fecero rientrare immediatamente i suoi militari per processarli in casa.  E' da qui che  poi noi abbiamo imparato la lezione rendendoci conto che così non si fa, perché è una scorrettezza e fortunatamente ci si è presentato il caso Marò per dare dimostrazione di come invece ci si comporti. Amen!
A questo punto, la memoria mi abbandona, ma a naso sento di aver tralasciato altri "casi" verificatisi nei tempi trascorsi, ma per proseguire con gli Amen e con l'elenco degli "amici", sarebbe sufficiente avventurarsi su Internet.
Sono certo che dalla ricerca emergerebbero altri paesi "Amici" dell'Italia che ci farebbero sentire forse più amati all'estero, di quello che non lo siamo nel nostro Paese.
Per una volta però mi sento di spogliarmi dei panni di "gufo" e poter dire che non dipende solo dalla Politica governativa attuale. Infatti nel corso dei tempi, battendo il passo, più che marciare, la Politica si è passata il "testimone", ma gli italiani (brava gente) nel loro DNA hanno mantenuto il loro proverbiale permissivismo buonista e clericalista con la disponibilità a porgere sempre l'altra guancia e... non solo, che ad onor del vero, almeno per me, non è cosa di cui andare, sempre, troppo orgogliosi.
E se a qualcuno venisse in mente di chiedermi che cosa farei io, la risposta sarebbe quella di limitare la mia vigliaccheria almeno non definendo "Amico" a chi mi ha causato danni e lutti e senza proclami "pubblicitari" autoincensanti quali quelli di essere una Nazione che "non deve chiedere mai". Quando poi, invece, così non è ! 





di Franco Giannini

martedì 3 maggio 2016

GAIA ... non mi sembra, ma sono già 3

Cari nonni,
da questa foto a sinistra, che m' immortala immediatamente dopo il periodo di "Incubazione", e questa a destra, seppur non sembra 
ci passano TRE ANNI...  o meglio ancora per dovere di precisione :
36 mesi, 1095 giorni, 26280 ore, 1576800 minuti, 94608000 secondi... Sapete che vi dico? Non è che mi pesano i 3 anni, ma principalmente sono quegli oltre 94 milioni di secondi che se mi pesano, però mi fanno sentire una personcina (che) matura. Vero nonni??? F.to Gaia Xenia


Cara Gaia.
ed i nonni Giuliana e Franco che vuoi che ti dicano? Se non che per loro anche quando "sarai maggiorenne" sarai e resterai per sempre la loro "principessina" dagli occhi azzurri. AUGURI Tesoro !! F.to I Nonni

A  U  G  U  R  I
Il Video della festa:
 


di Franco Giannini

domenica 1 maggio 2016

1° MAGGIO 2016 : Nulla di nuovo all'orizzonte

1° Maggio 2016

Ancora una commemorazione per chi il lavoro continua ad essere solo un miraggio, neppure più una speranza. 

Chi ha la fortuna di averlo, invece, non festeggierà per puro rispetto nei confronti di chi invece è alla sua vana ricerca. 

A festeggiare, perchè c'è anche questa tipologia di umanità prettamente egoista, - ed a costoro vanno i miei più bugiardi auguri -, restano solo gli incoscienti, gli ingenui, i creduloni e gli ottimisti per "appartenenza" politica o perchè debitori di remoti favori ricevuti.

 

 

 di Franco Giannini