mercoledì 31 dicembre 2014

A U G U R I


di lavoro, pace, serenità, felicità e ricchezza per tutti gli esseri normali viventi su questa terra

ed invece a questo isolato
 40,8% di quel 58,69% 
di italiani votanti il 25 maggio del 2014
l'augurio che possiate ritrovare 
immediatamente 
già fin dal 1° di Gennaio del 2015, 
quella postura giusta e naturale che compete a tutti quelli che ancora possegono  
un briciolo di dignità, 
nel bene vostro, e del restante Paese.

martedì 30 dicembre 2014

Il Consiglio Comunale del 29 Dicembre Anno Domini 2014...

...che forse in un non proprio recente passato e magari con un altro Presidente del Consiglio, avrebbe aperto la seduta più poeticamente con:

Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare......
E onde evitare di cadere in certe tentazioni oggi di moda, faccio immediatamente presente (del resto è lapalissiano) che la poesia è di Giacomo Leopardi, non certo mia.
Però ci sta a fagiolo! Insomma dopo tanto casino, si ritorna al solito tran-tran.

I soliti giovani cortigiani genuflessi nel solito lavoro di incensamento per recuperare quel terreno perduto con il proprio monarca, dopo l'aver proferito verità scomode e mai richieste. Un terreno che, purtroppo per loro, poveri illusi, non recupereranno più, ahimè! 
Il ritorno in Consiglio di qualche figlia prodiga per non perdere visibilità, anche se in tanti già non ricordano più neppure il cognome, seppur questo assai impegnativo.
La solita educata precisazione, di chi non si atteggia da persona educata, perché educato e signore in animo lo è veramente e nel suo DNA. Solo che io me la sarei evitata! Ma io sono io e, contrariamente all'affermazione dell'Albertone nazionale, io non sono ... nessuno! Ma dicevo me la sarei evitata, perché come ricorda il proverbio " Chi si si scusa, si accusa". E questo "vero signore", proprio per queste sue qualità, era forse tra le eccezioni, uno di quei pochi credibili che non si sarebbe dovuto scusare per l'assenza del tutto casuale. Anche, perché visto l'interesse dell' interrogazione le cui risposte erano intuibili ed immaginabili perché quasi di dominio pubblico, stavano ad indicare che il motivo principale per cui era stata fatta: quello di poter mettere in primo piano, in risalto, le proprie scusanti iniziali.
Strano infatti, ma strano non lo era, come in questo Consiglio si sia data una rilevanza alle assenze dei partecipanti all'Assise, specificandone ogni volta la relativa giustificazione.
Infine a dar rilievo alla prima ora di discussione, l'unica che seguo con passione, gli oramai unici due esponenti della vera Opposizione : Paradisi e Rebecchini.
Gli altri, oramai, quasi tutti, in altre faccende affaccendati.
Oramai divenuti quasi degli "scontri" abitudinari quelli di Paradisi V/S il Sindaco o di Rebecchini V/S Ceresoni.
Per sapere dell'argomento trattato da Paradisi, come del resto per tutti gli altri della serata, sarà sufficiente andare su OpenMunicipio o non soddisfatti anche su FB, oramai il "giornale" più aggiornato che spazia dalla notizia in se stessa, al gossip sui personaggi che lo commentano e magari anche alle eventuali querele, contro querele, pacificazioni, richiesta di amicizia e relativa democratica anche cancellazione della stessa se non mi sei simpatico.
Rebecchini, invece, assente Ceresoni, sentendosi quasi orfano, si è dovuto accontentare, si guardi bene è solo un semplice modo di dire, del Sindaco. Sindaco che colgo l'occasione per ringraziare veramente e pubblicamente di cuore, perché si è assunto in prima persona, l'impegno a non togliere lo Streaming audio-video dei Consigli Comunali.
E qui siamo al mio dunque! Permettetemelo, e se non me lo permettete, alla Renzi, democraticamente me lo prendo e lo faccio ugualmente. Rebecchini nella sua interpellanza relativa a chiarimenti circa una richiesta di soppressione dello Streaming audio-video delle sedute, ventilata da parte di una Consigliera, nel corso di un precedente Consiglio Comunale, ha fatto pubblicamente il mio nome e cognome, in quanto il sottoscritto in più di una occasione si è lamentato del Servizio dello Streaming comunale nel corso dei Consigli. Questo in quanto o perchè non funzionava o era entrato in funzione in ritardo o si era interrotto. Diciamo allora che seppur "velatamente" (??), alla fine della risposta del Sindaco e qui per bocca del Presidente del Consiglio, sono stato tacciato di "bugiardo", se non direttamente con questa parola bensì con una precisazione: sostenendo che è il Servizio è stato controllato, come avviene solitamente ed ogni volta prima dell'inizio delle Sedute ed ogni volta è risultato in perfetto stato e completamente funzionante. Quindi, avranno pensato gli ascoltatori, Giannini è un visionario!!
Le persone dotate di una "divisa" seppure Istituzionale, è scontato che abbiano sempre ragione e anche quando non l'hanno, solitamente riescono a prendersela, facendosi scudo della loro visibilità.
Io, invece, da persona civile, forse anche irriverente cosa di cui mi posso anche scusare, non sono solito scendere a compromessi servili e ritengo che la mia parola valga in eguale misura come quella di qualsiasi altra persona meno o più altolocata o che quanto meno ritiene di esserlo. 
Cari signori, ho quasi 73 anni, per cui, non ho più l'età e qualora l'avessi mai avuto, il "vizio", di dire bugie. Ogni qualvolta ho riscontrato il disservizio di cui si è lì parlato, non essendo proprio totalmente digiuno di tecnica di Rete e ancora non completamente in balìa dell'arteriosclerosi (magari con altri acciacchi si, ma non con questo!), prima di dichiararlo sia verbalmente, che su FB o in queste pagine l'indomani per iscritto, mi sono sempre documentato con la Redazione che qui mi ospita, e con altri utenti per sapere se anche a loro si stavano presentando gli stessi problemi. Solo dopo le loro risposte positive circa la negatività del servizio, mi sono permesso di farlo presente. E non pretendo che di questo mi si debba ringraziare, perché quello che offro è solo una mia doverosa, piccola, partecipazione civica. Come pure comprendo, che vi possa essere risultato tutto ciò anche fastidioso. Ma gentili signori, fa parte del gioco. Ma vista l' attenzione che codesta Amministrazione dice di rivolgere, in ogni momento propizio, alla trasparenza di quanto avviene nell'Aula di quella che dovrebbe essere considerata la  "Casa di Tutti i Cittadini", non credo di meritare neppure il dubbio che quanto da me affermato risponda a delle affermazioni degne di sospetta menzogna.
Forse, sarebbe stato sufficiente un briciolo in più di modestia e magari gettando la colpa su i soliti "motivi tecnici" che si stanno cercando di ovviare. Forse questa, si, una bugia, ma detta a fin di bene per salvare "Capra e cavoli" e la solita mancanza di quattrini nelle casse comunali. Ma è comprensibile che chi opera su terreni sdrucciolevoli a volte possa scivolare come avvenuto, io metto sempre un forse, anche in questa occasione.
Per cui la mia è solo una dovuta precisazione, ma posta senza alcun rancore. Quindi, un Buon Anno a tutti. E da quanto si ascolta e si vede, purtroppo sia a livello del tutto, che di tutti quelli che ci circondano e che continueranno a guidarci anche nel 2015 (parlo a livello nazionale, perchè quello nostro locale è solo e semplicemente una cellula - non certo intesa come quella di una volta- che vive di sola luce riflessa) devo affermare che di auguri, seppur insufficienti, (solo un miracolo ci potrebbe forse salvare) ne abbiamo infinitamente bisogno!! In bocca al lupo, con la sola ed unica speranza, al momento, di non essere ulteriormente sbranati.

mercoledì 24 dicembre 2014

A U G U R I

Ai pochi ma affezionati, simpatici lettori di questo blog, va il mio più sincero e semplice augurio di un felice






Franco Giannini

martedì 23 dicembre 2014

Buon Natale,... comunque esso sia !

... religioso, laico, ricco, povero, solitario o in compagnia,... Buon Natale a chicchessia !

Purché esso sia, almeno per la maggioranza degli italiani, l'ultimo con le pezze al culo.
E che anche i Babbi Natale Precari, possano ritornare a guidare le slitte di un tempo, con qualche modesto dono, senza il timore di pigliarsi una multa per divieto di sosta, fintanto che frugano tra i cassonetti della spazzatura con la speranza di rimediare qualche giocattolo per i propri figli, meno fortunati ( oggi, la maggioranza!!)
Mi ero ripromesso che come data d' armistizio, l'ultimo e penoso Consiglio Comunale, (da prima sospeso e poi con la seduta sciolta definitivamente per mancanza del numero legale di Consiglieri) che mi sarei astenuto da qualsiasi commento di carattere politico, semipolitico e populista. Non per nulla se non per rispettare quella finta bontà, con una scadenza controllata da uno stillicida conteggio alla rovescia, che però il Natale sempre esige. Buoni fino al 6 di Gennaio e poi l'Epifania con un colpo si scopa spazzera le Feste e  si ritornerà ad essere quelli di sempre.Sicuramente più veri malgrado la "cattiveria"!

Ma c'è sempre chi soffia sul fuoco ed infatti ho ricevuto qualche telefonata da parte delle "anime maligne" che mi sollecitavavano (malgrado il periodo del "volemose bene") a "digliene due a sta gente...". Insomma il solito italiota del "va avanti te che a me, me viè da ride". Per essere buono ed in linea con il periodo di false promesse e non deludere il sobillatore ho ceduto alle sue lusinghe.

Ecco che allora mi sono ripromesso di essere "acido" al minimo sindacale, ma non con gli assenti del Consiglio. Perché per questo c'è OpenMunicipio che li "sputtana" tutti con l'elenco dei presenti ed assenti. Anche se poi ci sono sempre le solite benigne giustificazioni, alcune vere, altre para-politiche o a volte solo "para". E poi diciamolo, costoro bene o male che se ne parli, a loro fa sempre piacere, perché alla fine ci guadagnano quella vivibilità pre-elettorale disposti come sono a tutto pur di essere ricordati nel fatidico election day. Figuriamoci che  alcuni dei presenti, nella speranza di avere nella prossima legislatura uno "zuccherino", gratuitamente si sono prestati a piccoli lavori di "cortigianeria", pur di restare fino all'ultimo vicino al proprio "sire". Ed ad uscirne umiliato da simili atteggiamenti pecoroneschi, credo di essere stato più io di loro. Ma si sa, loro so ragazzi!!

Ma almeno, se non in quelle locali, un po' di sale sulle ferite dell' Italia anonima dei mille comuni, mi sia concesso metterlo. Che poi c'èst la meme chose, l'identica cosa, perché si sa che i "piccoli" sono soliti scimmiottare i "grandi" ( con la g minuscola proporzionata al loro valore!). Quindi Stato Assente e Comuni anonimi, come anonimi sono le loro Amministrazioni e i personaggi che vi pullulano all'interno e che sono stati posti a capo di quella Greppia rappresentante il Presepe di un paesello qualunque che preso ad esempio potrebbe rispondere al nome di Ponziopilonia. Paese dove le mani sono pulite(?) ma le coscienze un po' meno!
Solitamente, in ogni Presepe Politico, l'unico personaggio riconoscibile dietro il Bambinello è sempre e solo il somaro. Una figura che nessuno vuol rappresentare apertamente, ma che in cuor loro sanno di impersonare tacitamente. Tutte le altre statuine, invece, sono sempre, volutamente, molto irriconoscibili. Ed il bello consiste che più si va avanti nel tempo e più queste cercano di camuffarsi. E più esse gridano ai quattro venti che politicamente il tutto deve essere fatto, scritto, discusso, promulgato, legiferato ecc, ecc, sempre alla luce del sole, più tendono a defilarsi con mille artifizi, nascondendo, camuffando, infrattando, miscelando lecito ed illecito sul precario crinale periglioso della legalità. E le vedi che cercando rocambolescamente di restare a galla sui laghetti fatti con spezzoni di specchio, o magari rubandosi a spintoni e colpi bassi, il posto in prima fila di qualche collega pastore, che piegato in due è intento a radunare le pecorelle smarrite. Innumerevoli le pecorelle, tutte uguali, tutte pazienti, tutte belanti. La rappresentazione del popolo.
Potrebbe essere il quadretto di una allegoria di un qualche partito politico nostrano, che visto che siamo in clima natalizio e quindi di falsi buonismi, evitiamo di farne il nome.
E tutte le figurine che girano attorno ad esso dovrebbero avere una identificazione politica, che invece non hanno, perché seguendo gli insegnamenti del loro Pinocchietto hanno imparato che in politica, la priorità principale è quella di tirare il sasso nascondendo il più velocemente possibile la mano colpevole. Ed allora per non saper né leggere e né scrivere, molti indossano, in previsione dell'imminente campagna elettorale di maggio, magliette anonime di liste non definite o meglio definite "civiche", qualcuna delle quali anche "de-vota" per "Lui". Sono tutti dei Nessuno, come il mitico Ulisse, che non possedendo una tessera di partito, si definiscono non politici. Tessera, quindi, che sembra solo l'unica ad identificare una persona immersa in un ruolo "Politico" o con un certo ideale.
Un po' come vergognarsi delle proprie idee e quindi identificarsi con un apoliticismo ridicolo ed un po' vigliacco. Un atteggiamento che funziona come quella risposta che danno i "timidi" a chi  chiede loro "per chi hai votato?" e la risposta sorridente, rispettabile quanto altrettanto pusillanime del "Il voto è segreto!". Ma visto che è Natale e siamo tutti quasi buoni, un alibi a questi signori glielo vogliamo dare? Si, fortunatamente non sono tutti uguali! Alcuni sono peggio di quanto e come li ho qui descritti.
Mi sento a questo punto come se Eduardo De Filippo la rivolgesse a me quella sua battuta inserita nella commedia "Natale a Casa Cupiello" con il suo :"Te piace 'o Presepe?". La mia risposta in questo caso sarebbe identica alla battuta del copione :"A me non mi piace..." anzi, aggiungerei "neppure un po' ".
Auguri, comunque a tutti. Quanto meno a chi al taglio del Panettone, c'è arrivato !





di Franco Giannini

mercoledì 10 dicembre 2014

Alberto Sordi ai raggi X d’un acuto quanto “impietoso” Maurizio Liverani

come che del resto lo è sempre stato, figuriamo oggi al traguardo delle sue prime 86 primavere - FOTO

Un prestigioso traguardo che ha voluto casualmente festeggiare giovedì 27 novembre alla Biblioteca Antonelliana con la presentazione del suo nuovo libro "Sordi racconta Alberto", ad un numeroso pubblico intervenuto per ascoltare la sua oramai risaputa oratoria sempre farcita di aneddoti e personaggi che inaspettatamente escono fuori come da un cappello a cilindro di un valente prestidigitatore.
Immancabile al suo fianco Barbara Soffici, che seppur con un pizzico di emozione, ha svolto il lavoro più difficile : quello di ricordarci quanto Maurizio Liverani, nel corso di questa lunga carriera ci ha insegnato, scritto e deliziosamente portato sulle scene. Elencando gli innumerevoli personaggi che il Maestro ha conosciuto e di cui puntualmente ci narra con dovizia di particolari e senza peli sulla lingua, sia i pregi che difetti. E Barbara, questa la sua grande dote, lo ha fatto in punta dei piedi, dettagliatamente, ma, nel timore di rubargli spazio e visibilità, rapidamente e con estrema modestia.
Altrettanto ben congeniata e studiata la presentazione del volume  da parte dell'esperto cinematografico Federico Pergolesi, che in chiave di intervistatore di Liverani, ha saputo mettere in rilievo, acuendo l'interesse per i tre personaggi: Maurizio, Sordi ed Alberto, non dimenticando il periodo in cui l'intervista fu fatta.      

Ho lasciato passare qualche giorno prima di scrivere su queste mie quattro righe, che non hanno di certo la pretesa di essere una critica sul contenuto del libro, non potrei permettermelo né come capacità né quantomeno per timore di varcare indegnamente quella soglia di rispetto nei confronti di Maurizio. Quindi se ci scrivo su queste modeste parole è anche per confermare quanto sottolineato dal nostro Assessore alla Cultura Stefano Schiavoni, che in fase di presentazione del volume, sottolineava giustamente come i libri di Maurizio Liverani ti prendano e li si leggano tutti di un fiato nell'arco di poche ore. Indubbiamente apprezzo tutte le doti del Maurizio Liverani Scrittore-Giornalista, ma principalmente quella che ritengo la sua principale : Una sintesi, ma dettagliata.
Potrebbe sembrare un'affermazione contradditoria la mia, ma credo che così non sia. Nell'ultima di copertina di "Sordi racconta Alberto" in nove sole righe ci propone la foto del vero Albertone come non lo abbiamo mai pensato fosse. E la frase che estrapolo :"... Sordi non è il solito attore che fa ridere; egli ha la nozione e il sentimento delle cose della vita..." ti invita ed invoglia, oltre a che pensare, a partire con la lettura che per qualche ora ti terrà impegnato. Avverto che si avrà bisogno ogni tanto, di porre l'indice della mano a mo' di segnalibro, riflettendo su questo personaggio che si racconta quando aveva soli quarantasei anni, ma che è attuale anche al giorno d'oggi.
Ma chi da freschezza ed attualità a questa intervista, è , non dimentichiamolo, alla penna rimasta, del resto, immutatamente sempre giovane del nostro Maurizio Liverani.

Quello che mi è balenato dopo il post lettura di questo libro, è stata la impossibilità di poter fare quella necessità di soddisfare tante curiosità che ti vengono a mente e che ti restano così in sospeso. Necessiterebbe prima di leggere il libro e poi partecipare all'incontro. Cosa che mi sono preposto per la prossima volta, dal momento che in cantiere, come sia Maurizio che Barbara ci hanno rivelato, sono in fase avanzata altri due libri. Uno di questi dovrebbe avere per oggetto la "rottamazione" del lavoro del "Regista" visto in chiave politica ed immagino non certo velatamente polemica. Però questa volta cercherò di organizzarmi meglio nell'interesse del mio egoismo di soddisfazione personale, onde avere la possibilità che l'autore possa soddisfare tutti i dubbi che gentilmente con l'occasione andrò a sottoporgli.
Franco Giannini
Già pubblicato Lunedì 8 dicembre, 2014 su SenigalliaNotizie.it

sabato 6 dicembre 2014

Roma magna, intesa non certo come grande...

... anzi, tutt'altro!!!

Chissà che Ludovico Ariosto non abbia previsto tutto e  dedicato il suo verso : " Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese io canto,..." a questa penosa, vergognosa (solo per gli onesti!) attuale storia della nostra Capitale . Oggi anche in questo malfamato intreccio di delinquenza (dicono mafiosa... ma non ci credo!) e politica infatti abbiamo una donna segretaria e cassiera. E si sa che dietro ad un grande omino c'è sempre una grande donna, cosa del resto suffragata  anche qui, dal fatto che se ci sono queste non possono neppur mancare i cavalier. Neppure l'arme avrebbero potuto mancare perché servono per gestire almeno una parvenza d'ordine. Le "cortesie" poi, tra figli di Casta generati da buone donne non possono mancare, seppur la parola deve essere scritta tra le virgolette, ed è per proprio perché sono scambiate tra figli di... per questo non possono essere che audaci.
Ma ritornando alla novella storia della recente cronaca nera economica politica che ha colpito la Roma Capitale, troviamo coinvolti non solo personaggi della malavita, ma anche quelli dell'Amministrazione politica capitolina che così uniti in matrimonio con la prima, ne hanno assunto a tutto diritto la stessa nomea: MALAVITA.
Oggi ne sono indagati solo 100 (logicamente fino al terzo grado di giudizio tutti "Innocenti"), ma di certo c'è solo una cosa. Costoro sono tutti rispettabili facenti parte di una sospetta vita malavitosa. Ma si parla anche di legami di gente che si credeva al di sopra di ogni sospetto, che brevemente senza andare sullo specifico denomino come semplicemente degli artisti e degli sportivi in necessità di aiutini.
Tutta quella "povera gente" che non riesce a soddisfare le loro ESIGENZE (lecite ed illecite) nel corso della loro carriera, visti i loro "miseri cachè" a tanti zeri e che magari bisogna pure compassionevolmente comprenderli. Ed infatti ecco che lo Stato compassionevole con le Cicale, i Vip, le Caste non caste, si è inventata una legge per questi poverelli : la legge Bacchelli che alla fine dei loro giorni sarà sempre poi pronta a sostenerli con un vitalizio che noi Formiche paghiamo e continueremo a pagare. Ed a costoro, si guardi bene, non va di certo la pensione minima sociale, loro, seppur con pezze al culo virtuali, hanno del resto insaziabili esigenze e le stesse mani bucate con cui hanno gestito le immense fortune che le sono passate tra le dita e che purtroppo continueranno a gestire. Ma non solo, magari con grande falsità attingendo alle loro capacità artistiche cercheranno di impietosirci con le loro lacrime per malattie immaginarie. Le solite malattie fittizie in cui solitamente cadono i VIP delle varie CASTE quando colti con il topo in bocca dovrebbero andare ospiti delle patrie galere ed invece vengono locati da magistrati allo sbaraglio, ai domiciliari nelle loro magioni dorate. Si lo so, mi si dirà che non è facile ottenere il vitalizio. Ma non dovrebbe essere facile, dovrebbe essere impossibile. Perché? Semplicemente perché allora che cosa si dovrebbero attendere dallo Stato gli oltre 7 milioni di italiani attualmente disoccupati, cassa integrati, precari, ecc... ecc... che non certo per loro colpa o delle loro esigenze, ma al più, delle loro assolute irrinunciabili NECESSITA' vitali, che malgrado abbiano stretto la cinghia dei pantaloni oltre l'impossibile con impensabili rinunce con tutta probabilità non vedono nel loro futuro una pensione e quanto meno una legge fatta ad hoc per loro ?
  



di Franco Giannini

mercoledì 3 dicembre 2014

Votazioni comunali: altro incontro con Nuova Senigallia su programma elettorale


Marcello Liverani e la sua squadra tornano al San Rocco: oltre due ore di dibattito col pubblico

Non si può certamente dire e scrivere che l’auditorium di San Rocco venerdì 28 novembre non riuscisse a contenere la massiccia affluenza di pubblico. Ma il Marcello Liverani che aveva promesso che avrebbe letto e commentato tutti i passi del suo programma elettorale uno ad uno, c’è da dire che non si è perduto assolutamente d’animo.
Marcello Liverani e La squadra di Nuova SenigalliaIl primo incontro l’aveva tenuto ugualmente in questa location, ma con un orario anticipato (nel tardo pomeriggio), incolpando a questo anche la scarsa affluenza di pubblico, adducendo che forse questo non era intervenuto, perchè ancora impegnato nel lavoro quotidiano. Questa volta, visto che l’orario scelto era le 21, possiamo archiviare la cosa con l’alibi del fatto che era di venerdì e che la gente preferisce dedicarlo a cose più leggere confidando l’indomani nel riposo del sabato del villaggio.
Oppure, e credo che sia questa la ragione principale almeno a mio modesto avviso, che anche in questa nostra locale campagna elettorale stia affiorando quella scarsa percentuale di interesse dei cittadini verso la politica. Seppur ci vogliono far credere che le percentuali di partecipazione alle elezioni e quindi a quanto avviene prima come contorno, hanno una secondaria importanza. Se così fosse e se ciò dovesse rispondere alla realtà, cosa a cui non credo, allora sarebbe da non preoccuparsi. Ed è così che deve aver ragionato anche Liverani. Perché erano le 21 ed in sala erano più i suoi collaboratori che coloro che erano venuti per ascoltare. Poi nel quarto d’ora successivo qualcuno è arrivato e Liverani con un viso sorridente che non lo abbandona mai, ha quindi preso la parola, stravolgendo però quella che era la scaletta annunciata.
Dopo il saluto e le solite frasi di circostanza ha presentato alcuni componenti la squadra al suo fianco, non ancora completa, con gli incarichi assegnati ad ognuno di costoro e che occuperanno nella sua eventuale Giunta, qualora i senigalliesi gli dessero la loro preferenza.
                                                                                                            Questi i nomi:Enrico Formica, suo braccio destro, che ricoprirà la carica di vicesindaco; Viviana Brunetti eventuale assessore allo sport; Barbara Bolletta dovrebbe occupare la carica di assessore al commercio; Silvia Tomassoni quello di assessore al turismo ed inoltre Catia Papa, viso già conosciuto come Consigliere Comunale in surroga alla Monica Antonacci (anche lei passata nelle file di “Nuova Senigallia”) in lista eventualmente e per il momento quale consigliere e Roberto Di Pancrazio, con lo stesso eventuale incarico.
Liverani, da come ha fatto capire, si auspica che anche gli assessorati alla cultura e all’urbanistica possano essere affidati nelle gentili mani di altre due signore, dalle quali sta solo attendendo una conferma. Resta invece da trovare un assessore alla Sanità che sia molto “ferrato in materia”, un addetto ai lavori, ma con le mani slegate da rapporti personali o lavorativi sia con la sanità che con l’azienda ospedaliera. Una persona che dovrebbe essere libera, cioè, di agire come riterrà più opportuno, senza vincoli di lacci e lacciuoli.
                                             
Silvia TomassoniFatte le presentazioni, Liverani è sceso dal palco e si è seduto ai bordi più vicino al pubblico, chiedendo a questo che cose ne pensasse dei vari passaggi del programma (fotocopiato e disponibile all’ingresso ma scaricabile QUI) e lasciando ai suoi collaboratori il compito delle risposte e l’ampliamento della discussione.
Solitamente a questo punto il pubblico si defila e timidamente si chiude in un riservato silenzio. Cosa che in questa occasione non è assolutamente avvenuta. Le persone, come già sopra riferito, erano poche, ma era tutte super imbufalite e si contendevano il microfono per esprimere il loro dissenso sulla politica attuale. I repubblicani di una volta avrebbero detto sicuramente “Pochi, ma buoni!”.
Sintetizzati, questi gli argomenti che il pubblico ha toccato principalmente, ad alta voce e con rabbia: la riduzione dei dirigenti nell’ambito della sanità e non solo; una rotonda bella, ma come utilizzata ora, inutile; il nostro turismo asmatico e zoppo e le condizioni fatiscenti di molti nostri alberghi; un fiume Misa che era e continua a rimanere una minaccia costante; un patto di stabilità che non deve essere un alibi per il non fare ogni cosa necessaria.
 
 Ed è proprio su questo ultimo passo che Liverani si è detto invece che si renderà disponibile anche a non tenere conto del patto pur a costo di affrontare delle querele dovute al fatto di non osservare quello che Legge impone. Questo ogni qualvolta sia necessario intervenire per prevenire, proteggere, difendere, questa città, da ogni tipologia di interventi di immediata necessità che salvaguardino le vite e le cose dei suoi cittadini.
Come dicevo un dibattito acceso e se si pensa che erano le 23,30 quando ci si è dati la buona notte, questo sta ad indicare come quei pochi presenti erano caldi, preparati e disposti a discutere, Altrettanto lo sono state le assessore in pectore Bolletta, Tomassoni, nonchè la consigliera Papa le quali, con il loro entusiasmo che solo i giovani (e loro sono tutte giovanissime) posseggono naturalmente, hanno risposto ed illustrato i passi di loro competenza, per nulla emozionate e con un discreta e piacevole oratoria. La signora Brunetti, poco ha potuto dire, perchè con sua sorpresa ha saputo della sua “investitura” solo nel corso dell’incontro.
Ma Liverani, del resto, è anche questo!

Franco Giannini
Già pubblicato Martedì 2 dicembre, su SenigalliaNotizie.it

lunedì 1 dicembre 2014

Al Consiglio Comunale del 26 cm, finalmente la voce di unA Consigliere stranierA aggiuntA


E per quattro anni mi sono chiesto che cosa ci facessero!

Colpa mia sicuramente. Ma loro non hanno di certo fatto mai nulla per far capire perché occupassero quei due scranni. Ricordo che l'unica volta che uno dei due parlò, era meglio che si fosse astenuto. Le sue parole, se solo non avesse avuto l'alibi della poca conoscenza della lingua italiana, avrebbero potuto essere fraintese risultando offensive offensive. Poi hanno entrambi ottenuto la cittadinanza italiana e la surroga è stata affidata alla Sig.ra di nazionalità russa Nataliya Shikova (spero di aver scritto bene!). Onestamente con la surroga davo per scontato che la cosa finisse lì, come per gli altri che l'avevano preceduta.
Ma ieri sera (26cm.) dovevo ricredermi e pubblicamente confesso di essermi sbagliato facendomi coinvolgere nel "pregiudizio" che nulla sarebbe mutato.
Devo dire che invece in un Consiglio fatto di denunce, di arrampicate sugli specchi, di interpellanze che perché fanno arrabbiare allora si innesta la retromarcia e ci si dichiara soddisfatti della risposta, di OdG atti a farci "sentire" importanti a livello nazionale, beh, io sono rimasto toccato solamente dall'intervento di questa signora.
Mi è piaciuta intanto per il suo italiano ben comprensibile. Mi è piaciuta non perché rientri in una "quota rosa" bensì perché da che cosa ha detto e per che come l'ha detto la "quota" è certamente quella di una persona intelligente e preparata. Che è la "quota" che più dovrebbe interessare!
Con educazione e modestia ha chiesto di poter aiutare tutti quei cittadini stranieri che prendono la residenza a Senigallia, facendo in modo che alla consegna della Carta d'Identità venga loro anche distribuito un opuscolo in cui vengano riportati i servizi e la loro localizzazione che il Comune mette a disposizione. Depliant tradotto nelle varie lingue delle comunità presenti nel nostro territorio. Offrendosi, nel contempo, anche disponibile per organizzare le varie traduzioni che si renderanno necessarie.
Una piccola idea, si dirà, ma a cui nessuno fin ad ora aveva pensato, che potrei dire piccola si, anche a livello di costo, ma di notevole importanza. Tanto che il Sindaco, confermando la sua disponibilità per metterla in atto, riteneva utile, vista la validità del suggerimento che l'idea fosse ampliata anche a quei cittadini italiani che potrebbero richiedere la residenza nel nostro Comune. Nella speranza che, considerando che il banco piange, l'Amministrazione non ci voglia creare su un'opera d'arte. Priorità è l'immediatezza e la funzionalità.
Forse, anzi senza forse, sicuramente, la frase più importante che ha pronunciato è stata quando ha spiegato l'ulteriore (e forse oggi principale) scopo di questa necessità, suggerendo anche di legarlo ad un invito a queste nuove famiglie in cerca di aggregazione con un incontro con qualche incaricato del Comune che spieghi loro, quali sono i Servizi offerti a cui hanno diritto, in quale modo usufruirne e dove è possibile trovarli. Facendo però seguire e sottolineandolo con calore, che come dovrebbero essere spiegati i Diritti, altrettanto dovrebbero essere ben definiti e illustrati anche i Doveri a cui dovranno adeguarsi. Perché, ha aggiunto, con l'osservanza dei doveri si verrebbe a salvaguardare principalmente il nostro buon inserimento, il nostro buon nome, la nostra rispettabilità, di tutte le etnie e comunità straniere a cui voi date la vostra ospitalità.
Altra seria e coraggiosa denuncia della signora Nataliya Shikova verso casi di "mediatori culturali" che tutto sono fuori che questo e che chiedono soldi in cambio di promesse di posti di lavoro o ricerca di domicilio. Cose di cui si sapeva, ma che lei ha denunciato pubblicamente.
La mia nota di rammarico è solo che anche da loro, sono stati "bruciati" quattro anni senza che nulla fosse fatto e che quindi c'è stata integrazione politica anche in Consiglio Comunale, si, ma all'italiana. Segno evidente che sono partiti con il piede dell'immobilismo, purché seduti su di uno scranno, copiando inizialmente proprio le brutture del nostro sistema.
Mi auguro per loro, ma ad onor del vero anche per noi, che con la Sig.ra Nataliya Shikova le cose abbiano a cambiare non lasciando isolato questo che è stato il suo primo e buon intervento. Auguri, quindi, di buon lavoro e nell'interesse di tutti.
Franco Giannini
Già pubblicato Domenica 30 novembre, 2014 su SenigalliaNotizie.it