sabato 6 dicembre 2014

Roma magna, intesa non certo come grande...

... anzi, tutt'altro!!!

Chissà che Ludovico Ariosto non abbia previsto tutto e  dedicato il suo verso : " Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese io canto,..." a questa penosa, vergognosa (solo per gli onesti!) attuale storia della nostra Capitale . Oggi anche in questo malfamato intreccio di delinquenza (dicono mafiosa... ma non ci credo!) e politica infatti abbiamo una donna segretaria e cassiera. E si sa che dietro ad un grande omino c'è sempre una grande donna, cosa del resto suffragata  anche qui, dal fatto che se ci sono queste non possono neppur mancare i cavalier. Neppure l'arme avrebbero potuto mancare perché servono per gestire almeno una parvenza d'ordine. Le "cortesie" poi, tra figli di Casta generati da buone donne non possono mancare, seppur la parola deve essere scritta tra le virgolette, ed è per proprio perché sono scambiate tra figli di... per questo non possono essere che audaci.
Ma ritornando alla novella storia della recente cronaca nera economica politica che ha colpito la Roma Capitale, troviamo coinvolti non solo personaggi della malavita, ma anche quelli dell'Amministrazione politica capitolina che così uniti in matrimonio con la prima, ne hanno assunto a tutto diritto la stessa nomea: MALAVITA.
Oggi ne sono indagati solo 100 (logicamente fino al terzo grado di giudizio tutti "Innocenti"), ma di certo c'è solo una cosa. Costoro sono tutti rispettabili facenti parte di una sospetta vita malavitosa. Ma si parla anche di legami di gente che si credeva al di sopra di ogni sospetto, che brevemente senza andare sullo specifico denomino come semplicemente degli artisti e degli sportivi in necessità di aiutini.
Tutta quella "povera gente" che non riesce a soddisfare le loro ESIGENZE (lecite ed illecite) nel corso della loro carriera, visti i loro "miseri cachè" a tanti zeri e che magari bisogna pure compassionevolmente comprenderli. Ed infatti ecco che lo Stato compassionevole con le Cicale, i Vip, le Caste non caste, si è inventata una legge per questi poverelli : la legge Bacchelli che alla fine dei loro giorni sarà sempre poi pronta a sostenerli con un vitalizio che noi Formiche paghiamo e continueremo a pagare. Ed a costoro, si guardi bene, non va di certo la pensione minima sociale, loro, seppur con pezze al culo virtuali, hanno del resto insaziabili esigenze e le stesse mani bucate con cui hanno gestito le immense fortune che le sono passate tra le dita e che purtroppo continueranno a gestire. Ma non solo, magari con grande falsità attingendo alle loro capacità artistiche cercheranno di impietosirci con le loro lacrime per malattie immaginarie. Le solite malattie fittizie in cui solitamente cadono i VIP delle varie CASTE quando colti con il topo in bocca dovrebbero andare ospiti delle patrie galere ed invece vengono locati da magistrati allo sbaraglio, ai domiciliari nelle loro magioni dorate. Si lo so, mi si dirà che non è facile ottenere il vitalizio. Ma non dovrebbe essere facile, dovrebbe essere impossibile. Perché? Semplicemente perché allora che cosa si dovrebbero attendere dallo Stato gli oltre 7 milioni di italiani attualmente disoccupati, cassa integrati, precari, ecc... ecc... che non certo per loro colpa o delle loro esigenze, ma al più, delle loro assolute irrinunciabili NECESSITA' vitali, che malgrado abbiano stretto la cinghia dei pantaloni oltre l'impossibile con impensabili rinunce con tutta probabilità non vedono nel loro futuro una pensione e quanto meno una legge fatta ad hoc per loro ?
  



di Franco Giannini

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