domenica 23 febbraio 2014

“Fatemelo Dire”, il nuovo lavoro editoriale di Maurizio Liverani

Un compendio di articoli giornalistici che fotografano il 1013 

Il titolo del libro prende spunto dall’omonima rubrica che Maurizio Liverani tiene sull’agenzia giornalistica “Distampa e che nasce da un’idea del suo direttore, il dott. Giacomo Caprioti, non intesa come una richiesta di permesso, bensì, come tiene lui stesso a precisare, un’affermazione di un pieno diritto. L’ordine, la scelta degli articoli, il progetto grafico ed editoriale è invece della solita musa Barbara Soffici, che Liverani ha avuto la fortuna d’incontrare e nelle cui mani si è totalmente e ciecamente affidato. La prefazione di questo saggio, è stata sapientemente lasciata ad un’altra “anima” dominante dell’agenzia “Distampa”, il suo direttore Caprioti, che apre il suo prologo con la messa in luce, qualora ce ne fosse bisogno, delle qualità umane, in primis, di Maurizio. Racconta come fece la sua conoscenza e quella che poi è divenuta una collaborazione che continua ancor oggi. Leggendo queste sue note, mi ha fatto sentire, per una volta nella vita, un uomo fortunato, perchè invece io l’ho incontrato casualmente, facilmente e ho immediatamente beneficiato anche della sua amicizia.
Gli articoli, invece, sono proprio i suoi.
Mentre ad affermare le qualità giornalistiche, letterarie, artistiche, ci sono, oltre alle parole del direttore, come lo stesso ha modo di elencare, i numerosi premi assegnatigli che parlano ulteriormente di e per lui. Un uomo, Liverani, che con il suo garbo, la sua educazione, la sua modestia, la sua ironia, ha saputo descrivere personaggi che hanno fatto epoca e che invece al sottoscritto, il solo parlarne di riflesso, sembra già di raccontare cose irreali e di pura fantascienza.
La copertina di "Fatemelo dire", il libro di Maurizio LiveraniIn questi giorni si fa un gran discutere del libro di Friedman e delle sue eccezionali rivelazioni. Interessante certamente, come altrettanto interessanti, ne sono certo, trovereste però, gli articoli che vi invito a leggere e che Liverani scriveva sui personaggi che hanno occupato la cronaca politica del 2013. L’anno della svolta, un anno con un destino incerto tra la speranza e la sfiducia, un anno dove personaggi quali Letta, Renzi, Berlusconi, Monti, il M5S, Napolitano si sono “contesi” le attenzioni ironiche degli italiani. Quelli stessi che poi, nulla hanno cambiato perché neppure loro sono cambiati, quelli stessi che ci stanno assillando anche in questo “non più prevedibile, rassicurante e roseo” 2014.
Mi troverei in difficoltà nel trovare ulteriori adeguati aggettivi onde non ripetere quelli usati sia da Barbara Soffici con il suo articolo “FATEMELO DIRE ovvero il coraggio della coerenza” nonché con la sua introduzione sulle stesse pagine del libro, che da Giacomo Caprioti nella sua prefazione, quindi preferisco lasciare loro le parole più qualificate per esprimere le qualità contenute nei brani selezionati. Alcuni dei quali, comunque, è possibile leggerli gratuitamente in anteprima, affidandovi alle istruzioni indicate sui link in blu evidenziati.
L’augurio, intanto, è di una buona lettura.

Franco Giannini
Pubblicato Sabato 22 febbraio, 2014 su SenigalliaNotizie.it

lunedì 17 febbraio 2014

Al Consiglio Comunale si parla di Riqualificazione - Riduzione - Rilassamento... Urbanistico

o meglio, (si fa per dire) : "Azioni per la riqualificazione dell’offerta turistico-alberghiera e per la sostenibilità ambientale attraverso la riduzione ed il rilassamento dei carichi urbanistici "

Dal sottotitolo deduco che non essendo un dipendente comunale, credo di poter dire, senza il timore di dover incorrere nella perdita del "posto di lavoro", che questo è il solito parlare "guzzo" politichese, del politologo comunale di turno. Immagino a quanti con la tessera di partito, faranno invece su è giù con la testa a conferma di aver compreso il contenuto, seppur la maggior parte di costoro non avrà compreso assolutamente nulla. Salvo qualche addetto ai lavori, ma del resto vorrei vedere!! Non parliamo poi del cittadino comune, che comunque è interessato solo al borbottio in piazza o per i più acculturati di costoro che esprimono il loro parere in qualche mesto "cinguettio", o ad una battaglia virtuale predestinata all'oblio di una sconfitta per rinuncia, su FB.

Non essendo un dipendente comunale, spero di poter criticare anche il funzionamento degli apparati tecnologici del Comune (video streaming e collegamento interuptus con Radio Duomo). Qualcuno direbbe "Si poteva far di meglio...". Io aggiungo, "Sicuramente, molto di più e solo se lo si volesse". Il collegamento in Video, è partito in ritardo e quello radiofonico terminato in anticipo. Una giusta compensazione!! Cosa quest'ultima anche apprezzabile, perché ad onor del vero, mi ha permesso di non fare le ore piccole.
L'unico, a quanto pare dai documenti in rete, che funzionava più che perfettamente era proprio il tanto vituperato FB !!!

Forse timorosi di concludere troppo presto questa "pratica burocratica", si è pensato bene di perdere una quindicina di minuti con una questione di lana caprina tra REBECCHINI facentisi parte di difensore d'ufficio di  un 5/6 cittadini che erano intervenuti per assistere al punto di loro interesse e dall'altra il SINDACO che si sentiva, se non offeso, però un po' piccato, perchè Rebecchini aveva formulato la richiesta al Presidente Monachesi e non a lui direttamente che aveva invece presentato la mozione. Nella discussione, come se non bastasse, entrava anche il solito timidone : FIORE. Ed alla fine salomonicamente MONACHESI proponeva la votazione se anticipare o meno questo benedetto punto dell'OdG.
Quale fossero le regole e a chi dovesse essere aggiudicata la palma della ragione, non saprei ed ad onor del vero neppure mi interessava più di tanto. Sta di fatto però, che come al solito a guadagnarci sono stati i cittadini, con un nulla di fatto... siano quelli presenti, che quell'altra dozzina che segue in rete ed in audio, che hanno solo perduto del tempo ad ascoltare diatribe non di persone adulte, ma sicuramente di navigati politici e chissà perchè, in questo frangente mi sono rivisto passare le scene del film del "Marchese del Grillo" con Alberto Sordi in quella sua celebre frase che non sto qui a ricordare.

Sicuramente leggeremo a posteriori che i lavori consiliari alla variante al Prg si sono svolti in un caldo, intenso, interessato dibattito. E forse per qualcuno sarà ancor vero, ma non per me che mi risulterebbero solo parole di circostanza. Almeno fino a che l'ho seguito!! E' stato un dibattito (si fa per dire) circoscritto a Rebecchini da una parte e Ceresoni dall'altra, come personaggi più appariscenti e da sempre battaglieri tra loro. Encomiabile, comunque ognuno la pensi, la loro vera passione per la tipologia del lavoro che hanno svolto e che svolgono, anche se il più delle volte, tra l'indifferenza di coloro che se la ridono, scherzano, postano le loro foto e quelli delle cadreghe loro dirimpettaie e quelle "direzional-padronali" su FB, come avvenuto, del resto, anche in questa occasione. Fare le due di notte a questo modo è una cosa che dovrebbe riempire nel contempo, di orgoglio e di rabbia sia il Consigliere che l'Assessore... gli altri, forse, un po' meno. Anche se poi qualcuno alla fine dirà che si è fatto per sdrammatizzare! Eccellenze i primi due, gli altri un semplice riempitivo burocratico (i ben pensanti diranno che si è duramente lavorato in Commissione... vabbè!! Si, è vero!!) da cui escludo la figura del Presidente del Consiglio Monachesi, se non altro per le oltre 150 omelie ripetitive relative alle votazioni che ha dovuto gestire. Ogni tanto, poi, non volendo del resto rimanere fuori dalla mischia politica, la voce sempre ben impostata, quasi a sottolineare un velo polemico, del Sindaco, al quale va riconosciuto, o almeno io glielo riconosco, la "caparbia determinazione" in quello che fa. Comunque un'occasione che non si fa mai sfuggire, per togliersi, ogni volta che se ne presenta l'opportunità, qualche sassolino dalla scarpa. Da qui il suo pensiero trasmesso, a quel che emerge dagli interventi, anche ai suoi assessori, che l'Amministratore deve decidere e FARE,  dopo le debite valutazioni, senza pensare troppo ai troppi SE. Un pensiero che sembra, ad onor del vero, attualissimo ancor più oggi, seppure fino a qualche mese fa le mani applaudivano altri "premier". E' vero, solo gli imbecilli non cambiano idea, ma neppure mutarla spesso ed in breve tempo, diciamocelo francamente, è un sintomo incoraggiante.

Gli altri personaggi in Consiglio, solo un contorno insipido formato da tanti soldatini di piombo, telecomandati, per le dichiarazioni di voto ed il voto stesso, che sciamano per l'aula e che alla parola magica "Votazione" si precipitano correndo al loro banco.

In conclusione, l'esito finale che ne è saltato fuori da questo OdG principale, è che avremo 1) "una città più bella che pria", 2) con gli alberghi che potranno essere più alti toccando sky a 26 metri di altezza, 3) regalando più spazio ai turisti e più chance di lavoro agli imprenditori e più ricchezza alla città. 4) Maggiori spazi, all'entrata Sud della città, studiati per i parcheggi delle auto e... 5) in cambio di una chiusura di un ventilato quanto possibile contenzioso con i proprietari dell'area, l'accordo su la creazione di tanto verde boschivo alla base della collina di Via Cellini, con un "nuovo insediamento" con vista panoramica, ma sottoposto ad un minor "carico edilizio" e... insomma così vissero tutti contenti, felici e chissà forse anche più ... ricchi, se non altro di aria più respirabile visto il nuovo "polmome" alla base.

Comunque, ancora una volta, mi sento di dover esprimere pubblicamente una nota di apprezzamento al Vice Sindaco nonchè Assessore Maurizio Memè, per la sua predisposizione alla sintesi. Semplici risposte tecniche, concrete, relative al tema dell'interrogazione o interpellanza, lasciando ad altri i voli pindarici da perenne campagna elettorale politica arma prediletta dagli eroi masochisti delle lunghe Sedute Consiliari.
Come sempre a dare lo squillo di tromba del "Si cominci" è stato sempre lui, il Presidente Enzo Monachesi, che dopo il solito appello nominale ha aperto lo spazio di 60 minuti riservato alla presentazione di interrogazioni e interpellanze.

Il primo in lista di attesa PERINI che rivolge la sua interrogazione scritta a risposta orale all'Assessore:" La
mia interrogazione deriva da alcune segnalazioni di alcuni cittadini circa ripetuti episodi di inciviltà che riguardano quei padroni di animali che soprattutto nel centro storico portano i loro animali per la classica passeggiata e poi non raccolgono gli escrementi dei loro animali. Quindi in ordine a questo comunque è un problema anche questo diciamo di tutela del nostro centro storico chiedsevo all'Assessore di riferimento, a Memè, qual'è lo stato di riferimento di attuazione di quel regolamento che prevede la sanzione per coloro i quali infrangono questa norma oltre che di legge anche d'inciviltà. Con l'occasione altri due temi, della stessa interrogazione che sono alcune segnalazioni sullo stato di cattiva manutenzione del "Piccolo parco" presente in zona Vivere Verde e dall'altro tornando sempre all'argomento Centro Storico sempre se è possibile prevedere nelle immediate vicinanze del Centro Storico un' area dedcicata agli animali. In modo tale che in qualche maniera chi vive nel centro storico ed è educato e civile possa in qualche maniera portare gli animali in un luogo adeguato per la sgambatura e per anche per le funzioni fisiologiche. Grazie".

Risponde MEME' :" Per quanto riguarda l'interrogazione del Consiliere Perini, riguardo alla gestione diciamo delle aree verdi che sono assegnate per quanto riguarda gli animali, è verco che nel Centro Storico non ci sono aree diciamo così adeguate per poter portare a spasso igli animali e comunque avere un'area riservata però ricordo che le aree più vicine al Centro Storico sono in prossimità del Parco della Pace e un'altra alla zona Sud della nostra città. Per quanto riguarda invece poi diversi mesi dell'anno chiaramente gli animali possono usufruire anche della spiaggia, perchè come recita un'ordinanza fino al 31 Marzo alcuni mesi ed altri il 30 di Aprile, e quindi dal 30 di Ottobre al 30 di Aprile la spiaggia è anche libera per portare a spasso gli animali. E' chiaro che a prescindere da questo nelle aree o anche sulla spiaggia chiaramente si fa sempre riferimento al buon comportamento dei proprietari che poi il tutto deve avvenire in condizioni di rispetto verso le altre persone che utilizzano questi spazi comuni. Per quanto riguarda ad una sua puntuale domanda rispetto alla diciamo attività di controllo della Polizia Municipale come nella sua interrogazione lei chiedeva, il comandante mi ha comunicato i seguenti dati e cioè : Nel 2012 sono stati fatti 81 controlli e nel 2013, 73 le violazioni riscontrate per quanto riguarda diciamo questo tipo di controlli, nel 2012 sono stati 28 e nel 2013, 26. Per quanto riguarda invece le violazioni accertate per deiezioni non raccolte nel 2012 sono state fatte 6 sanzioni e nel 2013, 2 sanzioni, è chiaro che per le altre sanzioni riguardo ad esempio il mancato utilizzo del guinzaglio, il mancato possesso di strumenti per raccogliere, l'ingresso ai parchi e giardini vietato all'accesso ai cani, questo per quanto riguarda quello che lei ci chiedeva. Penso di aver risposto a tutte le sue domande. Grazie".  Perini alla replica :" Sono perennemente insoddisfatto, ma come stile di vita (sorridendo) non riguardo all'interrogazione. Avevo fatto una domanda specifica anche sullo stato di manutenzione del Vivere Verde, perché ci sono state alcune segnalazioni su questo non mi posso dire soddisfatto perchè ho avuto una risposta puntuale ma avrò modo di confrontarmi direttamente con l'Assessore. Per quanto riguarda l'area diciamo sud, che è stata indicata cercherò di verificare personalmente l'esistenza di questa zona dedicata perchè ritengo sia fondamentale averla. Sul discorso delle sanzioni vedo un leggerissimo calo nella quantità di controlli. Spero sia dovuto soltanto che le personi sono più civili, in realtà vedo, vedo spesso qualche cosa che non mi puiace vedere, ma anche le segnalazioni della gente. Importante è invece mantenere alto il livello d'attenzione nei cittadini che questa interrogazione aveva principalmente quello scopo, di far si che i cittadini senigagliesi prima di tutto, prima di quanto possano prevedere i propri amministratori siano responsabili nei confronti della propria città anche quando escono con il cane. Grazie".

Il secondo a cui viene concessa la parola è FIORE che pone la sua interpellanza al Sindaco :" Gentile sindaco alcuni operatori del lungomare mi chiedono se sia possibile incentivare i controlli alla luce dei piccoli episodi di tentati furti e furti comunque modesti avvenuti negli ultimi giorni. Anche se non si tratta di un fenomeno allarmante mi chiedono se magari le pattuglie della polizia municipale nel pomeriggio e nella sera possono aumentare i passaggi sul lungomare. Grazie". Risponde il SINDACO :" (Omissis i saluti ed i ringraziamenti!) Abbiamo visto che la stampa ha dato particolare risalto ad un episodio che è accaduto qualche giorno fa e che attiene alle strutture che sono rimaste fortunatamente presenti sul nostro arenile e che possono essere più oggetto di azioni vandaliche che di intrusioni per recuperare chissà che cosa. Quindi prendiamo per buona la sua sollecitazione e invitiamo le F.O. ad un passaggio ulteriore ma è vero può essere un problema assolutamente circoscritto di là del fatto specifico che tutti sanno che i box-office sono pieni di strutture solo al servizio della attività estiva e quindi non ci sono elementi di valore e quindi per forza di cose lo riconduciamo ad un atto vandalico come tanti altri. Verifichiamo se fosse solo un momento, un elemento  occasionale che se dovesse ripetersi porremo un ulteriore attenzione. Però...!! Ringrazio per aver riconfermato quello chbe avevamo visto ed aver raccolto questa istanza dei nostri operatori di spiaggia. Sarà una vigilanza insieme per capire la natura del fenomeno. Grazie". La replica di Fiore :" Si, per dirmi molto soddisfatto per la risposta del Sindaco che ha colto le preoccupazioni degli imprenditori balneari ma che comunque rimane un episodio, ma che comunque un passaggio in più della nostra Polizia Municipale potrebbe essere un deterrente maggiore a questi atti sporadici e vandalici. Grazie"

Il Presidente concede la parole al terzo iscritto a parlare, CICCONI MASSI che si rivolge, vista l'assenza del l'assessore Curzi, direttamente al Sindaco :" Come avevo già preannunciato nei social network..." allora non perdo tempo ed copio ed incollo direttamente dalla pagina FB di Cicconi Massi (anche perchè l'intervento non sarà così breve, ma impegna tutto il tempo a lui concesso. Due prove tecniche di oratori a confronto :" Presentata un'interpellanza in Consiglio Comunale sulla necessità di regolamentare l'apertura di nuovi distributori automatici nel bel mezzo del centro storico della città. Vorrei un centro con attività commerciali che diano lavoro garantendo la socializzazione e non solo brutte ed impersonali macchine self service". Ed ecco quanto risponde il SINDACO anche lui non certo con il dono della sintesi :" Cicconi Massi la ringrazio per aver messo a disposizione del Consiglio Comunale una riflessione che lei aveva voluto condividere attraverso quasi un twitter su FB. Non è una contraddizioned, ma così è stato. Un elemento stringato che però ha trovato la piena condivisione del Sindaco. Perchè questi non luoghi, non attività, colgono oggi un po' in contropiede e quindi averne due a poche decine di metri dal Centro Storico mi rassicura, perchè non auguro lunga vita a quel tipo di attività. Perchè sono spazi più virtuali che di relazione, sono luoghi impersonali che invece non trovano quella armonia che c'è invece dentro il Centro Storico di Senigallia. Dico pure che afferiscono a tipo di clentela che forse non è quella dei nostri pub, dei nostri bar, delle situazioni che abbiamo che comunque stridono fortemente con la città di Senigallia. Ed allora l'impegno che mi prendo appellandomi anch'io al vituperato più volte, oggi mi fa molto piacere che ci sia un richiamo, al rigore del Piano Cervellati, che nel frattempo è diventato Piano della Città Antica di Senigallia che sta riqualificando il nostro centro storico che sta rendendo sempre più bello e sempre più adeguato. Io lo dico senza paura di essere smentito su questo. La città Pentagonale ha ritrovato la sua dignità. La ritrova con gli ambiti di riqualificazione urbana, che avremo poi occasione di discutere con il passaggio nella prossima delibera, di parlarne e che impone un rigore per i prospetti, perchè i prospetti non sono dei proprietari, i prospetti sono della città. Lo sono gli infissi, ...sono della Società, non son o del proprietario. Quello che vediamo è di tutti. Allora ha ragione, ... allora ha ragione, siamo stati colti un po' in contropiede perchè, una volta ovvio il tempo passa e diventa galantuomo, avevamo paura di questo Piano che entrasse dentro le case, forse non era lei Consigliere, ma qualche vicino suo qualche candidato, paura di questo terrore che il Piano imponesse l'apertura delle proprie porte, dei luoghi, potesse decidere anche dentro gli spazi. Purtroppo non è così. O per fortuna! Perchè io continuo a dire che uno, la proprietà privata solcata la porta può fare quello che vuole, quello che vuole, magari se ci sono chiostri no, quelli si vedono dall'alto, però in questo caso vedere sventrata un, un prospetto, e non riposizionato l'infisso, stride con il Piano. E quindi mi faccio carico di quella sottolineatura sua, mi registro una rivalutazione del Piano del Centro Storico che in modo subliminale può cedere totalmente all'evidenza facciamo così per gradi, però penso che sia un tema che va sviluppato per che non possiamo creare non luoghi perchè noi abbiamo lavorato per anni per creare vitalità, per creare armonia per sicuramente non un attività con il gettonee e con la bevanda presa, lasciata, senza alcun tipo di relazione. Quindi mi faccio carico personalmente di questa sua indicazione, sa che lì ci sono funzionari attenti, precisi, disponibili, integerrimi che possono trovare la soluzione che serve una volta per aiutare l'attività, un'altra volta per rimetterla in riga rispetto alle previsioni del Piano. Grazie". Al che Cicconi Massi gli replica con un "volemose bene" d'impronta oggi di moda in seno al Governo Nazionale :" Prendo atto della risposta del Sindaco e quindi positivamento valuto l'impegno che si è preso per la risoluzione di questa, come dire, bruttura che in effetti si è venuta a produrre in una parte importante bella del nostro Centro Storico. Le valutazioni sul Piano Cervellati meriterebbe un approfondimento più lungo, comunque non è questo il luogo ed il momento per farle e il giudizio lo riconfermo e lo risottoscrivo il giudizio espresso più e più volte nei confronti del Piano e di quella regolamentazione, perchè tutto può essere fatto nelle forme e nei modi con quello che i latini dicevano cum salis con quell'adeguata, adeguato buon senso, adeguata moderazione, credo che con gli atteggiamenti dei Pasdaran non si risolve nulla. Quindi io credo che l'evoluzione dopo una fase di dura applicazione dovrà essere avviata una fase di, come dire, ragionevole, ragionevole adeguamento alle esigenze che molti operatori bravi che hanno ottemperato alle norme del Piano Cervellati, che lo hanno rispettato, che hanno investito una marea di quattrini per le loro attività, per adeguare le loro attività al Piano Cervellati, però ecco, è anche giusto ascoltare, valutare quello che loro hanno da dire e di cose sul Piano Cervellati che ne hanno tante da dire quindi sarebbe giusto ed opportuno aprire un confronto insomma credo che questo sarà però un altro capitolo un altro argomento da affrontare in seguito".

Il quarto che scalpita per prendere la parola è REBECCHINI, che intende rivolgersi, guarda caso, a
Ceresoni :" La mia interpellanza è rivolta all'Ass. all'Urbanistica Ceresoni. L'interpellanza riguarda Assessore, il progetto Area Ex-Arena Italia. E' un progetto che va a ricadere nell'area della Porta Lambertina che è uno dei massimi monumenti della città. Ne abbiamo parlato assessore lunedì scorso in Commissione dove era intervenuto anche lei ed il Sindaco ed oggi ne voglio parlare anche in Consiglio. Ne voglio parlare anche qui in Consiglio per sensibilizzare quanto più possibile i cittadini e quindi ad invitarli a produrre le osservazioni al piano votato dalla Giunta, osservazioni che riguardano che ricordo vanno prodotte entro il 11 Marzo prossimo. La Giunta in data 3 Dicembre 2013 con atto deliberativo N° 217 avete votato l'adozione della variante al Pr particolarieggiato del Centro Storico per l'attuazione degli interventi appunto nell'Area dell'Ex-Arena Italia. Il Progetto prevede una costruzione al posto dell'Area Ex-Arena Italia, prevede una costruzione alta ben 13 mt. e 22 cm. Quando il Piano Cervellati già nella relazione prevede se mai ci fossero aumenti di cubatura di modeste dimensioni, ma poi assessore le ricordo che nelle norme particolari il Piano Cervellati parla come particolari, parla dice è possibile realizzare un numero massimo di due piani fuori terra più un piano interrato o semi interrato. Qui invece ci troviamo di fronte si ad un fabbricato di tre piani, quindi sarebbe mezzo piano in più, solo che assessore il piano terra è alto circa 5 mt. e l'ultimo piano è alto sicuramente più di 5 mt. tant'è che l'altezza definitiva alla linea di gronda è di ben 13 mt. e 22cm. Io chiedo come mai assessore questa altezza di questo fabbricato che diventa così imponente e va a turbare la gradevolezza della Porta Lambertina che ricordo è alta, proprio nella parte più alta nella sommità della punta superiore del medaglione del fregio è 14 mt. e 22 cm. marca all'architrave al piano d'imposta è bene al di sotto dei 13 mt. e 22 cm. Allora io chiedo come mai dei due piani e mezzo previsti da Cervellati e quindi di 9 mt.circa,... 7 mt. e mezzo circa si passa ai 13 mt e 22 cm.? Grazie".
Puntualmente come sempre, a replicare a Rebecchini è CERESONI :" Ma dunque, intanto anche io approfitto  dopo un intenso dibattito delle scorse settimane per rifocalizzare la questione dicendo che il Progetto è depositato è un progetto fino al 10 Marzo in osservazione, c'è un impegno e devo dire che questa Ammninistrazione comunale gli impegni li mantiene, di lavorare sulle osservazioni che associazioni, singoli, comitati, partiti politici, faranno volte a miglioramento di quel brano di città. Noi, consigliere Rebecchini, partiamo intanto da un presupposto che è il seguente : noi pensiamo che l'Arena Italia oggi sia un vulnus, un punto di estrema debolezza per questa città. E come abbiamo fatto in una storia lunga ormai alcuni anni ci stiamo confrontando con la comunità del quartiere Porto, con il Consiglio Comunale, con i cittadini per raggiungere un ulteriore migliore tassello all'interno di quel quartiere. Quel quartiere che nel 2002 era invaso dalle auto, che aveva Via Carducci come uno dei punti peggio qualificati della città, che aveva il giardino davanti alla chiesa che era luogo ricettacolo di rifiuti, questo per dire che cosa ? che conosciamo bene il percorso di confronto vero che da anni percorriamo con quel quartiere anche sui progetti sui modelli di inclusione con etnie diverse che in quel luogo hanno trovato nel tempo anche residenza e punti d'incontro. E quindi non stiamo facendo altro che proseguire questo confronto che come ha già avuto modo di dire il Sindaco che porterà prima dell'estate anche alla conclusione di quell'opera pubblica strategica per la città come l'apertura del sottopasso ferroviario di via Mamiani e quindi il collegamento con la messa in sicurezza dell'Area Sacelit-Italcementi tra centro antico e lungomare di ponente. Ogni volta che abbiamo introdotto un elemento in quel quartiere c'è stato molto fermento, c'è stato soprattutto paura. Ecco noi non pensiamo di dover amministrare con la paura, ma dobbiamo e tentiamo di amministrare con la conoscenza. La conoscenza che arriva dallo studio, dall'approfondimento, dal dibattito, dall'ascolto reciproco. Quindi se ci saranno osservazioni capaci di migliorare la qualità del progetto, noi siamo disponibili ad accoglierle. Un progetto che è stato lungo. Dal 2006 si sta studiando quell'area quindi oggi siamo nel 2014 sono otto anni di lavoroche ad un certo punto dobbiamo concludere con una decisione : chi amministra riflette, pensa, progetta, dopo otto anni si ha necessità di chiudere i percorsi decisionali perchè ci si amministra a governare una città e non solo, lo dico per me ovviamente, passeggiare per il centro antico pensando quanto sarebbe bella una cosa pittosto che un'altra, ma non concretizzando nulla. Ed allora con la stessa metodologia con cui abbiamo assunto l'impegno che entro il mese di gennaio si sarebbe bonificata l'Area completamente dal materiale contenente amianto e lo abbiamo fatto le assicuro con un lavoro quotidiano, responsabile, di rispetto della proprietà privata, ma di tutela assoluta della salute pubblica. Dopo il 10 Marzo ci confronteremo con le osservazioni rispetto un progetto che pensiamo possa essere più sobrio, un progetto che possa essere anche riformulato a livello architettonico definendo come dire, passaggi diciamo meno ridondanti. Ovviamente quel progetto ha un significato quello di disegnare una quinta urbana coerente con il Centro Antico collegato al monumento principale della via e la Porta Lambertina e cercando anche di mettere in assoluto risalto e questo è il tema, la città pubblica di quella zona. Quando si amministra e si rappresenta un ente la prima domanda che ci si deve fare è qual'è l'interesse dell'Ente pubblico che io sto amministrando. In quel brano di città l'interesse dell'Ente pubblico che stiamo amministrando è intanto riqualificare una zona che così com'è non va. Pensare di lasciare tutto così non fa partye del ben amministrare una città. L'altra questione è di pensare che la città pubblica in quel luogo debba vedere restaurate le mura urbane debba vedere liberato l'ingombro che oggi è sopra una parte importante delle mura urbiche che sono appunto sotto terra e quindi debbono essere scoperte e attestando l'edificio più verso est in una sorta di quinta urbana il cui studio è stato effettuato su comittenza privata da un architetto definito dalla proprietà perchè così vanno le questioni quindi come dire parlare di qualità architettonica fa bene il Consiglio a parlarne, ma occorre sapere che ad oggi lo strumento di governo della qualità architettonica potrebbe essere quello del concorso per i progetti cosa che ancora non è molto sviluppato nel nostro Paese. Occorre confrontarsi con i progetti che le proprietà redigono. Noi abbiamo bocciato quattro progetti. Dico questo perchè? Perchè possiamo ancora ripensare rivalutare rivedere, ma dentro una cornice che deve portare quel brano di città prima dell'estate ad essere ripulito messo in sicurezza e nelle more dell' avvio di un cantiere poter essere utilizzato come area parcheggio e non più quindi come luogo di degrado, di pericolo, e di desolazione, ma come un brano di città formalmente compiuta". A cui fa seguito l'immediata replica di Rebecchini :" Ma assessore io rimango insoddisfatto della risposta perchè non ha risposto alla mia precisa domanda. Io mi auguro che possiate veramente rivedere questa altezza impattante a seguito di osservazioni che verranno sicuramente da più parti. Voi dite che vi state confrontando con gli abitanti del quartiere Porto ed è giusto, però non basta perchè quella porzione di Centro Storico, appartiene a tutti. E tutti i cittadini ed io dico di Senigallia e non solo, perchè il rispetto dei muri, il rispetto dei volumi deve venire prima di ogni cosa. E l'architetto Cervellati se nella sua prescrizione descrittiva del suo Piano Particolareggiato alla pagina 46 parla che "la progettazione deve riferirsi ai caratteri tradizionali dell'edilizia storica della città murata" quindi giustamente sono stati bocciati progetti che non andavano in questa direzione però poi dice " E' possibile realizzare un muro massimo di due piani fuori terra più un piano interrato". Quando parliamo di piani non è che si può intendere che faccio un solo piano ma alto 25 mt., ma se i piani sono alti 3 mt. Voi siete andati si 3 piani ma ma ad una altezza di 13 mt e 22 cm.che Cervellati non prevedeva. Grazie".

Il quinto prenotato a parlare è SARDELLA che pone il suo intervento al Sindaco :" L'interpellanza che
rivolgo al Sindaco sull'argomento che avevo già sollecitato qualche mese fa e che riguarda i lavori per il completamento della terza corsia autostradale e della adiacente complanare. In primo luogo sulla complanare chiedo al Sindaco delucidazioni di quanto sta accadendo sulle varie rotatorie tra le uscite sul lato Nord perchè più di una volta erano dati per definiti e i vari svincoli ed invece mi sembra che tutto sta procedendo molto a rilento e quindi vorrei capire quali problemi ci sono e quando si prevede il definitivo completamento dell'opera lato Nord con tutti i vari svincoli tra i quali molto importante anche quello che collega il lato Nord della Complanare con il Casello Autostradale che comunque chiuso sarebbe uno svincolo molto importante per allegerire per esempio il traffico che arrivando dalla Strada Arceviese  comunque deve affrontare la rotatoria di Borgo Molino quando per dirigersi ad esempio verso l'Ospedale o verso il Cesano potrebbe entrare dal casello autostradale direttamente in complanare e quindi dirigersi verso Nord. E collegate a ciò delucidazioni in merito alla ripartenza dei lavori sulla terza corsia autostradale, perchè anche lì si è detto più volte si è trovato l'accordo i lavori partono ripartono e mi sembra sia tutto fermo e questo è per quanto riguarda il territorio comunque un problema non indifferente sia perchè non riusciamo a vedere il completamento dell'opera complanare e quindi che troverebbe il suo compiuto senso sia completa fino al Ciarnin, sia perchè questo blocco di lavori continua soprattutto a Marzocca a bloccare diverse strade di accesso in collegamento tra il mare e la collina con la strada della Marina innanzi tutto. Quindi Sindaco delucidazioni su quello che le chiedo in maniera più possibile chiara. Grazie". Come richiesto a dare le risposte richieste è il SINDACO :" La delucidazione chiara sta nelle competenze puntuali del Sindaco e dell'Amministrazione rispetto ad un cantiere che è.. che... che è determinato e strategico. Guardi che ogni giorno rispetto le sollecitazioni alle interrogazioni le tensioni che si pongono rispetto ad un progetto inevitabilmente riportano indietro nel tempo quel tempo che è sempre come quello del Centro Storico è galantuomo per chi è in grado di guardare non al contingente a chi non si fa tirare per la giacchetta chi pensa  che governare una città sia un obbligo ed una imposizione e guardare oltre lontano in prospettiva. Allora consigliere Sardella mi da la possibilità che qualche giorno della settimana scorsa ho avuto un incontro con i cittadini di Borgo Coltellone, un intero quartiere riunito nella stanza condominiale e c'erano anche quei volti che verniciavano le lenzuola, che inveivano contro il Sindaco, contro l' assessore che impedivano qualche volta di presentarsi mai al sottoscritto perchè sapete è stato sempre nell'agone più profondo, beh c'erano tutti e mi sono emozionato, mi sono emozionato, perchè di fronte agli stessi, quelli, quelli lì che ci riconoscevano e mi riconoscevano la determinazione e la forza per portare avanti un progetto. Si forse abbiamo contribuito anche noi, magari avremmo preferito un contributo diverso, ma abbiamo contribuito anche noi a migliorare il progetto. E siccome Ceresoni prima diceva sono sempre abituato ad ascoltare prendere il meglio, allora ritrovarmi lì con i cittadini che chiedevano le cose che sta dicendo lei giustamente, vogliono sapere quando, allora una sorta di afflato con un pezzo di territorio di città, fatto non, come diceva Rebecchini prima, da chi è fuori dal quartiere, fatto dagli stessi che non vedevano che l'Arena Italia era lì, giusto farla in quel modo, non la vedevano come non la vedono adesso. Ma io ho l'obbligo di guardare più lontano dove più lontano ci sono quelle sottolineature che lei mette in campo. Intanto sembra paradossale, ma il tratto della Complanare ancora è nei tempi di contratto che erano stati stipulati. Tutto, quindi il continuo richiamo a ritardo continuo, no erano troppo in anticipo che è un altro temaaaa!!! E' un altro tema. Quindi il ...ogni vol... vedo sulla stampa, su FB ognuno ci mette una pu ...il ritardo...ennesimo...intanto il tratto quello che doveva essere il braccio Nord intanto è aperto e funzionante, quindi chi esce dall'autostrada lo può prendere e va verso Cesano che a Cesano può andare verso l'autostrada, quello è il dato! Poi stanno finendo i lavori che sono stati concordati con noi nelle modalità che interferiscono con l'Ospedale con il parcheggio con l'apertura e la chiusura della stessa tratta e proprio oggi hanno concluso i lavori della rotatoria quella del parcheggio dell'Ospedale senza sottrarre un posto auto, che penso che anche questa sia stata una cosa intelligente come l'abbiamo gestita. Lunedì partiranno i lavori dell'altra rotatoria per chi la ricorda, su Via Po. Perchè c'è un altro intervento su Via Po che ricollega prima del ponte e riconnette. Dopodichè ci sono i collaudi e saremmo pronti per prenderla in carico ed aprire definitivamente con tutti quei vantaggi che ha descritto. Compreso quello della bretellina che collega l'ex-casello con la nuova rotatoria. Che se fosse stata nell'afflato di questi giorni forse avrebbe avuto anche la sorella, cioè quella che dalla rotatoria dell'ex-casello arrivava fino a quella di Via Capanna, che sarebbe stato utile. Ma qualche volta la solitudine non riesce a esordire quegli effetti che avremmo voluto e ci siamo un po' persi nelle giacche tirate di quello o di quell'altro comitato di quella o di quell'altra persona. Oggi però siamo ormai in direttura di arrivo nei tempi. Purtroppo non darle invece ragguagli rispetto al tratto della terza corsia, perchè in quella proprio non abbiamo competenze e come dire noi prendiamo la risultanza. Io le trasferisco quelli che sono gli atti ufficiali che m'arrivano e che erano nelle condizioni di far ripartire il cantiere ad ottobre. Questo non è avvenuto! Non so quali altri tipi di problemi ci siano, penso complicati, però sarà mio compito come lo è stato nel sollecitare ANAS, anche grazie alla sua interrogazione di ridisegnare la rotatoria Sud, perchè anche quella non un atto di competenza nostra, proprio lì  Strada Statale Adriatica ed è arrivato il sollecito qualche giorno fa che impone ANAS impone Società Autostrade di rivedere le modalità di gestione di quella rotatoria. Ultima, ma non per ultima un'altra grande soddisfazione ecco l'abbiamo presa quando ho visto lo sostituire le barriere antirumore a Sud che erano state realizzate in dubbie qualità cromatiche ed invece da Rimini, quindi Emilia Romagna, hanno copiato da noi. Vedo tra il pubblico l'architetto che ha imposto quel tipo di soluzione, Rimini si è adeguata e si stanno adeguando anche a Sud delle Marche sostituendo ed omogenizzando quel tipo di soluzione che penso sia la meno impattante, la più duratura e la più gestibile. E quindi oggi con la sua interrogazione mi riprendo qualche soddisfazione. Consigliere Sardella sui ritardi della terza corsia scrivo domani stesso a Società Autostrade per capire quella che è la loro posizione ufficiale. Grazie". Il Presidente invita Sardella alla eventuale replica che è la seguente :" Si Sindaco, prendo atto della sua risposta che aggiunge anche un impegno per quanto riguarda la rotatoria del Ciarnin che era stata oggetto di una mia, anche in questo caso, precedente interpellanza proprio sulla idoneità di quella rotatoria e prendo atto del fatto che anche lei domani prendera l'iniziativa di contattare Società Autostrade. Mi sento di sollecitare, ma non dubito che sia così, la necessità di tempi certi, non possiamo avere "la fortuna" di ritrovarci l'unico tratto di corsia autostradale non concluso proprio all'interno del nostro territorio comunale. Quindi, ripeto, prendo atto e mi auguro, insomma, che l'Amministrazione sia estremamente incisiva.Grazie".
Il Consiglio s'interrompe qui per una pausa in occasione del collegamento con la trasmissione radiofonica di  Caterpillar in occasione di "M'illumino di meno".

Alla ripresa del Consiglio, l'ultimo prenotato a parlare è GIROLAMETTI anche lui con una interpellanza rivolta al Sindaco :" Sindaco avrà pazienza se da un po' di tempo mi sono autoassegnato un ruolo di promemoria della riorganizzazione del Sistema Sanitario nel nostro teritorio. Allora qualche giorno fa ho sentito il Sindaco esprimere soddisfazione per l'imminente concorso per la nomina del primario di cardiologia e per il concorso di due dirigenti medici in gastroenterologia. Allora, anch'io sono assolutamente soddisfatto, credo non solo io che tutta "Città Futura", ma tutti i cittadini di Senigallia lo siano. Però tengo a precisare che non era mai stata messa in discussione la nomina di queste importanti figure, addirittura erano scritte nella proposta, addirittura Ceccarelli era venuto qui a dircelo a Giugno, in Consiglio Comunale, anzi io posso dire finalmente arrivano, perchè era, forse arrivano con notevole ritardo rispetto a quello che doveva essere. Comunque ne prendiamo atto che sia così, siamo decisamente soddisfatti. Così come lo saremo e mi auguro in tempi brevi, so che il Sindaco si sta attivando, per far ritornare il primario di Neurologia sui suoi passi e quindi avere l'Unità Complessa con tanto di primario a Senigallia per quanto riguarda la neurologia anche perchè ribadisco una volta di più, perchè avere un primario non significa avere una persona in più con funzioni primariali, significa avere una struttura complessa che si porta dietro tutta una dotazione organica e quindi di risorse umane e tecnologiche che una Unità Operativa Semplice non ha e non avrà mai. Quindi avere il Primario significa non tanto avere una persona in più a cui pagare lo stipendio, ma significa avere una struttura assolutamente di ordine diverso rispetto ad un'altra. Il punto che ci sta a cuore è che venga realizzato quello che io ho inteso come un programma e che sottoscrivo pienamente così come è uscito sulla stampa verso la metà di Gennaio che il Sindaco e l'assessore Volpini hanno, come dire, inteso proporre al nuovo Direttore Generale e soprattutto al Direttore dell'Area Vasta 2  e cioè quella serie di richieste nelle quali mi ritrovo pienamente e che hanno nella loro parte più importante proprio la richiesta di quei 20 posti letto che ci sono stati tolti nella degenza post acuzie che è un vulnus per l'assistenza sanitaria della nostra città, del nostro territorio perchè ribadisco se c'è bisogno di incrementare l'assistenza è proprio in quel settore e che va incrementata oggi e in futuro. Togliere 20 posti letto, lasciarne solamente 8, come oggi è veramente creare un grosso disagio ai cittadini senigagliesi. E l'altra cosa, e chiudo, è quella che , l'avrò ripetuto fino alla noia, del mantenimento dell'Unità Complessa di Radiologia, perchè come più volte ribadito l'UCR è a prescindere da primario attuale o futuro quello che sarà, quello che ci interessa è di avere una dotazione di risorse umane e di tecnologia  che solo una UC può avere e che è fondamentale per le ricadute su tutte le UC dell' Ospedale. Tutte le UC dell'Ospedale faranno per definizione riferimento alla Diagnostica e quindi alla Radiologia. Mi fermo qui ".  Il SINDACO, invitato, non si fa desiderare :"Sono particolarnente felice il fatto che lei abbia avocato a se un timing così preciso e che mette nelle condizioni non tanto il Sindaco e l'Assessore di... di ...di... di aggiornare di stare sempre sulle questioni in modo puntuale. Questo non lo nascondo è un grande ausilio e una modalità in confronto precisamente corretta. Poi, come dire,  mi fa piacere che registriamo dei passaggi che dal Sindaco erano stati richiesti e che non erano così scontati, così scontati che se poi dovessi rifare ora la cronistoria delle interrogazioni che sono pervenute le posizioni quelle ho visto questi giorni sulla stampa bisogna avere, come dire, il quadro, sempre il quadro d'insieme su scala di Area Vasta e su scala regionale. Ed allora i temi che lei pone che saranno oggetto anche di un ulteriore confronto in Commissione proprio qualche minuto fa il Presidente mi ha risollecitato la presenza in Commissione Consigliare, il Presidente Sardella, ed al quale si deve aggiungere una disponibilità del Direttore di Area Vasta 2 il Dott. Stroppa che salutiamo, e che salutiamo anche in modo positivo. Ecco qui, perchè quando c'è un interlocutore diretto, non c'è più un Direttore Generale che aveva avocato a sè, c'è un interlocutore al quale abbiamo presentato l'elenco delle questioni immediate che andavano affrontate ed altre che fanno invece parte di quel percorso che attiene al Direttore Generale e che però sono nelle nostre corde, nelle nostre sottolineature. Allora intanto l'aggiornamento è di oggi purtroppo ho preso impegno di indire entro la prossima settimana, quindi il percorso per una individuazione del primario di cardiologia, che avrà tutte le caratteristiche che ha la cardiologia UTIC compreso. Quindi non serve, non serve dove le cose vanno a posto rimettere il paletto che può distrarre che può fare confusione. Allora dovevamo avere l'Unità Operativa Complessa di Cardiologia indispensabile, che come ha detto il Consigliere Girolametti, nessuno ha mai messo in discussione, il Primario deve essere fatto il Primario dentro quel processo. Io spero nel Primario più bravo, più capace, più competente, perchè meritiamo questo per valorizzare anche le competenze che ci sono dentro. Quindi un percorso che mi fa piacere che venga risottolineato come i due dirigenti medici di gastroenterologia che sono al di là delle polemiche elettorali che ci sono con gli altri comuni. L'UOC è della Gastroenterologia di Senigallia deve essere non solo realizzata, ma deve anche essere scritta bene. Io faccio il contrario, realizzata nella, nella impostazione delle reti ma anche scritta bene mettendola nelle condizioni il personale di senigallia deve avere quella valenza dipartimentale indispensabile. Noi consiliere penso che stiamo mettendo in fila le cose, stiamo rimettendole in fila rispetto ad un progetto generale che ha visto la Regione inevitabilmente ridisegnare l'Offerta Sanitaria in questo territorio però il ruolo di Senigallia, come abbiamo sempre detto, deve stare dentro una rete e oggi, oggi, alcuni tasselli li stiamo mettendo a posto. Ovvio che quella della neurologia è un tema, quella della Radiologia è un altro tema, soprattutto sulla dotazione degli strumenti, soprattutto, e dove ovvio che c'è anche, e qui un impegno del Direttore di provvedere al più presto per la risonanza magnetica. E spero che ci sia una piena condivisione di tutti su questo percorso, non può essere messo in discussione la senologia di Senigallia, così metto un pezzo di più io, perchè magari potrebbero in questi giorni avere delle valutazioni diverse e ci sono altri servizi che devono tener conto del ruolo estivo di questa città. Penso uno su tutti la dialisi, che ha bisogno del potenziamento della strumentazione e non  può essere rinviata come non può essere rinviata e non programmata per tempo la dotazione del Pronto Soccorso. Quindi continuiamo a lavorare così. Io sa che l'Ass. Volpini ce ne stiamo occupando quasi a tempo pieno, però se ci sono ritorni come questo Consiglio ha dimostrato senza strumentalizzazioni con riferimenti che ci possano aiutare penso facciamo una cosa utile per la città, facciamo una cosa utile soprattutto per i pazienti, per i pazienti che sono sempre, sono sempre nella attenzione principe del Sindaco. E vorrei che tutti votano e giurano su, giurano fedeltà a Ippocrate ed allora vorrei che ci fosse questo afflato con i cittadioni che sono sempre al centro dell'azione dell'Amministrazione al centro dell'azione dei medici, al centro dell'azione di tutto il personale e che deve essere per forza anche al centro della Regione che è quella che fa quelle scelte pensando a loro e niente altro". Dulcis in fundo la replica di Girolametti :" Grazie Sindaco, vede non è che io lo ribadisco per lei che lo sa benissimo, ma lo ribadisco per i tanti cittadini di Senigallia che magari ci ascoltano. La mia, come dire, ossessione quasi per l'UC ribadire alcune UC fondamentali è perchè avere delle tecnologie è importante è fondamentale avere operatori che poi gestiscono e fanno funzionare queste tecnologie ed è chiaro a tutti che in una UC ha una dotazione organica di un certo tipo ed una US ne ha tutt'altra. Quindi non è solo questione di tecnologie di cui si può disporre o non disporre, a parte che ho i miei dubbi che in un concetto generale di distribuzione delle risorse, le risorse vengono distribuite in una US, sarebbe un controsenso, no, abbiamo detto per quanto ci riguarda in gastroenterologia, abbiamo detto no, le risorse servono a noi perchè siamo UC di Gastroenterologia e non ad altri che sono US. Bene lo stesso discorso ci verrà fatto se non riusciremo ad avere UC di Radiologia, nel momento in cui noi chiederemo organici e tecnologie ci diranno ah, Alt! Prima all'UC tu sei una US. Quindi eccolo il motivo perchè avere una risonanza magnetica in più è fondamentale, ma è fondamentale avere il personale che poi la faccia funzionare su un periodo lungo della giornata. Ma questa era una precisazione per quei pochi volenterosi o tanti che ci possano ascolate. Chiaro? Così come noi siamo contenti che sia stata assegnata L'UC di Ottorinolaringoiatria, però è vero che questa cosa noi non l'avevamo chiesta. Onestamente non  l'aveva chiesta neanche gli altri, allora perchè, perchè in dieci anni noi riuscivamo anche a fare in modo che i nostri cittadini fossero seguiti a Fano o a Torrette per i problemi di Ottoirino. Avere una cosa in più ci fa piacere, ci mancherebbe, però il Sindaco sa bene che non si da nulla gratuitamente. Se abbiamo avuto questa UOC ovviamente questo nella distribuzione delle varie risorse in Area Vasta conterà per Senigallia e questo è chiaro. Ed allora queste e lo cito solo come esempio, perchè a me fa piacere di avere una UOC di Otorino, ci mancherebbe, ma lo cito come esempio che di queste sottigliezze nel riordino della Sanità di questa Area Vasta ne sono state fatte e non molto a vantaggio di Senigallia, anzi assolutamente no, anche se il Sindaco di Jesi un giorno si ed un altro pure sui giornali sbraita nonostante che poi l'Ospedale di Jesi sia l'Ospedale capofila della Area Vasta 2. Io non chiedo al Sindaco di fare altrettanto sarebbe poco serio e non mi permetterei di chiederlo, però io chiedo al Sindaco non il massimo impegno perchè son convinto che ci sia il massimo impegno sulla Sanità, di coinvolgere, questo lo faccio a titolo personale, il più possibile, non me, ma l'Ass. alla Sanità che della Sanità sia per quanto riguarda il territorio sia per quanto riguarda l' Ospedale lo metta sotto sferza, lo coinvolga, faccia si che si impegni. Lui conosce negli intimi i meccanismi della Sanità Senigagliese. Grazie".

PS : Non so quanti addetti ai lavori arriveranno a leggere questo punto, ma se qualcuno degli intervenuti dovesse rileggere quanto dagli stessi espresso, li inviterei ad un esame di coscienza e ritenere quante parole hanno speso solo per dare inutilmente fiato alla bocca. Inviterei non certo a coloro che sono destinati a rispondere, ma a coloro che interrogano a scriversi in anticipo 4 righe evitando di "distrarre" spazio ai loro stessi colleghi di interpellanze  ed interrogazioni. Intanto, in "odore di oratoria", siete in numero limitato. Credetemi, ma nel contempo vi prego di scusarmi per la franchezza.





di Franco Giannini

domenica 16 febbraio 2014

L’Italia patria di pizza, sole, mandolino e pasta

O almeno, una volta eravamo conosciuti solo per questo... 

Poi gli "stranieri" hanno, aggiunto "meritatamente", gli stereotipi di Mafia, Camorra, Corruzione. 
Ed in questi ultimi anni, onde non farci mancare nulla, si potrebbe aggiungere anche la voce "Miseria".
Anzi, sicuramente, il vocabolo Miseria, ha rubato quel primo posto occupato inizialmente dal termine "Pizza".
Anche se ritengo che non erano veri nè le prime tre classificazioni, come non lo sono neppure i tre stereotipi.
Oggi, di sicuro, almeno per il 40% della popolazione, il termine più riconiscibile con cui si identificano gli italiani è: "Miseria".
Parliamo di miseria e non ci rendiamo conto che siamo dei Cresi. Non ci rendiamo conto che la vera ricchezza del nostro Paese rientra nelle sconosciute parole, almeno a quanto pare, di : Arte, Cultura, Turismo, Culinaria, Enologia, di cui il Paese è sfacciatamente ricco ed altrettanto sfacciatamente sottovalutato. 
Le tre uniche parole alle quali dovremmo affidarci, per poter cancellare e debellare la parola Miseria, che racchiude in se i tanti mali italiani che ci afflige, quali la disoccupazione, la sfiducia, la rabbia, il malcontento. 
Gli economisti, coloro che poverini, perennemente e voglio credere inconsapevolmente, siedono sulle assolute verità, dispensando certezze, ci danno le loro pillole di placebo, sciorinandoci teorie di Smith, di Marx, di Keiness, liberiste, liberali. Ma poi i risultati sono sempre sotto gli occhi di tutti. Si è provato a ridurre i mali con "governi tecnici", a cui dopo il loro fallimento, si sono avvicendati quelli così detti "governi politici". Entrambi vedevano, ed alcuni continuano a vedere, lucine in fondo ad un tunnel che poi visti i risultati si è appurato che fossero solo degli evanescenti miraggi. Le industrie hanno delocalizzato, le banche sono gestite da individui con le mani guantate professionalmente come i migliori avari, foraggianti l'alta finanza, trascurando gli operatori del lavoro manuale, i politici perdono tempo in tavole rotonde a discutere di processi, di poltrone, di leggi elettorali, rimandando tutto ciò che è più importante, ma a cui non sanno porre rimedio. La corruzione dilaga in tutto il paese. Gli Amministratori delle regioni, tolte due o tre, sono indagati. Ma vero è, che ogni tanto, anche per un puro calcolo di probabilità, si è costretti a leggere anche qualche notizia incoraggiante. O almeno, cerco di vederla con questa ottica positiva, anche se con un leggero sorriso ironico sotto quei baffi che non ho mai posseduto. 
E' di pochi giorni fa, la notizia che la Corte dei Conti ha aperto un' istruttoria su delle decisioni di declassamento che le tre agenzie di rating (Standard & Poor's - Moody's - Fitch) aprirono nei confronti dell'Italia nel Luglio, Maggio e Dicembre del 2011, nonchè nel Gennaio del 2012 , non tenendo conto, però, del valore dei capitali artistici che l'Italia possedeva e possiede. Un novello scontro tra Golia e Sansone. La pulce che affronta l'elefante!
E ci si è pure divertiti a fare un elenco di monumenti con a fianco il loro valore. Valore poi stimato  in base a quali parametri. Questo non si sa. Insomma tanti Totò seriosi, questi ricoperti da ampie toghe, ma altrettanto poco credibili! E credo che anche questa sarà destinata a scoppiare come la classica bolla di sapone... ma per lo meno ci invita a sognare in un periodo di sonni non certo tranquilli.
Il nostro è un un po' come un guasconeggiante minacciare le "tre sorelle" : "Voi non sapete chi siamo noi. Se volete, siamo in grado di incartarvi,  tutti e tutto, con banconote da 500 € ".
Ma in verità, nel nostro "Bel Paese", non c'è una regione, che una, che non possa affermare di avere tesori artistici, nascosti e visibili a tutti : dalle profondità marine, ai magazzini (magari non visibili dal pubblico ed in mezzo all'umidità!!), dai musei, alle piazze, sotto forma di chiese, palazzi, mausolei. Un patrimonio composto da un numero considerevole (credo milioni di reperti, ma non sono riuscito a trovare su internet il numero esatto totale) di "pezzi" custoditi in circa 3.500 musei e 5.000 siti culturali. Oltre a questi, 45.000 beni architettonici, 12.000 biblioteche. E se vogliamo inserire, come del resto è doverosi inserirli, il teatro, il cinema (visto infatti che la Corte dei Conti ha preso in carico, come bene artistico, anche il film la "Dolce Vita" di Federico Fellini!), non possiamo dimenticare anche di inserire nella lista gli oltre 30.000 luoghi dove si fanno rappresentazioni e si esalta l'arte del "Bel Canto". Non chiedetemi come versano tutti questi luoghi: risponderei, moltissimi con disagi, altri con notevolissime difficoltà per non usare il termine "degrado" che la dice lunga parlando di reperti "datati".
E sembra che i nostri parruconi, vista la loro età non più verde, se ne siano accorti solo ora. Ben venga comunque. Sempre meglio tardi che mai. Anche perchè, gli unici che non se ne sono ancora accorti, sono invece i "famigerati politici". Siano che essi si autodefiniscano tecnici o politici di "professione" (che brutta parola, visto il significato che sarebbe : mestiere che richiede una particolare competenza, una specifica abilità!) .
Costoro, tutti, non si sono resi conto, che il non sfruttare (facendoli fruttare come dovrebbero) queste immense ricchezze, è da incoscienti, incapaci, culturalmente impreparati. E visto il loro prevalentemente orientamento clericale-cattolico-beghino  li definirei colpevoli di un "peccato capitale". La loro cecità, la loro noncuranza è un po' fare quel simpatico dispetto alla moglie che tutti conosciamo. Abbiamo tolto a scuola, anche lo studio dell'Arte e quello della Geografia. Del resto a che serve l'arte, la cultura, dal momento che non danno da mangiare, come affermò a suo tempo uno "sprovveduto" (educato eufemismo, anche troppo!!) per non parlare poi di geografia : a chi serve se nessuno oggi ha più i soldi per spostarsi??
Ma quello che è più grave, la maggior parte di questo ben di Dio, giace nei magazzini in attesa di essere restaurato, da restauratori che a loro volta attendono l' ordine ed i mezzi economici per farlo, attrezzati della sola loro passione, competenza (loro si!) e ... pazienza. Non solo, ma spendiamo risorse per debellare, attraverso i Carabiniedri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, il commercio abusivo di opere d'arte che magari una volta recuperate, finiscono in quei magazzini di cui parlavo sopra e li rimangono in attesa della "manna". Altra cosa da conoscere è che attualmente l'Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista mondiale dei Patrimoni dell'Umanità (con 49 siti), seguita dalla solitta Cina (con 45 siti) che anche qui ci alita sul collo, pronta a superci. E se da una parte ciò è cosa che ci rende, o ci dovrebbe rendere, particolarmente orgogliosi, dall'altra colpevolizza maggiormente chi non fa nulla per tramutare "cocci", "intonaci", "mura", "pitture", "monumenti", ecc.. ecc.. in "lavoro", economia", "benessere", ecc... ecc...  I fondali dei nostri mari, sono pieni di reperti ed anche qui si evita di recuperarli, perchè non si sa che poi che farci. Magazzini senza nome con reperti ancora da schedare, quindi non classificati per importanza e non classificabili per valore, abbandonati a se stessi con una parvenza più di rifiuti che di opere d'arte. Quasi che fossero più una specie di peso, che una ricchezza da mostrare e su cui far legalmente ed economicamente conto, con lo stesso impegno con cui altri lo hanno fatto illegalmente con i loro fottuti "Derivati".  Ed allora ritornando ai nostri "parruconi", credo che siano stati gli unici a comportarsi come Cornelia, che rivolgendosi alle matrone romane che esibivano le loro ornamente esclamava, con il massimo orgoglio mostrando i suoi figli :"Questi sono i miei gioielli !". In ritardo e sicuramente senza che nessuno li ascolterà. O magari li ascolteranno facendoci su dei sorrisolini di autosufficienza, lasciando che i miliardi di € richiesti come risarcimento restino solo una pia illusione. Ma quanto meno, costoro, sono da elogiare per aver fatto sentire una voce, quella dell'Italia, che oggi (o forse sempre!) nessuno ha mai ascoltato.
Siamo una nazione in miseria, che si alza il mattino (almeno per il 90%), e si deve inventare un lavoro, per poter far fronte ai bisogni giornalieri che per qualcuno diviene anche strettamente di carattere alimentare, di sopravvivenza. Siamo divenuti in pochi anni, dal 5°, poi 7° paese industrializzato al mondo, al "terzo mondo" di questa tanto decantata Comunità Europea. Una EU tutta impegnata a pensare ai bisogni di pochi privileggiati dimenticandosi della maggior parte dei popoli di questo vecchio continente. Siamo una nazione in cui il 10% delle famiglie detiene il 50% dell'intera ricchezza del Paese. 
Sembra quasi una maledizione, che gli abitanti dei paesi più ricchi non abbiano la consapevolezza di stare seduti sopra delle immemse ricchezze. Salvo pochi. Quei pochi che poi speculano, sfruttano, schiavizzano, tutti gli altri.
I paesi arabi  stanno seduti e gallegiano sul loro sottosuolo che trasuda oleosa ricchezza. E mentre gli emiri aprono i loro rubinetti in oro, l'uomo della strada "fortunato" trascina con la corda il somarello o vende datteri.  Il sottosuolo del Sud Africa è tempestato da ogni sorta di ori, di diamanti. La Russia poggia i piedi su di un immenso gasdotto, poi ci sono altri che hanno immense foreste di alberi dal legno pregiato, hanno parchi e spiaggie da favola e tutti, sempre appartenenti alla casta di quei pochi, sanno come farli fruttare. Noi no! Non abbiamo neppure quei pochi !!
Ci incolpano bugiardamente di essere un popolo tutto Pizza, Sole e Mandolino? Beh, cari amici, credo che sia ora di svegliarci ed applicarci questa etichetta alla lettera, solo che lo volessimo, che ne fossimo consapevoli e che di questo si facessero interpreti, principalmente, i nostri politici ed Amministratori.
Figuratamente, ma poi mica più di tanto, non dovremmo far altro che alzarci il mattino, ed aprire la biglietteria, per far entrare le file di turisti anziosi di vedere il "nostro" patrimonio artistico. Dovremmo alzarci ed aprire i "nostri" ristoranti per preparare i "nostri" manicaretti preparati dai "nostri Chef", quando al termine delle visite, costoro, si riverseranno affamati sulle tavole imbandite, dove ad attenderli ci saranno i "nostri" vini delle "nostre" vigne sapientemente preparati dai "nostri" viticoltori.  Il tutto sapientemente "Tutelato", non certo da un timbro, da un bollino, da una stampigliatura. Ma da leggi capestro. Se ti becco che sgarri, ti spezzo le gambe, perchè "Caino" è stato avvisato!! E questo sia per noi italiani che in egual misura per quelli che italiani non sono!
Ogni regione, dovrebbe preparare e rinnovare periodicamente un programma variegato di pacchetti di itinerari turistici, artistici, culturali, siano brevi (giornalieri) che più impegnativi (settimanali), suddivisi anche per livelli di prezzi. Un riguardo particolare agli studenti ed agli studiosi!! Gli italiani dovrebbero beneficiare di sconti, logicamente più congrui per gli indigeni. Il campanilismo, neppure dirlo, dovrebbe andare sotterrato, mentre dovrebbero essere studiati viaggi itineranti di mostre contenenti il "migliore esistente" della regione. In modo che tutti possano, prima o poi, usufrire della notorietà che questi portano.
Le opere d'arte anche fotografate dai naviganti su Internet dovranno pagare un obolo (una SIAE alla memoria degli artisti ed a favore del Bel Paese che la deve custodire!) ad ogni clik, studiando una formula che permetta l'incasso : attraverso la pubblicità che appare al clik??.
Le opere d'arte potranno girare solo all'interno del Paese. Andrà loro ritirato il passaporto così che mai più dovranno superare i confini di Stato. Se le vuoi vedere, caro Turista, vieni a casa mia e visto che è di mia proprietà, che ho il compito di curarle e custodirle come è giusto che sia, che l'ospitalità è sacra e deve essere fatta a regola d' "arte", la visita ce la paghi "pro fu ma ta men te". Anche il petrolio costa caro, eppure, malgrado puzzi, inquini e certamente non è bello da vedersi, magari mugugnando, ma lo si paga. Altrettanto allora lo si può fare per le opere che tutti ci invidiano.
Del resto se pagano profumatamente le Ferrari ? le BMW ? Le Mercedes ? Il diamante Rosa? Il soggiorno in Polinesia ? non comprendo perchè si debba pagare soli 15 € per entrare al Colosseo, mentre per andare a Disney Land devi pagare dagli oltre 50 a 100 € (divertimenti compresi!) ?
Non fidandomi più delle capacità imprenditoriali dello Stato, affiderei i pacchetti di cui sopra, in appalto a dei privati. In modo che li gestiscano pagando un affitto allo Stato che si impegna a sorvegliare che il patrimonio non subisca danni e ad effettuare opere di restauro al bisogno.
Mi chiedo quanto personale, oltre agli addetti propriamente ai lavori, sarebbe movimentato ? Agenzie di viaggio, trasporti, manutenzioni, assicurazioni, banche (purtroppo queste sono come i cinesi, le trovi dappertutto!). A questo punto, lasciamo pure che la nuova nata FCA (ex FIAT) porti le sue quattro lamiere all'estero, che si delocalizzi le nostre ditte in Cina, in Turchia, in Polonia, in Romania.  Voglio vedere a delocalizzare i quadri esposti alla Galleria degli Uffizi ? Anche qui i prezzi di 7 € per l'ingresso gridano vendetta? Cari signori... è' finita la pacchia!!
Se Della Valle restaurerà il Colosseo, dovrà ricavarne qualche cosa o no? E se la Merkel scenderà a Capri, dovrà venirci ben imbottita di € o no??
La parola Miseria dovrebbe, potrebbe, scomparire dai dizionari italiani ... 
Ma... ohi, hoi...!!!! Quanto dormivo bene e che bel sogno stavo facendo, e come sempre quanto è angosciante certi risvegli, tanto più che dalla poltrona in cui ti eri appisolato vedi e torni a riascoltare la TV che parla di scandali... di nuovo... e questa volta sento che parlano di Quirinale... Questa volta che cosa avrà combinato???!!!
 



di Franco Giannini 

domenica 9 febbraio 2014

Volti e nomi della Senigallia celebre, ma modesta n.23: Massimo Renzi

Un Artista "Artigiano della Tavolozza" !

Massimo è un “DIPINTORE”, come si definisce lui stesso. Cosa, che mi porta immediatamente, ancor prima di presentarvi il personaggio in questione, a chiedergli che cosa significhi per lui questa particolare definizione. La risposta che ricevo è la seguente:

Ho voluto riprenderla, facendo un salto nel nostro passato artistico di qualche secolo, in quanto, per me, il termine ha più attinenza con il fare pittura.Il Dipintore è colui che dipinge. Non pittura, ma dipinge. Sono due parole simili ma che hanno una profonda differenza. Il dipingere, nella mia visione, consiste nell’applicarsi all’arte della pittura con tutto ciò che ne consegue: ricerca, sofferenza, esaltazione, creare poesia, manualità, esternazione della propria personalità, in pratica fare dell’arte. Il pittore, invece, è per me legato alla persona che ricopre con della vernice qualsiasi cosa possa essere colorata: una parete, un cancello, uno steccato ecc. ecc.”.
Così facendo però, ha già svelato quella che è la sua passione: la “Pittura” o, parafrasando il suo sostantivo, la “Dipintura”.
atletiBellezza speranzaCampagna Marchigiana
Massimo, come spesso mi è già accaduto di inserire tra la serie di volti e nomi di questa mia carrellata tra i personaggi di Senigallia, non ha avuto i natali qui, bensì a Corinaldo (AN) il 30 gennaio 1968. Sessantottino dunque di nascita, non certo di indole e poi magari vi svelerò anche il perché. Durante la frequentazione della scuola media a Senigallia, presso l’istituto Marchetti, si affida alle mani del maestro, nonché nostro concittadino, il famoso pittore Giorgio Ciacci, che gli indica le vie più appropriate per perfezionare le varie tecniche pittoriche. Questo non gli “evita” però di diplomarsi all’Istituto Tecnico “Corinaldesi”.
Inizia a disegnare, prediligendo come tecnica il carboncino ed il pastello per giungere nel ’99 alla decisione di utilizzare la tecnica pittorica dell’olio. Nascono in questi anni i primi tentativi di mettere in relazione, attraverso la nuova materia, la luce con il colore. Nel 2001 l’incontro con il maestro e pittore Piergiovanni Antici. Inizialmente come allievo, ma questa frequentazione sfocerà in un’amicizia e stima reciproca dando così inizio ad un continuo scambio di riflessioni sull’arte pittorica. Nel frattempo approfondisce lo studio degli effetti della grafite, mantenendo però come espressione artistica preferita quella della pittura ad olio.
Renzi 'Campo papaveri'Renzi 'Fiume misa'20140208-renzi-nevicata
Se solo fossi minimamente un critico d’arte, starei a spendermi nella ricerca di aggettivi tecnici che per loro invece sono d’uso comune. Non essendolo vado a porre le domande che solo l’uomo della strada, non certo inteso come un ignorante, zotico, popolano, ma nemmeno come uno che deve ogni qualvolta usare un il linguaggio da “addetto ai lavori” per qualsiasi argomento di cui si voglia parlare.
Io vivo di sensazioni immediate e di ripensamenti subito dopo aver visto, non scendendo a compromessi “sul come dirlo“. Quello che maggiormente mi interessa è che si comprenda quello che provo e che vorrei si riversasse anche su chi legge.  Massimo, a mio parere, è l’artista che riesce a farti provare sensazioni immediate, di calore, di freddo, di umidità, di natura, di allegria, di malinconia.
Renzi 'Percorso naturalistico'Renzi 'Primavera'Renzi 'Riflessi acqua'
A trasmetterti queste sensazioni sono le tonalità dei suoi colori che, ad onor del vero, non saprei giudicare, come ha diagnosticato un suo critico, se siano esattamente 13. So solo che nei suoi quadri vedo trasparire, sento, immagino, una ricerca certosina della precisione e del particolare, già nel tratto che definisce il soggetto. La stessa pignoleria mi sembra di ritrovarla nella stesura del colore: a volte sfumato quasi a renderlo come un vapore fuoriuscente dalla tela, a volte più deciso, come macchia posta da richiamo, perché l’occhio si soffermi a guardare sul particolare.  Del resto Renzi, non dimentichiamolo, è in primis un Poeta che ferma i suoi pensieri sulla tela e che usa al posto della penna i pennelli da “Dipintore”. Massimo è prevalentemente un paesaggista (e ne sono rimasti pochi) e quello che intende rappresentare, come ha scritto anche sul suo sito web, è il perfetto connubio tra Dio e l’essere umano.
20140208-renzi-rotondaTra le sue opere più belle, quelle che più mi hanno toccato (ma il bello è sempre una cosa soggettiva) sono state: “Primavera”, per il maniacale lavoro di particolari nei biancospini, il non facile uso del colore bianco, il distacco volutamente creato a suon di sfumature tra il primo piano e lo sfondo. “Senigallia, molo di levante”, anch’esso superbo per i particolari e per l’effetto che si ottiene fissando per qualche istante le onde. Sembrano ad un certo punto che esse si muovano realmente e vengano incontro all’osservatore. Calda, come in un tardo pomeriggio di agosto “Rotonda a mare” o anche “Senigallia, piazza Saffi”, utilizzando come tecnica quella su carta-paglia. Ma gli altri, mi si creda, non sono da meno. Solo che elencandoli tutti cadrei su di un’ovvia incensazione di cui Massimo Renzi non ha di certo alcun bisogno.
Anzi è il momento di far parlare anche alla tecnicità del nostro “Dipintore” ed allora comincio con le domande “più banali”, quale ad esempio
D -:Massimo, tu come vieni colpito dall’Ispirazione ?
R -: Non ho un metodo preciso per farla arrivare. Solitamente è la bellezza il fattore scatenante, o ciò che intendo tale. Un paesaggio, una natura morta, una persona, soggetti che catturano la mia attenzione visiva (vedere è diverso che osservare) ed il mio sentimento. Se ritengo che tutto ciò appaghi il mio senso poetico, li catturo e li dipingo.
D -: Ho passato opera per opera ed ho notato una irrequietezza nei tratti nel corso del tempo. Quasi un variare del tuo modo di portare i tratti. Dal preciso, classico del disegnatore a quello dell’impressionista, del macchiaiolo. Come anche la ricerca del “su che cosa” fermare le opere. Ed allora: olio su tela, olio su tavola, olio su pannello telato, olio su cartone, tecnica mista su carta paglia, fino a giungere all’olio su carta paglia incollata su tavola. Per non dimenticare poi la carta e matita, spesso sottovalutata, ma sempre di difficile realizzo. Per me importante perché pone il confine tra chi conosce il disegno, veramente, e chi solo si atteggia e si avvicina a quest’arte.
R -: Quando decido di iniziare un’opera, mi focalizzo innanzitutto sulla sua dimensione. Una volta stabilita, scelgo il supporto sul quale lavorare. In questo caso la scelta avviene, per la maggiora parte delle volte, in modo istintivo. Pannello telato, tela, cartoncino, tavola, carta paglia, sono a mia disposizione e prendo quello che, in quel momento, sento possa meglio sposarsi con l’idea iniziale. Il pannello telato è una tela incollata su cartone pressato. Personalmente utilizzo quelle di piccolo formato. Il suo utilizzo assomiglia molto a quello della normale tela. L’asciugatura del colore è però più lenta e per effettuare i passaggi successivi, aspetto il tempo che ritengo necessario per riprendere il lavoro. Come accade anche per i lavori su tela. La carta paglia è un materiale povero e mi piace per il colore naturale che si adatta benissimo come sfondo. La utilizzo principalmente per lavori a pastello. La sua porosità consente di avere degli effetti cromatici interessanti. Quando invece decido di incollarla su tavola, non ci sono formati precisi. Vado in base alle dimensioni della tavola che decido di utilizzare. In questo caso, dipingo ad olio ed adoro lavorarci perché, a differenza della tela e del pannello telato, il colore viene assorbito rapidamente e mi consente un lavoro quasi continuo (dopo il bozzetto iniziale che, per me, deve comunque asciugarsi). Anche in questo caso mi piace molto l’effetto che esce fuori dall’incontro tra il colore ad olio e la carta paglia incollata su tavola. Un altro supporto su cui mi piace dipingere è la tavola o pannelli di legno. Anche in questo caso è la capacità del legno di assorbire rapidamente il colore, consentendomi di lavorarci con continuità. Ma, indipendentemente dal supporto utilizzato, mi piace pensare che il risultato finale si avvicini quanto più possibile a quello che per i dipintori – si noti come usi il termine senza pensarci su – francesi della metà dell’ottocento e per i nostri macchiaioli poi, era il “ton gris”. Cioè il superamento del chiaroscuro accademico con una visione più moderna di accostamenti cromatici tra il chiaro e lo scuro.
D -: E come decidi il formato, le dimensioni su cui fissare il soggetto?
R -: La scelta del supporto e delle sue dimensioni, non sono sicuramente un problema. Dipende da ciò che, in quel momento, quel determinato soggetto mi sta dando e lo proietto sulla superficie che intendo utilizzare. Costruisco così un gioco di rimandi tra la mia poesia e quella del soggetto dipinto su quella superficie con quelle dimensioni. Arrivo così al mio modo di dipingere sicuramente non di getto ma bensì elaborato.
D -: Per la risposta che hai inserito qui di seguito, la domanda corretta potrebbe essere – Come inizi un dipinto e quali e quante fasi si susseguono ?
R -: Parto sempre da un disegno preparatorio fatto sul supporto che poi andrò a dipingere. E’ la struttura del soggetto che elaboro e che fisso prima che inizi a mettere il colore. Una volta verificate le corrette dimensioni e proporzioni, inizio a stendere il colore come bozza iniziale per vedere se il mio sentimento cromatico è corretto. Successivamente lo riprendo e vado avanti fino al raggiungimento del risultato voluto. Capita, alcune volte, che possa anche modificare, in corso d’opera, le tonalità cromatiche per dare un equilibrio al dipinto che, fino a quel momento, magari, mi era sfuggito. Un’opera deve essere assolutamente equilibrata, inteso come unità del tutto. Come vedi, per me non si tratta di operare di getto ma di pensare, elaborare e costruire un’opera come un artigiano. E’ bello vederne l’evoluzione fino al risultato finale. Tra l’altro i miei tempi di lavorazione sono abbastanza lunghi…evviva la lentezza!
D -: Se ti chiedessi a che tipo di pittore, pardon, dipintore, ti senti più vicino, che cosa mi risponderesti?
R -: Potrei citarne molti: Tiziano, Bosch, El Greco, Rembrandt, Cezanne, Monet, Pissarro, Lega, Signorini, D’Ancona, Boldini, Cremona, Balthus, Morandi e tanti, tanti altri ancora. Ognuno di loro, con la loro precisa cifra stilistica e personalità, ci stanno ancora donando tantissimo con le loro opere e ciò è straordinario. Per cui non ho un solo dipintore al quale mi ispiro ma diversi, in quanto la dipintura (ma l’arte in genere) deve essere l’esternazione dell’io e del proprio sentimento, quindi personale e ben riconoscibile.  Ed è ciò che voglio fare con la mia.
A questo punto, dovrei chiederti, come ho spesso fatto con alcuni intervistati, se pensi che si faccia abbastanza per aiutare la nostra città a crescere in fatto di cultura, arte. Questo sia come aiuti diretti agli artisti quotati, anziani e che oramai non avrebbero neppure più bisogno di incentivi e quelli chiamiamoli invece emergenti, sia per estro che per età. Ma so che ti chiederei troppo e ti metterei in imbarazzo, perché il tuo carattere è quello che trasuda dalle tue opere. Sei un uomo buono, tranquillo, di pace, come emerge dai fermi immagine della natura e dalle bellezze cittadine. Allora ci provo io e nel finale dell’articolo.
Anche perché, vista la lunghezza del racconto, sono pochi coloro che leggono l’ultima parola. Però ci terrei a fare delle considerazioni riguardanti la nostra Amministrazione. Come avrai capito, il mio carattere, è meno impostato al dialogo, alla riflessione ed alla diplomazia. Sono un sanguigno, ma educato. Che usa più i “colpi di pancia” alla Caravaggio per fare un paragone pittorico. La nostra amministrazione, come tante altre, sembra che metta la cultura in secondo piano (anche terzo, quarto…) rispetto a quanto dovrebbe fare un assessorato tanto importante quanto, se non più di altri. La cultura, nelle sue varie sfaccettature, deve essere utilizzata come fulcro per migliorare le nostre menti ed anime, creando così una società sempre migliore.
Non tralasciando che, in una città votata al turismo, potrebbe essere anche una forma di business e di incentivo al richiamo di turisti e di artisti. Non voglio poi entrare nel merito dei budget destinati all’assessorato alla cultura, ma potrebbero essere ottenute delle risorse aggiuntive se solo si pensasse in maniera lungimirante con dei piani d’azione più coraggiosi. Anziché inserire nelle varie attività espositive i soliti nomi, perché non dare spazio e valorizzare anche giovani artisti di talento che con passione e sacrificio portano avanti un nuovo linguaggio e sentimento artistico. Portare la loro conoscenza ad un pubblico più vasto, anche al di fuori delle mura cittadine, coinvolgendo associazioni, sponsor (visto che le amministrazioni hanno le mani in pasta ovunque) creando così una sinergia tra i vari attori per far crescere progetti culturali di ampio respiro.
http://www.massimorenzi.eu/

Franco Giannini
Già pubblicato Sabato 8 febbraio, 2014 su SenigalliaNotizie.it